È forse il cult per eccellenza e appena da qualche giorno ha compiuto 40 anni (era il 20 giugno 1980 quando usciva negli Stati Uniti). Per celebrarlo, come vedremo nella recensione di The Blues Brothers in 4k UHD, Universal ha scelto di presentarlo non solo nel formato video più performante che ci sia, ma anche con una sfiziosa steelbook che farà certamente la gioia dei tanti fans dell'intramontabule film firmato da John Landis, che vede John Belushi e Dan Aykroyd scatenati "in missione per conto di Dio", pronti a combinarne di tutti i colori.
Una sfiziosa steelbook con le versioni 4K e Blu-ray
L'occasione di vedere The Blues Brothers come mai è stato possibile prima, è troppo ghiotta per essere persa. Se poi l'edizione del quarantennale è presentata nella sempre affascinante confezione metallica di una steelbook, ancora meglio, tanto più che la confezione a due dischi comprende sia la versione 4K UHD che quella blu-ray HD. È la maniera migliore per gustarsi nuovamente e come mai è stato possibile prima il look leggendario dei due protagonisti, la loro comicità demenziale e irresistibile, oltre a una grande musica. Unico appunto a fare, la fascetta che accompagna la steelbook annuncia anche la presenza di una versione estesa, in realtà non disponibile nelle edizioni europee.
The Blues Brothers: i 40 anni di un film cult che ha ancora molto da dire
Il video 4K è stupendo: nuove vette visive per Jake ed Elwood
Quando verifichiamo il disco con la versione 4K UHD, arriva la certezza: The Blues Brothers non si è mai visto così bene prima in homevideo: la nuova edizione porta il mitico film di John Landis a vette visive mai raggiunte prima. Il prodotto Universal segna infstti un netto salto di qualità rispetto al passato, ma conservando sempre la sensazione squisitamente cinematografica di un film che come detto ha pur sempre 40 anni sulle spalle. Lo si vede subito fin dalle prime panoramiche all'esterno della prigione, che pur restando fisiologicamente morbide a livello di definizione, acquistano spessore e vengono valorizzate da una grana fine e naturale.
Poi, nelle scene più ravvicinate, in tutti i primi e medi piani, ecco che anche il dettaglio si fa eccezionale per incisività e nitidezza, per scoprire ulteriori particolari nelle strade, nei detriti dei vicoli, nei mattoni delle case e nelle automobili che accompagnano la vicenda di Jake ed Elwood. Il girato viene sempre preservato da ogni filtro e manipolazione, trasuda naturalezza e genuinità. E anche nelle scene più buie è incredibile come i dettagli vengano sempre conservati.
Croma, un salto di qualità con colori più intensi e brillanti
Anche il croma non è mai stato così forte, audace e deciso, decisamente più stabile e brillante rispetto al blu-ray. Si comincia con la festa dei colori nella chiesa duranto il ballo sfrenato dei fedeli, con la luce perfetta che circonda Jake al momento dell'illuminazione. Si prosegue con il verde e giallo dei semafori nella notte, con le folgoranti insegne al neon del bar country-western dove i Blues Brothers si infiltrano, con il rosso delle bandiere dei nazisti: sono tutte occasioni dove si può apprezzare l'intensità e la brillantezza del croma . Notevole anche la profondità del nero, a partire dagli abiti dei due protagonisti.
Audio italiano buono, ma l'originale è decisamente più trascinante
Per quanto riguarda l'audio, la traccia italiana presentata in DTS 5.1 soddisfa pienamente l'ascolto e offre un remix convincente e piuttosto frizzante, pur restando lontana dal timbro e dal calore delle tracce più recenti. Comunque ribadiamo che l'ascolto è piacevole, in particolare per le musiche scatenate, riprodotte con un adeguato brio, e per gli effetti delle numerose scene automobilistiche, dove gli inseguimenti fanno lavorare a pieno ritmo asse posteriore e sub, e offrono numerosi panning. L'aspetto forse un pizzico meno convincente è quello dei dialoghi, un po' chiusi e poco fragranti. Certo la traccia originale in DTS: X Master Audio è un'altra cosa e risulta una vera delizia. I momenti musicali sono trascinanti, a partire da quello scatenato all'interno della chiesa, il senso di immersione è notevole, c'è una costante vivacità ed esuberanza ambientale, soprattutto nei momenti delle esplosioni e in quelle dei tanti crash automobilistici.
Extra vecchi, ma abbondanti e sempre piacevoli
Nulla di nuovo sul fronte degli extra, però ritroviamo tutti i contributi passati, perfino sullo stesso disco della versione 4k. C'è innanzitutto Le storie dietro al Making of The Blues Brothers, un lungo documentario di 56 minuti che racconta genesi, produzione e lavorazione del film attraverso filmati dietro le quinte, interviste, aneddoti, curiosità e il parere di tanti protagonisti. Il contributo è diviso nelle seguenti sezioni: Inizio, Hai visto la luce? L'inizio: la musica, Cercando la Band, In missione per conto di Dio, È un musical, Ballo, Lavorare con i nostri eroi, La Bluesmobile, Il centro commerciale, Le riprese a Chicago, La sala grande del Palace Hotel, Cab Calloway, John Belushi, Abbiamo fatto la cosa giusta.
A seguire Trasposizione della musica (15'), retrospettiva sulla nascita della band con interviste più recenti e risalenti al 2005, quindi il trailer e infine Ricordando John (10'), un omaggio a John Belushi in cui intervengono il fratello Jim, la vedova di John il regista John Landis, Dan Aykroyd e altri membri di cast e troupe.
Conclusioni
Come abbiamo visto nella recensione di The Blues Brothers in 4K, grazie alla bella steelbook con cui Universal celebra i 40 anni del film, adesso si può ammirare il cult di John Landis in una veste ancora più splendente e spettacolare. L’audio offre un buon coinvolgimento, nutriti gli extra anche se ormai datati.
Perché ci piace
- Il video 4K è fantastico e permette di svelare nuovi dettagli del film.
- Anche il croma fa un netto salto di qualità.
- La Steelbook è una confezione che fa sempre la sua figura.
- L’audio (soprattutto quello originale) è trascinante.
- Notevole il pacchetto degli extra.
Cosa non va
- Purtroppo non ci sono nuovi contenuti speciali.
- L’audio italiano non ha lo sprint di quello originale.