Quando tre anni fa The Big Bang Theory ha ottenuto il rinnovo per ben tre nuove stagioni, tutti abbiamo pensato che sarebbero state le ultime per la popolare sit-com della CBS. Sia perché con quelle ulteriori stagioni si arrivava al traguardo ragguardevole di dieci complessive, sia perché tale rinnovo è stato accompagnato ad un contratto milionario per i suoi protagoniste, con Jim Parsons, Johnny Galecki e Kaley Cuoco a guidare il gruppo con un compenso ad episodio tra i più alti del settore, solo successivamente adeguato anche per i due co-protagonisti Simon Helberg e Kunal Nayyar.
Un compenso diminuito del 10% lo scorso marzo, per permettere un netto incremento delle due figure di contorno dello show, ormai a tutti gli effetti delle vere protagonisti, la Bernadette di Melissa Rauch e la Amy di Mayim Bialik. Trattative arrivate in seguito ad una serie di annunci importanti: prima di tutto il - discutibile, a nostro parere - spin-off sul giovane Sheldon che andrà in produzione per il prossimo anno; in secondo luogo le ulteriori due stagioni aggiunte a The Big Bang Theory che porteranno il totale ad almeno 12. Notizie che ci sentiamo in dovere di riportare in apertura di questo commento al finale della stagione 10 perché necessarie al discorso che intendiamo fare.
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Piccoli nerd crescono
Deve essere stata una sorpresa, infatti, anche per lo stesso creator Chuck Lorre la popolarità e longevità di una serie che sceglieva di raccontare di un piccolo gruppo di emarginati, ma nell'andare avanti, stagione dopo stagione, è stato chiaro quanto il pubblico amasse ridere dei loro vezzi e tic, di loro e con loro. Ma per funzionare anno dopo anno, assecondando il tempo che naturalmente passava nella realtà così come nella serie, sarebbe stato necessario far evolvere i personaggi, tenendoli fuori da una struttura cristallizzata da sit-com vecchio stile: non solo il tira e molla sentimentale tra Leonard e Penny, ora (felicemente?) sposati, ma una compagna, poi moglie, per Howard, la costruzione di un intero microcosmo attorno al gruppo e infine il passo più difficile, ovvero una relazione sentimentale, sui generis ovviamente, per Sheldon.
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Sheldon + Amy = Shamy
Inevitabile con l'aggiunta di ulteriori due stagioni la scelta di lavorare sul materiale più complesso, eppure stimolante, a disposizione degli autori ed è in tal senso che si muove il sorprendente cliffhanger finale della stagione 10, con Sheldon in ginocchio a chiedere la mano della sua compagna degli ultimi anni. Il terreno era stato preparato la settimana precedente, con Amy via per tre mesi per una proposta di lavoro a Princeton ed un'assenza che ha dato modo al brillante e complicato scienziato di riflettere sulla loro relazione. Uno spunto completato nel finale di stagione con il ritorno di un volto noto per gli spettatori di vecchia data, quella Ramona Nowitzki che già nella stagione 2 aveva mostrato una incomprensibile infatuazione per il dottor Cooper. Incapace di credere agli avvertimenti degli amici, Sheldon si ritrova ad affrontare la realtà dell'interesse di Ramona quando lei lo bacia a sorpresa nel suo ufficio, facendo scattare una molla dentro di lui e spingendolo a mettersi in viaggio per raggiungere Amy e chiederle di sposarlo.
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Cosa accadrà ora?
Amy accetterà? Probabilmente sì, ma è probabile che ci vorrà almeno tutta la prossima stagione per arrivare al loro matrimonio, se non addirittura tutte le rimanenti stagioni già rinnovate. Ma è un nuovo spunto narrativo che serviva agli autori per evitare di ripetersi e di creare episodi che girano un po' a vuoto come accaduto spesso negli ultimi anni. Per chi ama The Big Bang Theory e i suoi personaggi, come chi scrive, è sempre un piacere guardare la serie, ma è evidente la mancanza della freschezza che aveva contraddistinto le prime stagioni della serie. Anche quest'anno, per esempio, non sono mancati alcuni momenti più brillanti, ma sparsi in un racconto generale che si ritrova sovente a girare attorno a variazioni delle medesime trovate.
In particolare, per i prossimi anni, bisognerà trovare un nuovo senso, ed una nuova meritata dignità, per Rajesh Koothrappali, intrappolato da tempo in una macchietta di sé stesso. Nella seconda metà di stagione, i primi passi per costruirgli una nuova storyline sono stati fatti, con la sofferta indipendenza economica dai genitori ricchi che vivono in India, ma il percorso va completato e attendiamo con ansia un nuovo Raj per il prossimo anno. Un discorso applicabile anche a Stuart, che siamo stati contenti di vedere di nuovo al lavoro nel suo negozio di fumetti, mentre può essere utile lo sfruttamento di alcuni personaggi secondari che hanno fatto ritorno nella stagione 10, a cominciare dal geologo Bert, perché ora che ci sono almeno altri 48 episodi prima del finale di serie di The Big Bang Theory sarà necessario avere molto materiale a disposizione per evitare quella inevitabile stanchezza di fondo che ci portiamo dietro da qualche anno.
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Una cosa è certa: tra un possibile fidanzamento, e forse matrimonio, la bambina di Howard e Bernadette da crescere, le conseguenze dell'intervento del governo sul progetto dei tre scienziati, e quel giovane Sheldon da lanciare parallelamente, il prossimo anno potrebbe essere un punto di svolta importante per The Big Bang Theory.