"Siamo noi il peggior nemico di noi stessi" si potrebbe riassumere così la serie The Bear, in streaming su Disney+ anche con la seconda stagione, che sta facendo parlare di sé per come sia riuscita a tornare ancora meglio della prima, come vi abbiamo spiegato nella nostra recensione. Questo vale sicuramente per il protagonista Carmen 'Carmy' Berzatto (Jeremy Allen White) ma anche per gli altri personaggi della brigata che popolano la sua folle cucina. L'ultimo episodio, intitolato simbolicamente The Bear come il nome del nuovo ristorante che apre al posto di The Beef, è carichissimo e riprende alcuni stilemi del ciclo inaugurale facendoli però diventare altro. Proviamo a (ri)percorrerlo insieme.
O la va, o la spacca
Dopo la cena di prova del penultimo episodio, il season finale di The Bear 2 è tutto dedicato alla serata di inaugurazione preparata e congeniata a ritmi impossibili dalla squadra protagonista, che in questa stagione ha avuto ampio spazio nel raccontarsi agli spettatori attraverso episodi monografici e quindi un approfondimento del background di tutti, non solo quello di Carmy. Tutta la puntata è girata in un (finto) piano sequenza che passa continuamente dalla cucina alla sala e allo spazio antistante il ristorante - ricordando il film Boiling Point, ancor di più di quanto fatto nella prima stagione con il settimo episodio.
Questo incedere senza fermarsi mai della macchina da presa da uno spazio all'altro ci fa provare la claustrofobia e la pressione dei dipendenti, per i quali questa serata deve riuscire al 100% altrimenti andranno subito in perdita e lo "zio" Jimmy dovrà rilevare le quote del ristorante. Si tratta quindi di un "tifo" istintivo e spontaneo da parte del pubblico per tutti i protagonisti che ha imparato a conoscere meglio in questi nuovi dieci episodi, fino ad arrivare al punto di ebollizione. Questo anche grazie al montaggio serrato e sincopato sui dettagli dei piatti, tanto dietro le quinte quanto vengono preparati, quanto sul palco della tavola quando vengono serviti, così come del cibo intagliato finemente e impiattato ad arte. O delle mani che lavorano alacremente e degli occhi che provano a tenere tutto sotto controllo, o ancora la macchina delle comande che continuano ad arrivare senza tregua dalla sala.
Boiling Point e The Bear: quando il piano sequenza corre in cucina
Il proprio posto in cucina... e nella vita
Se tutti - da Sydney che impara a lasciare spazio a Richie, fino a Tina come nuovo sous-chef e Marcus con le sue creazioni dolcissime metaforicamente e letteralmente - sembrano trovare il proprio posto in quella squadra che Carmy si è adoperato per creare con tanta fatica, sudore e piatti sbagliati, lo stesso non si può dire proprio per il giovane Berzatto. Il finale di stagione è l'occasione per un (tanto agognato) chiarimento tra lui e Sydney in una delle scene più belle non solo della seconda stagione ma forse dell'intera serie, ovvero quando si ritrovano distesi a terra (in posizione quindi rilassata) ad aggiustare la vite di un tavolo che Carmy si è accorto che balla. Parlano e si confrontano finalmente a cuore aperto, tornando ad essere soci in tutto e per tutto (anche se, effettivamente, non avevano mai smesso). "Non potrei fare questo senza di te, spero tu lo sappia. Anzi, non voglio farlo senza di te. Mi rendi migliore". Uno dei pochi momenti di quiete prima della tempesta che investe il ristorante durante la serata di apertura, e che per questo acquista ancora più significato.
Questo rapporto professionale che ha sempre ammiccato a qualcosa di più senza mai finire ad esserlo per davvero ha trovato un corrispettivo profondamente sentimentale nel nuovo personaggio di Claire (Molly Gordon, una delle tante guest star di questa seconda stagione), l'amore d'infanzia di Carmy ritrovato per puro caso sulla propria strada. Simbolicamente, dopo aver rimandato per troppo tempo i lavori alla maniglia della cella frigorifera, questa si rompe, provocando uno stallo durante la serata con Carmy bloccato dentro: eppure sarà Richie, che ha avuto una delle evoluzioni più interessanti ed appaganti della stagione, a prendere sorprendentemente in mano la situazione. A fine serata, però, attraverso la porta della cella che non riescono ad aprire, i due "cugini" hanno un colloquio chiarificatore a parti invertite, con Richie che gli viene incontro e Carmy che confessa di essersi lasciato andare alle emozioni di una relazione che in una professione come quella culinaria, così competitiva, inevitabilmente distraggono. Nuovamente la quiete dopo la tempesta che provoca in questo caso, specularmente, una rottura: a sentire il ragazzo sarà infatti Claire che prenderà con grande rammarico le parole che ha udito.
C'è anche una doppia "risoluzione familiare" in atto nel finale. Da un lato Sydney e il padre, che finalmente si riconciliano sul lavoro da lei scelto e lo fanno proprio quando lei è uscita a prendere una boccata d'aria una volta chiuse miracolosamente tutte le portate. La ragazza istintivamente vomita, quindi espelle tutto lo stress accumulato nei mesi precedenti e in quella stessa serata: ciò che Carmy aveva raccontato di fare ogni mattina prima di andare a lavoro dal suo ex Capo Chef a New York, col volto di Joel McHale tornato come "presenza" in questo epilogo a tormentare la mente del più giovane dei Berzatto. Carmy ha la capacità innata di auto sabotarsi - come la questione della maniglia, troppo a lungo rimandata negli episodi precedenti - e, come abbiamo scoperto nel sesto imponente episodio, ciò è frutto della malattia mentale che ha pervaso la famiglia Berzatto fin dalla madre Donna, per poi toccare in modo diverso tutti e tre i suoi figli. Non è più solamente una questione di cucina. Anche se in fondo, non è mai stato solo quello.
Donna torna in questo finale, rimanendo fuori dal ristorante - che rappresenta come abbiamo visto lo spazio dell'aria che si respira: fa una scelta, spiegandola al genero che proverà a riportare le sue parole alla moglie Natalie sotto mentite spoglie. Era stata invitata da Sugar ma non se la sente di entrare e presenziare, perché "non si merita il successo che hanno raggiunto i propri figli, di cui è orgogliosa". "Non essere Donna" urlerà Richie a Carmy attraverso la porta della cella, toccando un nervo scoperto che ricorda quel "Silenzio Bruno" di Luca, ovvero non ascoltiamo quella vocina nella testa che ci dice che non siamo abbastanza bravi o che siamo destinati a fallire. Impariamo a credere di più in noi stessi e forse il sogno di The Bear potrà essere il sogno di tutti. In fin dei conti, quello del finale di stagione è davvero un messaggio di speranza.