Dietro quella faccia piena di cicatrici e l'accento italoamericano sembra incredibile ma è vero: c'è proprio Colin Farrell. L'attore irlandese interpreta Il Pinguino, uno dei celebri nemici dell'Uomo Pipistrello, in The Batman di Matt Reeves, con Robert Pattinson chiamato a indossare la maschera del cavaliere oscuro.
In sala dal 3 marzo, The Batman è soltanto l'inizio di un nuovo corso per il film di Warner Bros. ispirati ai personaggi dei fumetti DC: oltre a eventuali sequel, sono infatti già previste almeno due serie tv che andranno sulla piattaforma di streaming HBO Max. Una di questa sarà proprio dedicata al Pinguino di Colin Farrell.
Abbiamo parlato proprio con l'attore, raggiunto via Zoom, di questo personaggio, Oz Cobblepot, già portato al cinema da Denny DeVito in Batman - Il ritorno di Tim Burton. Pur differendo molto nell'aspetto, anche questo Pinguino è un reietto della società con una voglia incredibile di successo.
The Batman: la video intervista a Colin Farrell
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The Batman: più Batman meno Bruce Wayne
Bruce Wayne è davvero messo in discussione in questo film: il Pinguino pensa che sia soltanto un milionario, Catwoman parla di privilegio. Secondo te in tempi come questi dobbiamo mettere in discussione più i Bruce Wayne dei Batman?
Non so chi siano i Batman nel nostro mondo. Non lo so. Dobbiamo mettere in discussione tutti e tutto. Non mi fido di nessuno: newsletter, ogni persona che dichiara di avere fini puramente umanitari. A volte il sospetto può spingersi troppo lontano: non so dove sia il confine tra sospetto giustificato, curiosità e paranoia. Il confine si sposta continuamente, specialmente in questo mondo moderno, in cui ci sono così tante informazioni e punti di vista che spuntano a velocità folle. Penso che dobbiamo sempre essere curiosi e diffidare delle persone che abbiamo attorno: a prescindere che loro lo siano o no.
The Batman: il trucco del Pinguino di Colin Farrell
È bello come in questo film ogni personaggi ricordi un mostro classico: Dracula, Frankenstein... Hai preso ispirazione da un mostro in particolare per il Pinguino
No, però amo l'idea di una citazione a Frankenstein. Oz è stato creato da una vita fatta di difficoltà: ce l'ha in faccia. Quando ho accettato di fare questo film non si parlava di protesi, di trucco o di tute. Non avevo idea di ciò che avremmo avuto a disposizione. Ma quando ho visto il design della faccia creata da Mike Marino! La faccia non è mia, le dò la voce, la muovo: la sua creazione è stata una parte importante per costruire questo personaggio. E in effetti è un elemento alla Frankenstein: stavo seduto sulla sedia del trucco quasi come su un tavolo operatorio per quattro ore ogni giorno mentre mi assemblavano la faccia. Mi piace questa idea. E, parlando di Frankenstein, anche Oz è stato escluso dalla società: sa che aspetto ha, come cammina, si porta con sé una vergogna silenziosa, che può manifestarsi con atti di violenza e desiderio di successo. È sepolta in profondità, non l'ha condivisa con nessuno. Brucia dal desiderio di avere successo e arrivare in cima. È una psicologia del personaggio molto interessante da esplorare.
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Visto che hai detto di essere un grande fan di Batman: pensi che oggi abbiamo più bisogno di un "Batman della vendetta" o un "Batman della speranza"?
Non lo so. Penso che una delle cose che le persone amino della mitologia di Batman e quindi del personaggio di Bruce Wayne perché, anche se è figlio del privilegio, ci si dimentica che la sua vita è segnata da un grande dolore, dato che ha visto i suoi genitori uccisi quando era molto piccolo, è il suo desiderio di porre rimedio ai torti del mondo. Batman è la manifestazione del dolore e dell'oscurità di Bruce. Batman agisce seguendo una sorta di rabbia virtuosa, una frustrazione che viene da un mondo ingiusto. Tutti possiamo identificarci: basta guardare ciò che ci succede attorno, quanto sia ingiusto il mondo. Io ho una vita privilegiata, la carriera di attore mi permette di essere dalla parte giusta del torto. Ho dei privilegi che sento ancora di non essermi completamente guadagnati, di aver avuto accesso a certe possibilità. Amiamo Batman perché combatte contro quegli aspetti della vita moderna che sono crudelmente ingiusti: che siano atti di violenza o corruzione. In questo film ce n'è molta e lui è anche un detective: non è soltanto un uomo d'azione, ma anche di pensiero, ha una sua metodologia. Ritorna alle origini dei fumetti DC, Detective Comics, che erano noir.