Un horror all'insegna del mockumentary, ma stavolta meno banale del solito, un irresistibile film in stop motion in puro humour inglese, il terzo film da regista di Silvio Muccino nelle vesti di un life coach, e infine la pellicola che Asia Argento aveva presentato a Cannes 2014: più variegata che mai la proposta settimanale in ambito homevideo. Si inizia con il direct to video The Atticus Institute, che racconta una presunta storia vera risalente agli anni Settanta di una possessione demoniaca riconosciuta perfino dal governo Usa.
Spazio poi al simpatico Shaun, Vita da Pecora - Il Film, tratto da una fortunata serie tv di animazione. Per chiudere due film italiani: Le leggi del desiderio, con Muccino Jr. alle prese con le tecniche motivazionali necessarie a realizzarsi nella vita, e Incompresa, una sorta di percorso autobiografico di Asia Argento, con una ragazzina sballottata fra due genitori artisti ed eccentrici.
Possessioni demoniache anni Settanta: The Atticus Institute
Se il genere del mockumentary è ormai abusato nel genere horror, per fortuna ogni tanto ne spunta qualcuno che si eleva sopra la media (ormai purtroppo piuttosto bassa). È il caso di The Atticus Institute, film diretto da Chris Sparling che cita presunti esperimenti effettuati a metà anni Settanta in un piccolo laboratorio di psicologia dell'Università della Pennsylvania, per individuare persone con facoltà paranormali, soprattutto preveggenza e telecinesi: i risultati sono deludenti, finchè il dottor West e il suo team si imbattono in Judith, una donna che presenta tanti problemi ma anche misteriosi poteri. Ma quello che era partito come uno studio sul paranormale, vira improvvisamente sul versante demoniaco visto che la donna pare davvero posseduta. A causa dei suoi enormi poteri, intervengono politici e militari che ne intravvedono un'arma potenzialmente micidiale e la sottopongono a pesantissimi esperimenti. L'abilità del regista è di creare una palpabile tensione senza ricorrere a effetti speciali, ma alternando con buon ritmo i filmati d'epoca degli esperimenti, che sono costruiti in maniera efficace, e le testimonianze di sopravvissuti o parenti delle vittime. Tutto finto, naturalmente, ma la sensazione di verosomiglianza è palpabile, come l'ambiguità della protagonista. Perfetta la costruzione dell'atmosfera, che trasuda anni Settanta in tutti i filmati del passato. Buone le interrpetazioni, a partire da quella di Rya Kihlstedt nei panni della posseduta e di William Mapother in quelli del dottor West.
The Atticus Institute è arrivato direct to video grazie a un DVD targato Universal di buona fattura tecnica, anche se comprensibilmente privo di extra, considerato il tipo di prodotto. Il video comunque è ottimo nel riuscire a riprodurre i due diversi look del film. Le interviste, diciamo così, recenti, sono pulite, cromaticamente vive e ben dettagliate, mentre la rappresentazione dei filmati anni Settanta denota una cura particolare nel voler rendere le immagini vissute e d'epoca: ecco dunque un quadro granuloso, un po' sporco e con definizione sommaria, tutto in linea con quelli che vogliono essere spezzoni di archivio. Tirando le somme, un ottimo video, fedele alla volontà dei realizzatori. Notevole anche l'audio, che ha la sua parte nel cercare di terrorizzare lo spettatore con picchi improvvisi o le grida della protagonista. I diffusori sono ben sfruttati e il coinvolgimento è decisamente suggestivo. Come detto, non ci sono contenuti speciali.
Il gregge in cerca di svago: Shaun, Vita da pecora - Il film
Una divertente serie animata tv di successo, nata nel 2007 e conosciuta anche in Italia, è diventata un film assolutamente spassoso e intriso di humour britannico: Shaun, Vita da Pecora - Il Film, diretto da Mark Burton e Richard Starzack, vede protagonista appunto Shaun, una pecora fuori dal comune, che nonostante l'affetto che prova per il suo pastore, è incline alla disubbidienza e vorrebbe evadere dalla routine ripetitiva della vita in fattoria. Per questo trascina le sue compagne in avventure spericolate. Nel film, in particolare, un giorno di evasione degenera: il fattore si ritroverà nella grande città senza memoria e le pecore dovranno addirittura andare a recuperarlo in mezzo a mille insidie. Grazie a una sceneggiatura ricca di colpi di scena e alle amabili creature di plastilina animate con la tecnica dello stop-motion, il film presenta spunti divertenti e irresistibili. E nemmeno ci si accorge della mancanza dei dialoghi: infatti le bestiole si esprimono solo a versi, ma anche gli umani emettono solo incomprensibili borbottii, perché sono visti dall'ottica degli animali.
Shaun, Vita da Pecora - Il Film è arrivato in homevideo con prodotti targati Koch Media. Prendiamo in considerazione il DVD, per appurare che ci troviamo di fronte a un prodotto di qualità. Il video infatti è ottimo, nei limiti del formato DVD ovviamente, e mette in mostra un dettaglio superbo, ricco di particolari, che vacilla solamente negli elementi sullo sfondo nei quali il quadro si fa leggermente più pastoso. Per il resto le pecore, il mondo della fattoria e la grande città sono riprodotte con compattezza e grande fluidità, grazie anche a un croma esuberante. Sono presenti due tracce audio, dolby digital e DTS 5.1: come si diceva non ci sono distinzioni di lingue, qui i dialoghi sono solamente versi, ma le tracce creano un panorama sonoro davvero frizzante, grazie alle vicende movimentate che vengono riprese da tutti i diffusori con un asse posteriore molto attivo e un sub grintoso e muscolare. E oltre all'ambienza, è ottima anche la resa delle musiche. Discreto il reparto degli extra: troviamo innanzitutto un making ok divertente e interessante di 12 minuti, nel quale vengono trattati vari argomenti, dalla sceneggiatura alla realizzazione del film, sempre in maniera molto spiritosa. A seguire un breve dietro le quinte di un 2 minuti e mezzo sui modellini e i pupazzi utilizzati, per chiudere con il trailer e alcune pillole di pareri dei vari realizzatori (3').
Il motivatore Silvio Muccino: La legge del desiderio
Terza prova da regista di Silvio Muccino, che in Le leggi del desiderio, scritto a quattro mani con Carla Vangelista, racconta la storia di un life coach di successo, interpretato da lui stesso: un personaggio eclettico che, grazie alle sue tecniche motivazionali, promette di riuscire ad aiutare chiunque a raggiungere i propri desideri. Per dimostrare le sue teorie, accetta una grande sfida: portare tre fortunate persone dalle stalle alle stelle, farle arrivare al successo nonché alla realizzazione dei loro desideri più reconditi. Lusso? Potere? Piacere? Amore? Tutto. Solo che con Matilde, una dei suoi tre allievi, l'incontro prenderà una via inaspettata che cambierà le carte in tavola. Messaggio positivo, qualche idea brillante e discrete interpretazioni, ma forse un finale un po' troppo frettoloso e sdolcinato per Muccino Jr. che comunque anche dal punto di vista registico mostra una certa maturazione. Nel cast Nicole Grimaudo, Maurizio Mattioli, Carla Signoris, Luca Ward e Paola Tiziana Cruciani.
Le leggi del desiderio è arrivato in homevideo con un DVD distribuito da Warner Bros Entertainment Italia, che si rivela buono tecnicamente e discreto nei contenuti speciali. Il video è di qualità soddisfacente, con un croma molto vivo e rigoglioso e un dettaglio a tratti ottimo, soprattutto negli elementi in primo piano. Qualche fisiologica flessione si registra sui fondali o in occasione di scene con scarsa illuminazione, ma a parte una leggera rumorosità e accenni di aliasing, il quadro mantiene una sua solidità. Efficace anche l'audio, un dolby digital multicanale che fa piombare subito lo spettatore nelle atmosfere "convincenti" del life coach, con effetti che avvolgono da ogni diffusore. Per il resto il film è abbastanza tranquillo, con dialoghi puliti e una discreta resa della colonna sonora, ma quando la scena si movimenta il reparto risponde puntualmente con un certo brio. Negli extra troviamo il trailer e un ricco backstage di 26 minuti, dove il protagonista è soprattutto Silvio Muccino con i suoi interventi, ma dove vengono coinvolti anche altri elementi del ricco cast: inoltre alcune curiose immagini delle riprese contribuiscono a rendere l'atmosfera del set.
Asia Argento e la sua Aria strattonata: Incompresa
Presentato nella sezione Un Certain Regard a Cannes 2014, è arrivato anche per Incompresa l'ora dell'homevideo. Il film di Asia Argento, dal netto stampo autobiografico, racconta le vicende di Aria (Giulia Salerno), una bambina di 9 anni che si ritrova a essere sballottata continuamente fra il padre attore famoso (Gabriel Garko) e la madre rocker aggressiva (Charlotte Gainsbourg), che hanno vissuto una violenta separazione. In più c'è il rapporto con le sorellastre, che vivono con i rispettivi genitori. Lei si sente trascurata, incompresa e quasi strattonata nel conflitto tra suo padre e sua madre, costretta spesso ad attraversare la città fra le due abitazioni assieme al suo gattino nero, cercando di salvaguardare la sua innocenza. Il film mostra una certa efficacia nel raccontare l'odissea della ragazzina, anche se alcune interpretazioni, soprattutto quelle dei genitori, sono decisamente sopra le righe. Nel cast anche Gianmarco Tognazzi e un cameo per Max Gazzè.
Incompresa è arrivato in homevideo con un DVD Good Films distribuito da CG Entertainment. Il film è girato in pellicola e il DVD riesce a replicare in maniera efficace, entro i limiti del formato, il look voluto dalla regista. Naturalmente siamo di fronte a un quadro piuttosto granuloso, ma la grana sembra quasi tutta naturale e perfino piacevole nel regalare alle immagini quel senso del tempo passato. Come del resto agli anni Ottanta rimanda il croma, ricco di colori pastello fra rossa e turchese che richiamano una precisa estetica. Il video quindi, pur con qualche limite fisiologico di dettaglio e alcune flessioni sugli sfondi, riesce a replicare tutto questo con buona efficacia. L'audio è presente anche in una traccia dolby digital multicanale piuttosto frizzante, con una buona apertura laterale ma anche un discreto apporto dell'asse posteriore nei momenti delle musiche o in quelli più movimentati e di ambienza. Anche nei duelli verbali piuttosto accesi fra i genitori di Aria, i dialoghi restano chiari e comprensibili. Peccato invece per un reparto extra sottotono, che contiene solamente il trailer e una galleria fotografica.