"The Untold Story Begins": si è svolto all'insegna di questo slogan l'esclusivo evento mondiale legato alla promozione di The Amazing Spider-Man. Una frase che rimanda direttamente al claim con il quale è stato lanciato sin dall'inizio l'atteso reboot a opera di Marc Webb: quella "Storia mai raccontata" che, almeno sulla carta, sembra prospettare una netta presa di distanza dalla precedente trilogia firmata da Sam Raimi, proponendo invece una radicale rielaborazione del mito dell'Uomo ragno, decisamente più attinente e fedele al fumetto originale. Se le promesse di Webb, già regista dell'innovativa commedia 500 giorni insieme, saranno effettivamente mantenute è ancora presto per dirlo; del resto bisogna attendere ancora circa cinque mesi prima della data d'uscita del film (fissata il 3 luglio per gli Stati Uniti, il 4 per Italia). Ma la costruzione del mito passa anche attraverso la promozione e, da questo punto di vista, bisogna certamente dire che la Sony sta già pensando in grande.
Un importante tassello è rappresentato proprio da questo mega-evento che ha coinvolto il 6 febbraio ben tredici capitali mondiali, tra le quali Roma, cui è riuscito a prendere parte una ristretta e fortunata cerchia di giornalisti e di fan dell'Arrampicamuri. Si è trattato di un vero e proprio lancio su scala globale che ha coinvolto in contemporanea, attraverso dei collegamenti satellitari, Los Angeles (in cui era presente Webb), Rio de Janeiro (dove si trovavano i produttori del film e un'applauditissima Emma Stone), Londra (alla presenza del "cattivo" Rhys Ifans, che nel film interpreta appunto il Dr. Curt Connors, aka The Lizard) e infine New York (dove una folla di fan in visibilio ha accolto il nuovo Spider-man Andrew Garfield).L'appetito dei giornalisti e degli appassionati è stato stuzzicato attraverso un menù ricco e variegato, che ha previsto soprattutto due piatti forti: la presentazione in anteprima mondiale di un nuovo trailer di oltre due minuti in 3D e la proiezione di ben otto minuti di footage esclusivo sfortunatamente ancora bidimensionale perché, come ha spiegato anche Webb in diretta, nonostante il film sia girato in 3D nativo (per la precisione con l'innovativa RED Epic Camera a una risoluzione di 5K), al momento l'elaborazione degli effetti speciali non è ancora completata. Ciliegine sulle torte: una sessione di brevi domande che ha coinvolto cast & crew e dei gadget esclusivi per commemorare l'evento (ovvero un poster e una T-shirt) consegnati a tutti gli entusiasti partecipanti. Tutti gli internauti hanno ormai già potuto conoscere il contenuto del nuovo trailer dedicato al reboot dell'Uomo Ragno. Ciò che non hanno potuto ancora ammirare è però la resa delle immagini tridimensionali su Grande schermo. Anche se nel trailer le sequenze di pura azione sono in fondo un numero limitato, sono comunque sufficienti per rendersi conto degli alti livelli tecnologici messi in campo da questa produzione che, dopo i precedenti di Avatar e Transformers 3, si candida di diritto come il più sofisticato blockbuster tridimensionale della prossima stagione. Del resto, come hanno sottolineato anche la conduttrice Mariolina Simone e il direttore generale di Warner Bros. Italia Nicola Maccanico (che hanno introdotto l'evento per il pubblico italiano), la terza dimensione sembra essere stata inventata apposta per un supereroe come l'Arrampicamuri. E come dargli torto, visto che il trailer si conclude con una sequela di immagini mozzafiato, che ritraggono il nostro eroe impegnato in uno scontro agguerrito contro Lizard sui grattacieli di New York, durante il quale il Nostro viene addirittura investito dal crollo di un edificio (che precipita anche addosso allo spettatore). Per apprendere qualche nuova anticipazione della trama è invece decisamente più utile la ricca feature di circa otto minuti che, sebbene in due dimensioni, ricostruisce attraverso delle sequenze chiave alcuni aspetti della storia del film. Anche in questo caso è meglio non sbilanciarsi troppo con le supposizioni; tuttavia sembra proprio che l'intento di Webb di attenersi con maggiore fedeltà al fumetto delle origini e di ricostruire la storia del personaggio in una chiave più realistica sia decisamente confermato. Gran parte del filmato, infatti, si concentra sull'adolescenza di Peter Parker, cresciuto dagli zii Ben (Martin Sheen) e Mary (Sally Field), alle prese con una turbolenta vita liceale (le prime immagini lo mostrano vittima delle prepotenze del bullo Flash Thompson) e vittima di turbamenti per l'affascinante e determinata compagna di scuola Gwen Stacy (con la quale, dopo esser stato messo in ridicolo dallo zio, tenta un approccio un po' imbranato, ma che gli frutta alla fine un appuntamento). In parallelo vengono per la prima volta approfonditi alcuni retroscena riguardanti i veri genitori di Peter che non erano stato oggetto delle precedenti versioni cinematografiche e fumettistiche. Il ragazzo trova, infatti, una valigetta con dei documenti che gli permettono di arrivare al vecchio socio del padre, lo scienziato nonché esperto di rettili Curt Connors, che si rivelerà essere anche la nemesi del film, ovvero il "lucertolone" Lizard. Il filmato ci mostra, ancora, la progressiva trasformazione di Peter Parker in Spider-Man, che avviene ovviamente anche questa volta per effetto della puntura di un ragno radioattivo. Alcune divertenti sequenze ci mostrano il ragazzo mentre tenta con difficoltà di domare la forza sovraumana di cui è improvvisamente investito; e ancora mentre (come nel fumetto, e a differenza del film di Sam Raimi) progetta degli spara-ragnatele meccanici e mentre si fabbrica il suo caratteristico costume. Da questo punto di vista le voci di corridoio che parlavano di una versione Dark (o addirittura "Emo") dell'Uomo Ragno, sottoposto per certi versi a un restyling "oscuro" simile a quello operato da Christopher Nolan per la saga di Batman, appaiono infondate. Anche in questo caso Webb sembrerebbe mantenersi fedele allo spirito leggero e ironico delle tavole disegnate delle origini. I momenti umoristici, infatti, non mancano neanche in questo breve montaggio: degna di nota è in particolare una scena che vede il nostro "amichevole Spider-Man di quartiere" prendere in giro a suon di colpi di ragnatela un malcapitato ladro d'automobili. Pare essere riservato abbastanza spazio anche alla love story tra Peter e Gwen, che in questo film viene eletto nuovo personaggio femminile della serie al posto della precedente Mary Jane; ma d'altronde la componente romantica non potrebbe che essere valorizzata visti i trascorsi cinematografici del regista. Le atmosfere da teen movie e da romantic comedy sono però stemperate dalle numerose sequenze d'azione con le quali si conclude l'anteprima: un mix incalzante e frenetico nel quale prende corpo la figura (digitale) di Lizard, uomo-lucertola nato da un esperimento andato a male di Connors, che semina il panico per la città imperversando su ponti e grattacieli. Nonostante gli effetti speciali 3D non siano stati ancora rifiniti, e in alcune immagini compaia persino il blue-screen, è palese come la messa in scena dell'azione sembri costruita apposta per sfruttare la vertiginosa profondità di campo della tecnologia stereoscopica.
Insomma, il progetto del reboot di The Amazing Spider-Man sembra poggiare su diverse basi solide e i fan di Spidey per il momento hanno di che sperare. Del resto lo dimostrano anche gli applausi e le ovazioni di gioia che, tramite il sofisticato collegamento satellitare, hanno letteralmente attraversato il globo intero durante la serata del 6 febbraio. Amazing!