Prosegue il racconto di Noah e di Alison al detective della polizia che sta raccogliendo le loro deposizioni: dopo la prima, bizzarra serata insieme, Alison e Noah non si cercano ma si pensano. In modo diverso. Lui si masturba nella doccia ripensando ai suoi gesti alle impressioni del suo corpo, lei si strugge pensando alle possibilità di fuga dalla sua penosa routine che lui avrebbe rappresentato. Ma il destino è in agguato, e, complici gli appuntamenti tradizionali dell'estate a Montauk, un fastoso party a casa dei genitori di Helen, e la voglia matta della piccola Whitney di prendere lezioni di equitazione, le loro vite e le loro famiglie si trovano a incrociarsi di nuovo.
La tentazione, l'adulterio, reale o tirato in ballo quasi giocosamente, passato o futuro, inizia a permeare le vite di quasi tutti i personaggi, e non solo le menti turbate e ammaliate dei due protagonisti. Nel frattempo, nel "presente" emergono alcuni dettagli sul delitto sui cui la polizia sta indagando, e che sembra legato in qualche modo alla relazione ormai finita tra Noah e Alison.
Il matrimonio, enigma e prigione
Dopo il folgorante pilot, The Affair prosegue con la sua esplorazione degli eventi di una fatale estate agli Hampton, con l'attrazione scoccata tra l'affascinante insegnante e romanziere Noah Solloway e Alison Lockhart, bella cameriera in cerca di conforto dopo una tragica perdita che ha inaridito emotivamente il suo matrimonio con Cole. Anche stavolta l'episodio è diviso in due parti, dedicandosi prima a Noah e poi a Alison; e anche questa volta, ci sono discrepanze tra quanto rappresentato in scena, quanto narrato al detective ("in tutti quei giorni non pensai affatto a lei") e, inevitabilmente, con quanto realmente accaduto anni prima, oltre che, naturalmente, tra le due soggettive; e questo crea un ordito narrativo particolarmente complesso, un gioco di rimandi e ambiguità che rende la visione particolarmente originale e stimolante.
Se il pilot ci aveva immerso nei mondi emotivi dei due protagonisti prima e durante il loro primo incontro, in questo secondo episodio lo show esplora il desiderio che li tormenta, e la forza del caso che sembra dominarli costringendoli a finire l'uno dnelle braccia dell'altra. La sceneggiatura insinua nelle loro esistenze il pensiero dell'adulterio e della ricerca di un piacere al di fuori del talamo nuziale: Helen, la moglie di Noah, lo minaccia scherzosamente di tradirlo e gli racconta del trauma dei tradimenti del padre (un uomo che Noah detesta), mentre Alison parla di triangoli erotici con la cognata. Nel frattempo, la figlia sedicenne di Noah flirta con Scotty, il fratello minore di Cole: un'altra attrazione "proibita" in cui Noah dovrebbe vedere riflessa la propria incapacità di controllo, l'insidia nascosta in quel desiderio che gli sembra l'unico sollievo alla noia e all'insoddisfazione.
Marriage means different things to different people
Eco, morte, vita
Al secondo episodio di The Affair si accompagnano gli opening credits costruiti su un brano, Container, molto bello e molto inquietante, cantato dalla songwriter Fiona Apple:"I was screaming into the canyon at the moment of my death/ The echo I created outlasted my last breath/ My voice it made an avalanche and buried a man I never knew/ And when he died, his widowed bride met your daddy, and they made you" Sul fatto che versi e immagini della sigla abbiamo uno stretto rapporto con la storia che Sarah Treem ci sta raccontando non può esservi dubbio; quale sia, lo scopriremo nell'arco delle otto puntate che ci aspettano. La canzone parla di una eco che, creando una valanga, seppellisce un uomo, la cui sposa si "consola" con un altro; i due hanno un figlio, ed è a questo figlio che si rivolge la canzone: noi finora sappiamo che la vittima dell'omicidio su cui indaga il detective che ascolta le deposizioni di Alison e Noah è un uomo a cui lei era legata, che viveva agli Hampton; sappiamo che Alison ha avuto, nel frattempo un altro figlio... l'ipotesi Cole viene da sé, ma sembra autoeliminarsi proprio per l'eccessiva ovvietà. In ogni caso, l'effetto distruttivo della eco di cui parla Container richiama le conseguenze potenzialmente devastanti delle azioni dei protagonisti sulle persone che li circondano.
L'oceano, incantevole minaccia
Quanto al bimbo perduto di Alison e Cole, sappiamo dalla madre di Helen che la notizia è finita sui giornali. L'imagery degli opening credits suggerisce la natura ambivalente, mortifera e vivificante, delle onde dell'oceano: il bambino potrebbe essere annegato, e la madre, che nel segmento di Noah di questa settimana sguazza giocosamente, nel suo non solo si guarda bene dal bagnarsi, ma confessa di non saper nuotare. Nei suoi ricordi, Noah la immerge nell'acqua perché per lui il nuoto è gioia, uno sfogo alle sue energie represse e alle sue frustrazioni, e l'idea di passare dalla piscina di Manhattan all'oceano di Montauk è anche un'ottima metafora per il passaggio dalla tenerezza coniugale alla passione adultera. Perché nuotare nell'oceano è emozionante e vivificante anche per le sue insidie: una corrente fuori controllo, un malore anche lieve, un crampo, ed è finita anche per il nuotatore più esperto.
Conclusione
Personaggi enigmatici e conturbanti, emozioni a fior di pelle, e anche un intrigante mistero da risolvere: The Affair prosegue nell'illustrare il suo complesso disegno con efficacia e lucidità, includendo anche una serie di dettagli e suggestioni che arricchiscono l'ordito e incuriosiscono anche lo spettatore più smaliziato.
Movieplayer.it
4.0/5