Sono passati due anni da una prima stagione particolarmente apprezzata, ora Tenebre e Ossa 2 è finalmente disponibile su Netflix. I nuovi episodi riprendono la storia direttamente da dove ci eravamo fermati, riportando su schermo Alina, Mal, Kaz e i suoi corvi con l'aggiunta di uno dei personaggi più amati della saga letteraria di Leigh Bardugo: Nikolai Lanstov. È impossibile infatti negare che la forza di questa serie risieda soprattutto nel suo fandom: il Grishaverse è un mondo complesso e ben articolato che ha saputo conquistare un numero di appassionati sempre maggiore tra gli amanti del fantasy ma soprattutto del genere young adult, ovvero di tutte quelle storie scritte e pensate per un pubblico tendenzialmente adolescente e che si riconoscono per la presenza di personaggi in formazione, nonché per una buona dose di intrecci amorosi.
Bardugo, però, è un'autrice che nel corso degli anni ha saputo migliorare non poco: Tenebre e Ossa è la sua prima trilogia letteraria, una serie di libri che hanno avuto il merito di costruire un mondo interessante e dalle innumerevoli potenzialità, dove ambientare anche la sua seconda opera: una dilogia, Sei di corvi e Il regno corrotto, che l'ha consacrata come autrice versatile e capace, in grado di intercettare i desideri del pubblico senza risultare banale. Da produttrice dello show ha concordato che le due saghe letterarie ambientate nel Grishaverse fossero unite per dare corpo ad un'unica serie che intersecasse tra loro le vite dei vari personaggi, molto di più che sulla carta, e gli effetti si sentono in questi nuovi episodi molto di più che nei precedenti.
Le diverse storyline della trama
In questa seconda stagione, ritroviamo Alina e Mal che, dopo essere usciti dalla faglia, dove era avvenuta l'ultima battaglia con Kirigan, cercano di trovare un luogo sicuro in cui fermarsi e riordinare le idee. I grisha, però, sono stati riconosciuti come persone pericolose e quindi perseguitate e catturate in tutto l'impero di Ravka. Anche la giovane evocaluce è ricercata e proprio per questo, lei e Mal devono tentare di mantenere un basso profilo mentre cercano notizie sull'ubicazione della frusta marina, un'animale mitologico che, se catturato, potrebbe permettere la costruzione di un secondo amplificatore con il quale Alina potrebbe distruggere finalmente la faglia. Le cose però non vanno proprio come previsto e nel tentativo di fuggire dai loro inseguitori, i due fanno la conoscenza del corsaro Sturmhond, un individuo tanto losco quanto pieno di risorse. Parallelamente Kaz, Inej e Jesper sono tornati a Ketterdam, ma ad attenderli c'è Pekka Rollins, nemico giurato di Kaz, che li fa accusare per degli omicidi che non hanno commesso in modo da impadronirsi del Club dei Corvi.
I Corvi, la parte più interessante
Di questa seconda storyline non vi diremo di più perché è di sicuro la parte più interessante e intricata della storia. I Corvi del Barile per un po' dovranno affrontare una delle personalità più temute del malfamato quartiere di Ketterdam, un uomo che Kaz conosce molto bene perché legato al suo passato e a cui ha giurato vendetta. Ma non è solo di questo che verremo a sapere di più: nei nuovi episodi ad ogni membro della banda verrà dato un background, un vissuto traumatico che giustifica le loro scelte e la loro personalità, rendendoli personaggi complessi e interessanti che si muovono tra gli intrecci di una storyline che risulta quasi incompleta, più pur avendo letto i libri a loro dedicati.
Risiede qui la prima perplessità che ci sentiamo di esprimere su Tenebre e ossa: per quanto funzionale all'economia generale della storia, era veramente necessario fondere fin da subito due storie che avrebbero funzionato perfettamente in serie differenti? Ovviamente non conosciamo le motivazioni produttive dietro ad una scelta di questo tipo, ma nella seconda stagione, più che nella prima, abbiamo sentito il bisogno di un maggiore approfondimento delle vicende raccontate.
Il Grishaverse e il suo futuro
Questo vale anche per la storia di Alina: le vicissitudini dei Grisha e del regno di Ravka rimangono un po' troppo in superficie, perse in una storia compressa e frettolosa nello svolgimento. Proprio per questo si fa un po' di fatica ad empatizzare con quelli che sono i personaggi iconici della saga, coloro attraverso i quali abbiamo conosciuto questo mondo e le sue regole e che ora corrono dietro ai loro obiettivi senza darci troppe spiegazioni.
Detto questo non possiamo negare che la realizzazione della serie nel suo complesso sia buona: permangono i bellissimi costumi e le atmosfere suggestive, frutto anche di una sapiente scelta delle location e delle scenografie. Qualche perdonabile sbavatura per quanto riguarda la CGI necessaria in alcune scene, che comunque non rovina una visione che resta piacevole e leggera. Ovviamente non conosciamo il futuro su schermo del Grishaverse, ma abbiamo avuto la netta impressione che, anche col cambio di medium, questo mondo abbia ancora molto da raccontare e non ci rimane altro che aspettare e vedere quali altre storie possa ancora ospitare, visto anche le questioni che qui vengono lasciate, immaginiamo volontariamente, in sospeso, tutto ovviamente Netflix permettendo.
Conclusioni
Per riassumere la nostra recensione di Tenebre e Ossa 2 possiamo dire che la seconda stagione della serie di Netflix rimane per molti aspetti coerente con la precedente: una narrazione a tratti frettolosa non permette di empatizzare completamente con alcuni personaggi, mentre vorremmo conoscere qualcosa di più sulle vicende di altri. Buona la messa inscena e l’aspetto visivo generale.
Perché ci piace
- I costumi e le scenografie di buon impatto visivo.
- Il mondo creato da Leigh Bardugo, interessante e dalle diverse potenzialità.
- Le vicende che vedono protagonisti i corvi, interessanti e articolate…
Cosa non va
- … anche se trattate in modo frettoloso e poco approfondito.
- La storia di Alina e Mal eccessivamente compressa.