Teen Spirit. Sono due parole che siamo soliti accostare direttamente al rock. Nella recensione di Teen Spirit - A un passo dal sogno, il film di Max Minghella con Elle Fanning, vi spieghiamo che Teen Spirit non ha a che fare con la canzone dei Nirvana, ma è il nome di un immaginario talent show inglese, una sorta di X Factor ammantato di luci al neon blu e viola che tanto contrastano con la vita normale della protagonista, Violet. Presentato allo scorso festival di Toronto, e poi al recente festival di Giffoni, Teen Spirit è l'opera prima di Max Minghella, figlio del famoso regista Anthony Minghella e noto per il ruolo di Nick Blaine nella serie tv The Handmaid's Tale. È un teen movie, ma piuttosto profondo, intimo, diverso dal solito. È una storia archetipica e già vista, ma raccontata in un modo nuovo. Vale la pena di vederla.
La trama: cantare, per un sogno
La storia di Teen Spirit ha per protagonista Violet (Elle Fanning) una teenager inglese di origini polacche che vive da sola con la madre sull'Isola di Wight, quel luogo mitizzato per il famoso festival degli anni Sessanta, ma non certo il centro del mondo. Violet lavora in un pub, e ogni tanto canta sul palco di quel locale, spesso anche per una sola persona. Quella persona, però, è Vlad (Zlatko Buric), un ex cantante d'opera che crede in lei, al punto da proporle di farle da manager e da insegnante di canto. Quando sull'isola arriva la troupe di Teen Spirit, un talent show molto popolare, Violet decide di andare a fare il provino. La madre non ci crede ("vuoi cantare? C'è il coro.."), ma lei ci va lo stesso, di nascosto. Le finali si svolgeranno a Londra. Non è facile arrivarci. Ma non è nemmeno facile confrontarsi con quel mondo, una volta lì.
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What A Feeling
Quella di Teen Spirit - A un passo dal sogno, lo abbiamo detto, è una storia archetipica. Una storia vista mille volte ma, evidentemente, in grado di toccare ogni volta le corde emotive di chi guarda. La ragazza di umili origini con un sogno, che si prepara per un provino, ci fa venire in mente subito Flashdance. Neanche il tempo di pensarlo, e Minghella fa entrare in scena, inserendola anche bene, What A Feeling di Irene Cara, canzone simbolo di quel film. Come a dire: se raccontiamo questa storia, dobbiamo fare i conti con Flashdance, e tanto vale metterlo in chiaro subito.
Così Max Minghella dimostra di conoscere la materia, e di averla studiata per discostarsene. Non c'è mai, in Teen Spirit, quell'immagine patinata anni Ottanta, quelle luci artificiali dal taglio pubblicitario. C'è invece spesso una luce fioca, a tratti ombrosa, pallida. È il mood delle campagne inglesi, quello della vita reale, è il talent show prima che si accendano le luci. Arriveranno e saranno luci al neon blu, rosa e viola. Lì Minghella farà i conti con il linguaggio televisivo, ma enfatizzandolo e rileggendolo, e mai piegandosi ad esso (il direttore della fotografia è Autumn Durald, che lavora anche in un altro film Young Adult, in uscita su piattaforme on line, Il sole è anche una stella). A proposito di storie archetipiche, anche il rapporto tra mentore e allievo, quello che si sviluppa tra Vlad e Violet, è una di quelle storie viste mille volte (vedi Rocky e Adonis Creed in Creed - Nato per combattere), ma qui assume sfumature nuove.
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Il tocco di Max Minghella
Avrete capito che Max Minghella ha un tocco che ci piace. Un tocco delicato. Guardate la scena in cui Violet balla nella sua stanza: il regista sembra accarezzare con la macchina da presa il corpo esile e armonioso di Elle Fanning, ma è come se si avvicinasse senza sfiorarla, fermandosi prima di essere troppo invadente. Il suo è uno sguardo rispettoso, tenero. Minghella è bravo ad amalgamare le evoluzioni canore con la colonna sonora, e a raccontare il momento in cui si esegue una canzone, e ti scorre tutta la vita davanti. Ci piace come racconta quel "miglio verde" che separa i camerini dal palco, che però è un verde speranza. E ci piace come, due volte, nel finale e nei titoli di coda, stacca la macchina un attimo prima di una notizia, o di una risposta, lasciandoci un po' sospesi.
Elle Fanning illumina la storia
Tutto questo non sarebbe servito, però, senza la presenza come protagonista di Elle Fanning, una presenza che illumina la storia, e che è anche perfettamente funzionale ad essa. La Fanning entra in scena senza enfatizzare la sua bellezza, per rendere credibile il suo personaggio, ed è comunque bellissima: i lunghi capelli biondi sono portati con noncuranza, come non fa quasi più nessuno, spesso semplicemente sciolti, a volte raccolti a scoprire quel volto perfetto. Il naso all'insù, la bocca a cuore, quel sorriso appena accennato e quegli occhi spesso sgranati per lo stupore.
Il fisico slanciato, ancora acerbo, Elle Fanning è perfetta in jeans e maglietta, come vuole il suo personaggio, o con un abito rosso fuoco, che vuol dire attenzione, passione, nel momento in cui sale sul palco. È lei a cantare le sue canzoni, con una voce profonda e potente, a tratti sofferta, che non si immaginerebbe in quel fisico minuto. Uno dei momenti clou del film è la sua prima esibizione, quanto canta Dancing On My Own, di Robyn. E quel "I'm in the corner watching you kiss her" cambia significato. Non è riferito a un amore, ma al padre, e a una scena che sta nel suo passato. È anche da questi piccoli particolari che si giudica un regista. E Max Minghella promette di essere un ottimo regista.
Conclusioni
Nella recensione di Teen Spirit – A un passo dal sogno vi raccontiamo come Max Minghella abbia confezionato un teen movie piuttosto profondo, intimo, diverso dal solito. È una storia archetipica e già vista, ma raccontata in un modo nuovo. Vale la pena di vederla.
Perché ci piace
- Il tocco di Minghella: delicato e rispettoso della protagonista, raffinato per certe scelte di regia.
- La presenza discreta e ricca di personalità di Elle Fanning, perfetta per il ruolo.
- La fotografia, che regala una luce insolita a un film del genere, fioca e pallida, prima che si accendano i neon del talent show.
Cosa non va
- È destinato a un pubblico relativamente giovane, oltre una certa età potrebbe risultare un film poco interessante.
- Anche se raccontata in modo nuovo, potreste trovarla una storia già vista.