Il suo jingle viene direttamente dalla canzone "Baby Shark" ed è entrata per sempre nella testa di chiunque abbia visto la serie tv di Apple Ted Lasso: Jamie Tartt è la stella della squadra di calcio inglese Richmond, a interpretarlo è l'attore Phil Dunster.
Scoperta di Kenneth Branangh, che lo ha voluto con sé a teatro e nei film da lui diretti Assassinio sull'Orient Express e Casa Shakespeare (l'ultimo talento che ha lanciato è stato Tom Hiddleston e sappiamo come è andata a finire), Phil Dunster ha tutti i numeri per diventare un volto di punta del cinema inglese.
Intanto in Ted Lasso si fa amabilmente odiare da tutti: lui è il giocatore scorretto, che insulta tutti, pensa che tutto gli sia concesso e dovuto. Nella seconda stagione però ha una grande evoluzione: scopriamo che tutti i suoi problemi vengono dal difficile rapporto con un padre pessimo. Abbiamo incontrato l'attore su Zoom, in occasione del lancio della seconda stagione della serie, disponibile su AppleTV Plus.
Video intervista a Phil Dunster
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Ted Lasso e la gentilezza
Ted è così gentile da essere quasi disturbante. Siamo più abituati a persone maleducate come Jamie. Secondo te perché oggi essere gentili è così strano?
Essere gentili porta con sé della vulnerabilità. C'è la possibilità che le persone si approfittino di te. Dai spazio agli altri di essere se stessi, di dire e fare ciò che pensano. Le persone hanno un sacco di opinioni e oggi hanno molti spazi per esprimerle. Ma penso che le persone vogliano la gentilezza, vogliano sperare che possiamo essere gentili. Sono convinto che, di base, siamo tutti gentili. Più che strana, penso che la gentilezza di Ted ci ricordi che possiamo esserlo anche noi. Oggi le persone hanno molte opportunità per esprimere le proprie opinioni: una serie come questa offre l'opportunità di mostrare empatia e ascolto. La gentilezza viene da queste cose.
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Ted Lasso: "Siate curiosi, non giudicate"
Ted dice che essere curiosi è più importante di giudicare. Pensi abbia ragione? Dovremmo essere più curiosi e meno pronti a giudicare?
È una delle cose della serie che ho applicato anche alla mia vita e che cerco di diffondere. È stato un grande insegnamento per me: è un'ottima idea, essere curiosi, chiedere alle persone perché sono così. Cercare di capirle anche se non sei d'accordo con loro. È difficile, ma Ted Lasso mostra ed esplora bene proprio questo: anche se sono ottime idee è difficile metterle in pratica. Lo vediamo proprio con Jamie: è davvero difficile per lui essere gentile, curioso e dare alle persone il beneficio del dubbio. È una cosa difficile da fare da un giorno all'altro. Penso che sia una battuta bellissima: "Sii curioso e non giudicare". È una di quelle cose che ha perfettamente senso. Credo che sia un messaggio che è arrivato al pubblico. È una cosa meravigliosa: quindi sì, siamo curiosi e non giudichiamo.
Ted Lasso: credici!
Nello spogliatoio Ted ha appeso un cartello con la parola: credici. Pensi che crederci sia importante? Non è facile: come ci si riesce?
Come tifoso inglese è difficile credere che vinceremo gli Europei: ma devi crederci! Penso che siamo programmati per credere: la speranza è in noi, vogliamo che le cose migliorino. Se vivessimo la vita aspettandoci sempre il peggio, non ci alzeremmo dal letto la mattina. Oltre ad avere speranza, è importante però sapere anche che la vita non è facile, non va tutto liscio. Dobbiamo avere speranza, dare fiducia alle persone, ma anche capire che le persone affrontano momenti difficili e quindi non essere al loro meglio. Forse non è da Inglesi credere nel meglio delle persone, ma penso sia una bellissima lezione, che tutti possiamo imparare.