Spettacolare e fracassone (non a caso c'è Michael Bay in produzione), 478 milioni di dollari incassati nel mondo, quasi 4 milioni di euro in Italia: con queste premesse, non è una sorpresa che Tartarughe Ninja, uscito in homevideo il 2 gennaio saltando a piè pari le festività natalizie, sia balzato subito in vetta alle classifiche di vendita, dove è stabile da due settimane soprattutto grazie alle vendite del blu-ray in alta definizione distribuito da Universal, un prodotto evidentemente molto apprezzato dai fans del film. Il film di Jonathan Liebesman è in pratica un reboot destinato a rilanciare il franchise dei quattro eroi mutanti.
Più che sulle atmosfere cupe e dark del fumetto originale, qui si è voluto puntare molto sulla comicità dei cartoni animati di fine anni Ottanta, dando ampio spazio all'ironia e cercando di sfruttare la bellezza di Megan Fox, onnipresente per tutto il film, anche più di Leonardo, Raffaello, Michelangelo e Donatello, ovvero le quattro tartarughe mutanti addestrate alle arti marziali nelle fogne di Manhattan dal topo sensei Splinter, anche lui mutato geneticamente, che gli ha fatto da padre e da maestro. L'attrice interpreta la reporter April e assieme alle tartarughe ninja dovrà combattere il nemico Shredder e il suo diabolico Clan del Piede, che vogliono prendere il controllo totale su New York.
Il blu-ray: un video 2D strepitoso
Come spesso capita per questo tipo di blockbuster, le vendite homevideo sono schizzate subito alle stelle, ma a contare è anche la bontà tecnica del prodotto. Tartarughe Ninja è distribuito da Universal in ben quattro versioni: DVD, Blu-ray, Blu-ray 3D e una Collector's Edition con quattro Action Figures. Noi andiamo ad analizzare la versione blu-ray 2D, che da inizio gennaio è in assoluto il prodotto più venduto in alta definizione. Merito anche di un comparto tecnico strepitoso, a partire da un video davvero stellare che riproduce in maniera mirabile il girato digitale e i tanti effetti speciali di cui è zeppo il film: lo spettatore si trova infatti davanti a un quadro mozzafiato per nitidezza, compattezza e resa del dettaglio, sempre incisivo e tagliente su tutti gli elementi del piano. Proprio la cura del dettaglio è la cosa che lascia più sbalorditi: il video regala infatti incarnati iperdefiniti e fa emergere particolari minuscoli non solo sulla pelle delle tartarughe e sui loro accessori, ma anche in tutte le ambientazioni e nelle panoramiche. Anche nelle tante scene in notturna, la minor luminosità non incide su un quadro che resta granitico e solido, senza nessuna sbavatura o flessione. A tutto questo si abbina un croma scoppiettante, una meraviglia per gli occhi sempre alle prese con colori brillanti e ricchi di sfumature. Anche i livelli del nero sono profondi e il contrasto risulta sempre impeccabile. Insomma, se non si è ancora capito, ci troviamo di fronte a uno dei migliori video visti finora su blu-ray.
Audio italiano ottimo, ma l'inglese lossless è devastante
Il reparto audio, come presumibile, rappresenta invece un piccolo rimpianto per la stragrande maggioranza degli spettatori, abituati a sentire i film in italiano. In questo caso bisogna infatti accontentarsi di una traccia dolby digital 5.1 che, beninteso, risulta di ottima fattura, ma che inevitabilmente finisce per sfigurare al cospetto della codifica Dolby Atmos (secondo film rilasciato con questa codifica dopo Transformers 4: L'era dell'estinzione), che per chi non ha l'attrezzatura apposita si trasforma in un Dolby True Hd 7.1, in ogni caso una traccia devastante e aggressiva, ricca di un'enorme senso di spazialità, oltre che di potenza martellante. Per tornare al nostro dolby digital "terrestre", va comunque detto che il coinvolgimento è assicurato: gli effetti panning sono precisi, l'asse posteriore è costantemente in attività e appoggia con precisa direzionalità e puntualità il fronte anteriore. Anche i bassi sono decisamente dirompenti, con un sub piuttosto muscolare, mentre i dialoghi restano sempre chiari e precisi sopra tutti gli effetti e la musica ben integrata con tutto il resto, anche nei momenti più movimentati e concitati (e sono molti), quando arrivano rumori di lotte, esplosioni, spari e botti da tutti i diffusori. La lunga scena del camion già dalla montagna di neve e quella finale sul grattacielo, sono solamente due esempi di quanto possa essere avvolgente e avvincente l'ascolto. E da un momento all'altro vi aspetterete di veder entrare un'enorme tartaruga nel salotto di casa.
Extra: un'ora di contributi per svelare i segreti del film
Buono, ma non travolgente, il reparto dei contenuti speciali, che contengono circa un'ora di materiale comunque interessante. Si parte con una featurette molto sfiziosa, Realtà digitale, che in 18 minuti svela gli effetti visivi, l'importanza della previsualizzazione, il mix di performance capture e personaggi digitali e tanti altri segreti sulla realizzazione del film. Alla faccia tua è un breve approfondimento sulle riprese in 3D (4 minuti), mentre Non è facile essere verdi vede i componenti del cast (in particolari i quattro attori che si celano dietro le tartarughe) parlare dei loro ruoli e delle riprese sul set (7'). Si prosegue con Mix Evolutivo, ovvero uno sguardo di stampo scientifico sulla biologia delle tartarughe, completato da un approfondimento sull'integrazione con i ninja (15'). Il rock delle tartarughe è ovviamente un contributo sulla colonna sonora di Brian Tyler (5'), mentre il finale in versione integrale dura poco meno di un minuto. Si chiude con la videoclip musicale "Shell Shocked" (3' e mezzo), seguita da un breve making of della stessa clip (1' e mezzo).