Mentre la produzione di Supernatural giunge al termine delle riprese per la stagione corrente e gli interpreti principali fanno visita al nostro paese nella convention Jus in Bello, in USA la serie è tornata in onda con una serie di episodi di transizione, autonomi ma indirettamente integrati nella storia di ampio respiro che si sta raccontando quest'anno. Il tema è troppo serie ed importante per poterlo lasciare da parte per alcune settimane e gli autori lo sanno bene, quindi è naturale la volontà e necessità di ricollegare alla storyline apocalittica anche i momenti di passaggio naturali in ogni stagione della serie. Anche se non sempre il risultato non è all'altezza delle intenzioni, è apprezzabile la volontà di usare questi momenti per approfondire alcuni aspetti interessanti, dei protagonisti e dei comprimari, con in prima linea Bobbi Singer. Dead Men don't Wear Plaid, infatti, l'episodio del ritorno dopo oltre un mese di sosta, ruota intorno alla figura del cacciatore interpretato da Jim Beaver, mostrandoci il suo lato più umano e fragile.
Lo spunto è semplice: nel Sud Dakota di Bobbie i morti stanno risorgendo dalle tombe. Non si tratta di zombie di ispirazione romeriana, ma di veri e duplicati delle persone che furono, e questo non agevola il compito di chi dovrebbe tenere a bada il fenomeno, con il cacciatore amico di Sam e Dean tra questi, inevitabilmente felice di riavere la moglie al suo fianco e quindi poco propenso a cogliere i segnali di quanto sta accadendo.
Dark Side of the Moon torna a concentrarsi su Sam e Dean e le loro motivazioni. Un incipit sconvolgente ce ne mostra la morte per mano di altri cacciatori come loro ed è il punto di partenza in un viaggio, letteralmente, nel Paradiso: quella che per altri è una luce, per i Winchester è una strada asfaltata da seguire fino al giardino dell'Eden, un viaggio che Castiel li spinge a proseguire per poter parlare con Joshua, l'unico angelo che riesce a parlare con Dio.
Il viaggio diventa un percorso simbolico nelle vite dei due ragazzi, che ancora una volta sottolinea quanto siano diversi i sentimenti di entrambi nei confronti del loro passato: le memorie di Dean sono infatti incentrate su momenti passati con Sam e la madre, scene di vita familiare che il fratello minore non ha mai potuto vivere e lo spinge a far sì che gli highlights della sua vita siano legati al suo cane o al suo primo Giorno del Ringrazimento, tristemente vissuto a casa della sua prima ragazza.Purtroppo gli altri angeli, con Zachariah in primis, hanno intenzione di riportare subito i due ragazzi sulla Terra per poter mettere in pratico i loro piani e sono sulle loro tracce, ma i due fratelli vengono tratti in salvo da una vecchia conoscenza molto amata dai fan di lunga data della serie: l'Ash interpretato da Chad Lindberg, assente sin dal finale della seconda stagione e dal rogo del Roadhouse, che li conduce nel suo Paradiso personale e li aiuta a raggiungere Joshua.
Le rivelazioni dell'angelo che parla con Dio non sono però quelle che i protagonisti speravano: l'Onnipotente è assente, è andato via, e da molto tempo ha smesso di interessarsi delle sventure umane. E' già intervenuto in questa battaglia, ed in questa stagione, salvando sia loro che Castiel, ma non ha intenzione di farlo nuovamente. Ai ragazzi non resta che lasciarsi riportare indietro con tutta la loro delusione, ma Dio questa volta vuole che ricordino quanto vissuto in Paradiso.
La fede è centrale nell'episodio, sia perchè viviamo la crisi di Dean e la reazione di Sam ad essa, sia perchè diventa il perno intorno al quale ruota il dramma della comunità. La figlia del predicatore locale sembra infatti essere un profeta, al pari di Chuck, ed usa le sue profezie per guidare i concittadini nella battaglia contro i demoni che stanno invadendo la città. Dean e Sam sono prima tratti in salvo dalla milizia cittadina e poi disponibili ad aiutarla nella lotta, che il regista Charles Beeson mette in scena con alcune sequenze molto ritmate e dinamiche.
Poco per volta, però, le profezie di Leah portano i fedeli cittadini a comportamenti sempre più cruenti ed impietosi nei confronti di alcuni compaesani additati come peccatori ed è solo l'intervento tardivo di Castiel a far luce su quanto sta accadendo: Leah non è una vera profeta, ma la meretrice di Babilonia, che sta usando i suoi poteri per controllare gli abitanti della cittadina. Una figura che può essere uccisa solo da un ramo di cipresso per mano di un vero servo del Paradiso, e nessuno dei nostri eroi può definirsi tale. Ma quando il prescelto, il padre della ragazza, fallisce nell'impresa, è con sorpresa di tutti, Dean compreso, che il maggiore dei Winchester riesce. E' qualcosa che scuote la coscienza del ragazzo, ma anche le convinzioni di Sam, che ora teme che il fratello possa cedere alle lusinghe di Michael. Un timore confermato dalla fuga finale di Dean a bordo dell'Impala verso una destinazione inaspettata ed una trovata degli autori che ci appare forzata, per quanto comprensibile.
Viene infatti riportato in scena un altro personaggio visto alcuni anni fa, Lisa Braeden (interpretata da Cindy Sampson), conosciuta ne Il mistero di Morning Hill come madre del piccolo Ben, che si sospetta possa essere figlio di Dean. La vita ha portato il ragazzo a non avere legami e punti fermi, ma come lo stesso Dean rivela, quando si immagina sereno e felice è insieme a Lisa e Ben. La sua è una visita brevissima in cui le rivela quello che prova e l'avverte dell'imminente pericolo in arrivo, ma di stare tranquilla perchè ha intenzione di sistemare le cose per loro due.
Una soluzione, come dicevamo, che ci è apparsa forzata, ma che serviva agli autori per completare il background emotivo con cui Dean affronterà gli ultimi passi verso il finale di stagione e, forse, del mondo.
Movieplayer.it
3.0/5