Il mondo dei cinecomic sta cambiando. Mentre Kevin Feige è costretto a rivedere il modello produttivo e distributivo dei titoli MCU, modificando drasticamente il calendario delle uscite cinematografiche (nel 2024 soltanto Deadpool 3) e riducendo il numero di serie tv live-action (Echo e Agatha: Darkhold Diaries quest'anno), gli occhi di tutti sono rivolti in casa DC, che dal 2025 potrebbe iniziare a curare la cosiddetta superhero fatigue che ha colpito il genere nell'ultimo periodo. Il fermento è tutto relativo alla curatela di James Gunn e al grande fascino dei progetti presentati, dal suo Superman: Legacy fino a The Brave and the Bold ma anche Lanters sul piccolo schermo.
Data la natura dei prodotti annunciati, comunque, particolare rilievo è da assegnare a Supergirl: Woman of Tomorrow, (qui i primi dettagli), che rispetto ad altri lungometraggi già ufficializzati sembra godere di una corsia produttiva favorevole e velocizzata. I motivi sono diversi, a partire dalla storia che dovrebbe e potrebbe raccontare fino al coinvolgimento attivo e interno di uno dei più grandi fumettisti esistenti, Tom King, anche autore della run a fumetti su cui dovrebbe basarsi l'opera. Proviamo a capire insieme il perché di tanta fiducia e quali sono i dettagli già trapelati sul film.
Supergirl: Woman of Tomorrow: a zonzo per lo spazio
In DC Universe Chapter 1 - Gods and Monsters, un ruolo fondamentale lo avranno le storie già esistenti. Gunn non ha spiegato entro quali limiti verranno re-inventate o quali di questi racconti fungeranno solo da ispirazione o da vere e proprie fondamenta narrative, ma l'idea che l'anima delle run citate dal co-chairmen dello studio resterà pressoché invariata. Basti pensare a Superman: Legacy, che nonostante l'elevato numero di personaggi rimarrà ancorato alla storia d'eredità del protagonista tratta dal fumetto All Star Superman di Grant Morrison. Considerando per Supergirl: Woman of Tomorrow l'esatto mantenimento del titolo ufficiale del comic, è addirittura possibile che il racconto verrà di fatto trasposto più o meno nella sua interezza, e questo aumenterebbe significativamente il potenziale cinematografico del progetto. Questo spiegherebbe anche il coinvolgimento attivo di Tom King nello sviluppo del cinecomic (ma l'autore lavorerà anche ad altri progetti DCU), sicuramente come produttore esecutivo ma forse anche come revisore di sceneggiatura.
Dovesse trattarsi come speriamo di una trasposizione tout court (dando per scontati cambiamenti fisiologici e un adattamento non tavola-per-tavola), Supergirl: Woman of Tomorrow potrebbe diventare una fenomenale epopea sci-fi persino in grado di spalancare le porte dell'universo spaziale DC. La firma di King ha conferito al fumetto un taglio profondamente maturo e brillante, inquadrando la storia da un punto di vista diverso, moderno e appassionante, e questo a partire dalla narrazione, affidata all'esperienza di un'adolescente aliena umanoide di nome Ruthye Marye Knoll, fondamentale co-protagonista della run.
Quella che vediamo nel fumetto è una Supergirl ventunenne consapevole del suo ruolo eppure ribelle, amante del rischio, persino un po' viziosa: un dipinto molto umanizzato di una supereroina considerata quasi una divinità insieme al cugino. E insieme a Ruthye e in verità per Ruthye si imbarca in una missione di ricerca e vendetta che la spingerà fino ai confini dell'universo, incontrando strambe e pericolose creature e misurandosi al contempo con i propri poteri e le relative debolezze, non solo fisiche ma anche intime ed emotive.
Supergirl: Woman of Tomorrow, James Gunn svela i primi dettagli sulla trama del film
Un racconto femminista
Un racconto profondamente femminista senza essere ricattatorio o eccessivo, invece puntuale e focalizzato sulla storia, ma anche animalista (centrale la presenza di Krypto), coming of age, esistenzialista e spettacolare (grazie alle sbalorditive tavole di Bilquis Evely). Tutti elementi che, se trasposti de facto, potrebbe consegnare al pubblico di appassionati un cinecomic esplosivo, divertente, immaginifico e di grande caratura narrativa. Per farlo serve sicuramente un ottimo regista, con una chiara visione del cinecomic, un particolare amore per il virtuosismo cinematografico e una spiccata sensibilità umoristica. DC è attualmente alla ricerca del nome più adatto al lavoro, ma per quanto concerne la scrittura, la sceneggiatura è già stata affidata alla talentuosa Ana Nogueira, attrice e autrice in rapida ascesa dopo il successo critico della piece teatrale Which Way to the Stage. E a quanto pare ci sarebbe anche una short list di attrice per la parte di Supergirl.
Il volto di Kara
Se The Brave and the Bold e Swamp Thing hanno già i loro registi (nel secondo caso James Mangold sarà anche sceneggiatore), Supergirl: Woman of Tomorrow può contare sulla scelta dell'autrice e su qualcosa di ancora più importante: l'attrice protagonista. A quanto pare il casting per il nuovo volto cinematografico di Kara Zor-El sarebbe già a un ottimo punto, e questo perché la supereroina dovrebbe comparire in un altro cinecomic DCU prima della trasposizione di Woman of Tomorrow. Considerata la parentela kryptoniana con Kal-El/Clark Kent, l'idea sarebbe quella di vederla già nel 2025 in Superman: Legacy, le cui riprese cominceranno ufficialmente a marzo 2024. Manca l'annuncio perché non è ancora stata scrittura l'attrice, e caso vuole che proprio negli ultimi giorni sia trapelata online una shortlist non debunkata da James Gunn (che ricordiamo è attivissimo nella smentita dei rumor fasulli via social) che vedrebbe in lizza per la parte tre attrici come principali favorite.
La più quotata sarebbe la bravissima Milly Alcock, conosciuta soprattutto per aver interpretato la giovane Rhaenyra Targaryen nella prima stagione di House of the Dragon. Età giusta (23 anni), physique-du-role adeguato, cifra interpretativa adatta e con un partecipazione importante a un franchise mainstream di alto rilievo. La seconda e altrettanto valida attrice è Emilia Jones, eccezionale in CODA - I Segni del Cuore, film per cui ha ricevuto anche diverse nomination a prestigiosi premi di settore nel 2021. È anche nota per la parte di Kinsey Locke nella serie Locke & Key di Netflix.
La terza della lista è l'attrice e cantante Meg Donnelly, un talento sicuramente più grezzo, meno affascinante e meno d'impatto rispetto alla colleghe ma una di quelle interpreti che tanto piacciono a James Gunn, un po' outsider e volto pulito e con qualche qualità attoriale ancora inespressa. Quale sarà la scelta, siamo certi che Supergirl: Woman of Tomorrow comincerà a destare reale interesse non appena trapeleranno gli effettivi dettagli della trasposizione, così da far emergere in fase comunicativa tutto l'enorme potenziale di un'avventura space-cinecomic virtualmente destinata a sorprendere.