Sull’Adamant, la recensione: lo sguardo tenero di Nicolas Philibert sulla salute mentale

La recensione di Sull'Adamant, il documentario Orso d'Oro di Berlino 2023 finalmente nei cinema l'11, 12 e 13 marzo in concomitanza con il centenario della nascita del celebre psichiatra e neurologo italiano Franco Basaglia.

Sull’Adamant, la recensione: lo sguardo tenero di Nicolas Philibert sulla salute mentale

L'abbiamo visto negli ultimi tempi quanto sia importante curare, proteggere, in qualche modo coccolare i film per gestirne il passaggio in sala e incontrare il pubblico, e una delle accortezze da tenere in considerazione è anche il momento in cui proporre un titolo ai suoi potenziali spettatori. Per questo è indicativa la data scelta da I Wonder Pictures per Sull'Adamant - Dove l'impossibile diventa possibile, il documentario di Nicolas Philibert vincitore dell'Orso d'oro a Berlino 2023 di cui vi parliamo in questa recensione: 11, 13 e 13 marzo, in concomitanza con il centenario della nascita di Franco Basaglia, il celebre neurologo italiano che è stato un vero innovatore nel campo della salute mentale e ispiratore della legge che porta il suo nome.

Nicolas Philibert ci porta a bordo dell'Adamant

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Sull'Adamant - Dove l'impossibile diventa possibile: una scena del film

Una data significativa perché Sull'Adamant - Dove l'impossibile diventa possibile è strettamente legato al tema: per il suo undicesimo documentario Nicolas Philibert ha passato mesi a bordo del battello che dà il titolo al film e si è dedicato a raccogliere testimonianze e materiale per raccontarci il grande lavoro che si svolge al centro di questo peculiare centro diurno per malattie mentali adagiato sulla Senna, a Parigi. Una location particolare, una piattaforma galleggiante realizzata nel 2010 nel cuore della capitale francese con piglio moderno e concezioni architettoniche all'avanguardia. Lì opera un team di psicologi, psichiatri, infermiere e altri professionisti preparati del settore cerca di costruire metodologie di cura e relazioni con i pazienti in modo nuovo e originale, creando uno spazio accogliente, aperto, distante dall'idea tradizionale di struttura ospedaliera.

La scelta dell'Adamant

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Sull'Adamant - Dove l'impossibile diventa possibile: una sequenza del film

Con il suo essere struttura galleggiante, l'Adamant diventa un microcosmo fuori dalle dinamiche cittadine, un luogo cullato dal movimento del fiume, uno spazio in cui scegliere di stare per sentirsi in qualche modo a casa. È in realtà una vera promessa di casa per chi uno spazio in cui sentirsi accolto non lo ha, per chi non si riconosce e si sente fuori posto nel mondo che lo circonda. Sull'Adamant i pazienti possono trovare quello spazio e l'attenzione che meritano di avere, con una cura particolare per le loro esigenze più creative: un approccio diverso al trattamento di queste tipologie di pazienti, portato avanti con calore e la giusta dose di tenerezza, quella che verrebbe naturale pensare di dover trovare sempre in questo tipo di strutture ma che rappresenta purtroppo l'eccezione e non la regola.

Tra disabilità e creatività

Non si tratta solo di raccontare una tipologia di trattamento psichiatrico e i suoi aspetti positivi, ma anche le persone che lo ricevono: Philibert ci presenta una galleria di personaggi peculiare e affascinante, uno spaccato umano prezioso, che riesce a raggiungere risultati creativi importanti a dispetto delle disabilità che li vincolano. Philibert ce li presenta senza sovrastrutture narrative, senza affidarsi a voci fuori campo, didascalie o interviste: semplicemente lascia che la sua camera osservi e mostri, riprende e lascia che sia l'attività quotidiana della struttura e delle persone che la vivono parli per sé, proponendoci i pazienti dell'Adamant impegnati nelle occupazioni che impegnano il loro tempo e tendono a sviluppare la creatività che hanno bisogno di veicolare, tra cucina, pittura e musica, o mansioni pratiche che possano aiutarli a gestire le attività della loro vita.

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Sull'Adamant - Dove l'impossibile diventa possibile: un'immagine

Dunque, la visione di Sull'Adamant è di quelle che scaldano il cuore nel vedere come il tipo di terapia basata su arte e creatività che viene portata avanti dal team funzioni e aiuti una serie di individui in difficoltà a superare gli ostacoli che la vita ha posto loro davanti per riprendere il cammino e trovare un proprio posto e una propria strada.

Conclusioni

Il documentarista Nicolas Philibert osserva e racconta l’attività del team che opera nella peculiare struttura parigina posta sulla Senna, tra tenerezza e creatività. Sull’Adamant - Dove tutto è possibile, il documentario Orso d’Oro a Berlino 2023 di cui vi abbiamo parlato in questa recensione, è uno spaccato caloroso e interessante del lavoro di questa equipe di psicologi, psichiatri e infermieri, nonché degli individui che gravitano intorno alla struttura e che riescono a mettere in pratica opere di creatività a dispetto delle disabilità di cui soffrono.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
5.0/5

Perché ci piace

  • Lo sguardo attento e caloroso di Nicolas Philibert nell’osservare e raccontare l’attività della struttura oggetto del documentario.
  • Le storie degli individui che ruotano attorno all’Adamant.
  • Il rigore narrativo scelto…

Cosa non va

  • … che può rappresentare un ostacolo per chi è abituato a un approccio documentaristico supportato da voce fuori campo o altri espedienti che possano guidare lo spettatore.