Strange World - Un Mondo Misterioso, 61° Classico d'animazione targato Disney, ruota attorno ad un concetto: i cattivi (o se volete i villains) siamo diventati direttamente noi. Un riflesso obbligato se poi il tema del film è, appunto, il confronto generazionale e l'emergenza ambientale, di cui è l'essere umano il principale (anzi, l'unico) colpevole. La storia ruota attorno alla famiglia Clade, che si ritroverà ad affrontare un'avventura pazzesca in un mondo sotterraneo, colorato ma pericoloso. Come detto, Strange World segue Encanto e la scelta stilistica della Disney di fare a meno degli iconici antagonisti.
E, in occasione della release del film, abbiamo intervistato il regista Don Hall, il co-regista e sceneggiatore Qui Nguyen e il produttore Roy Conli. A proposito dei villain, abbiamo chiesto al regista il perché di questo scelta in casa Disney: "È stata una scelta molto voluta, perché mi è sembrato che i principali cattivi siamo noi stessi, oggi. Se questa deve essere una storia ambientalista, dobbiamo guardare a noi stessi come all'antagonista. Ed è molto importante raccontare questa storia. Ora, questo non significa che non avremo grandi cattivi in futuro. Ma per il nostro film era questa la strada giusta per raccontarlo".
Video intervista al regista Don Hall, al co-regista e sceneggiatore Qui Nguyen e al produttore Roy Conli
Altro tema di Strange World, la costante ricerca di una perfezione che, però, ci porta ad alterare la percezione di noi stessi e le dinamiche umane. Una perfezione che poi si scontra con la crisi climatica, ossia l'altra traccia del film. Allora, chiediamo a Qui Nguyen se la perfezione sia davvero un falso mito, un miraggio effimero. "Credo che questo sia il grande difetto dei personaggi, no? Penso che sia questo il punto. Direi che non si tratta di perfezione, ma di egoismo. Come per Jaeger, per Searcher e, infine, tutto si collega al tema dell'ambiente. Si tratta di una cosa del tipo: 'In questo momento vogliamo una gravitazione immediata, ma quanto ci costerà in seguito?' E quindi, dal punto di vista tematico, come famiglia, devono sacrificare i loro desideri per la loro eredità, in modo che Ethan possa trovare la sua strada. E alla fine, anche il mondo deve sacrificare qualcosa. Quindi c'è un pianeta o un mondo in cui Ethan potrà crescere in futuro, ed è ovviamente qualcosa di molto importante dato quello che stiamo vivendo ora come società", dichiara lo sceneggiatore.
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Il confronto generazionale
Il confronto generazionale, ma anche il complesso rapporto tra padre e figlio lega gli eventi di Strange World - Un mondo misterioso. "Quando Don ha proposto il film, questa è stata la cosa che mi ha attratto di più. E quello che mi piace di questo film è che invece di due generazioni di padre e figlio, c'è il nipote", racconta Roy Conli, premio Oscar nel 2015 per Big Hero 6. "In questo modo si ha una visione più ampia di queste tre generazioni. Penso che questa sia una verità universale: padri e figli. C'è tensione e amore, e tutto risale a millenni fa. Quindi una delle cose che amo di questa storia è che è universale, e credo che toccherà molti cuori". L'ultima domanda, riguarda le ispirazioni cinematografiche. Se Jurassic Park e King Kong sono un punto di riferimento per il film Disney, chiediamo se anche Terrore nello Spazio di Mario Bava possa essere stato una specie di riferimento. La risposta? Spassosa: "No, non lo conosciamo ma sembra interessante, hai catturato la nostra attenzione. Ce lo vediamo sull'aereo!".
Strange World, il regista Don Hall: "Penso che il film sia una testimonianza del talento Disney"