Il divorzio di Noah Baumbach e Jennifer Jason Leigh è l'oggetto di Storia di un matrimonio, produzione Netflix accolta da fragorosi applausi nel concorso di Venezia 2019. Per raccontare una vicenda dolorosa, ma comunque piena d'amore, Noah Baumbach ha scelto di trasfigurare la realtà scegliendo per sé e per l'ex moglie due alter ego d'eccezione: Scarlett Johansson e Adam Driver. A Venezia con loro c'è anche una luminosa Laura Dern, a cui Baumbach affida il ruolo di una scoppiettante avvocatessa. Come spiega il regista: "Attraverso il divorzio ho esplorato un matrimonio. Volevo raccontare la mia prospettiva mantenendo il controllo tecnico sulla messa in scena, ma al tempo stesso volevo che gli attori si perdessero completamente nei ruoli. E' stato bello vedere due dei migliori attori in circolazione scontrarsi sul set".
Quanto è stato difficile per Scarlett Johansson entrare nei panni di Nicole, alter ego di Jennifer Jason Leigh con cui condivide il caschetto sbarazzino? "Nicole viene da una famiglia dalle dinamiche molto simili a quella in cui sono cresciuta io. Mia madre si è occupata di gestire la mia carriera fin da piccola. Le dinamiche della sua famiglia sono parte integrante della persona che è lei e del motivo per cui è diventata un'attrice. Lotta per affermare se stessa. Interpretare un'attrice non è stato difficile, visto che lo sono anche io". Parlando del set, Adam Driver spiega di aver condiviso con Scarlett un appartamento sopra quello fictional "per provare e analizzare la situazione. Come i nostri personaggi, Scarlett è un'attrice, io sono un regista teatrale. E' stato come recitare a teatro, lo script di Noah era molto ben scritto e conciso, quindi è stato facile relazionarmi col personaggio. Il tema del teatro è nel film, ma anche il modo in cui è stato scritto e girato".
Un cast necessario per Noah Baumbach
Storia di un matrimonio si apre con un duplice tributo di addio, una lista di qualità che moglie e marito stilano vicendevolmente prima dell'addio definitivo. Quello è stato il punto di partenza del film, come ammette Noah Baumbach: "All'inizio ho scritto quella cosa per me. Il film inizia con loro che sono già separati. Nicole è già lontana con la testa, l'ho scritto per mettermi nella situazione in cui si trovano. Nonostante tutto, l'amore esiste sempre in ogni scena in cui compaiono Nicole e Charlie". Il cortocircuito tra realtà e finzione si espande con il coinvolgimento di Scarlett Johansson che specifica: "In questo film c'è molto di ognuno di noi. Quando ho incontrato Noah stavo divorziando anche io e ci stavo lavorando su. Era un po' che non ci vedevamo, ma ogni volta è come se non ci fossimo mai separati. E' stata un'esperienza catartica, giunta al momento giusto". Noah Baumbach ammette: "Avevo bisogno di loro e all'epoca non sapevo quanto. Hanno contribuito con idee e proposte. L'immagine di Adam con un bambino per me è così commovente. Mi ha aiutato per il film".
Fondamentale anche il contributo di Laura Dern e Alan Alda, che interpretano due avvocati divorzisti assai diversi tra loro. Rampante e agguerrita, Laura spiega: "Noah voleva un personaggio che personificasse il business del divorzio. Nora è un mix di varie persone che ricoprono quella posizione. Il loro lavoro è preoccuparsi solo della tua versione della storia, farti da terapista, convincerti che ciò che pensi tu è giusto. Capisci quello che è successo solo anni dopo, quando sei distrutto". Nel ruolo di Nora, la Dern pronuncia uno scoppiettante monologo femminista sulle differenze tra uomo e donna: "Il monologo di Noah è il regalo di Natale più bello, è un sogno che si realizza. Ancor più delizioso perché è ironico e poetico. Credo che oggi dobbiamo ridefinire i paradigmi del maschile e femminile a livello personale e collettivo. Noah lo fa benissimo analizzando entrambi i lati della storia, senza che ci sia un nemico". Ben più paterna la figura dell'avvocato di Alan Alda che Baumbach ha voluto "perché sono cresciuto con MASH, lo vedo come una specie di padre ed è proprio questo che è nella vita. L'ho ingaggiato e ho voluto vedere che cosa accadeva quando avrebbe affrontato Laura Dern".
Persona o personaggio?
Con due attori come Scarlett Johansson e Adam Driver, Noah Baumbach si è permesso di scavare a fondo nei personaggi incollando loro addosso la telecamera anche in virtù del suo retaggio cinefilo. "Volevo insistere sui primi piani perché il film è sulle loro due facce. Gli avvocati rubano loro le voci, ma se penso a un film come Persona, sono i più bei primi piani mai visti al cinema. L'ambientazione è così commovente. Ma non posso non pensare anche a E.T. L'Extraterrestre, che è un gran film sul divorzio. Sono cresciuto con ET e vedendolo ho pianto così tanto. Tutti questi riferimenti sono nel mio DNA". L'ultima parola spetta ad Adam Driver che svela: "Fare un film di questo tipo è un lusso. Abbiamo parlato a lungo dei personaggi, ci sentivamo anche la sera la telefono quindi siamo arrivati preparati. Il metodo di Noah ci ha permesso di arrivare velocemente in profondità".