Con la recensione di Star Trek: Discovery 3x09 vedremo come con questo episodio ci stacchiamo, in apparenza, dalla trama orizzontale della terza annata, scelta un po' strana a pochi episodi dalla conclusione (dopo il prossimo capitolo, che è la seconda parte della storia che inizia qui, ce ne sono ancora tre), ma forse una necessità per risolvere il problema minore di Philippa Georgiou, personaggio divertente ma in fin dei conti non del tutto compatibile con l'equipaggio della Discovery, gruppo con il quale lei è bloccata nel misterioso presente dello show. Presumibilmente in vista del già annunciato spin-off incentrato su di lei è forse venuto il momento di salutarla nel contesto della serie madre, e quale modo migliore se non riesumando un'idea come il Mirror Universe, sempre valida per divertirsi un po' all'interno delle strutture consolidate di Star Trek?
Doppia distorsione
Terra Firma: Part 1, nuovo episodio di Star Trek: Discovery, risponde alla domanda legata allo stato di salute di Georgiou, e per farlo chiama nuovamente in causa lo scienziato interpretato da David Cronenberg: questi svela che Philippa sta morendo, poiché le sue molecole non stanno reagendo in modo favorevole al doppio stravolgimento che hanno subito: a differenza dell'equipaggio della Discovery, che si è solo spostato lungo l'asse temporale, Georgiou proviene anche da una dimensione parallela, e non è possibile spedirla indietro a causa di direttive dettate in seguito alle guerre del tempo (un concetto già parzialmente esplorato in Star Trek: Enterprise, e terreno fertile per eventuali nuove serie). Saru riesce però a trovare una soluzione, e così Georgiou e Michael Burnham si recano su un pianeta lontano, dove la prima trova un portale che la rispedisce nel suo mondo d'origine, in un periodo che precede di poco gli eventi della prima stagione, quando i personaggi che conosciamo entrarono in contatto con le loro controparti cattive.
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Arrivederci, Philippa?
Per la conferma definitiva occorre aspettare una settimana, ma l'impressione è quella che gli autori vogliano effettivamente liberarsi di Georgiou, la cui presenza nello show stava cominciando a farsi sentire in negativo (Michelle Yeoh si diverte un mondo nel ruolo, ma la scrittura non le è sempre d'aiuto). Rispedirla nel Mirror Universe (e potenzialmente nel passato, se dovesse rivelarsi una trasferta permanente) è un'idea interessante, al netto della collocazione un po' stramba del doppio episodio all'interno della stagione: forse verrà fuori che c'è un legame con la trama orizzontale (al di là di ciò che accade sulla Discovery mentre Philippa sta per i fatti suoi), ma di primo acchito - e questo è un raro caso in cui la formula settimanale è un leggero difetto - la sensazione è quella di un interludio, un'interruzione che avrebbe avuto senso qualche episodio fa, e non con la fine di questo ciclo praticamente dietro l'angolo. È una simpatica distrazione, nulla di più, in parte compromessa da un'apparente incomprensione di ciò che rendeva affascinante il Mirror Universe.
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Quel mondo parallelo, infatti, è quasi sempre stato un mero espediente per mostrarci versioni alternative dei personaggi che già conosciamo, senza particolari implicazioni drammaturgiche (anche se Star Trek - Deep Space Nine un minimo di approfondimento ce l'ha messo, e la mai realizzata quinta stagione di Enterprise avrebbe esplorato nel dettaglio le origini dell'impero dei Terrani). Tale funzione è mantenuta qui, anche se dopo la prima stagione e il colpo di scena del capitano Lorca il tutto sa un po' di minestra riscaldata, e si aggiunge la volontà di esplorare la psicologia di Georgiou, qui costretta a impersonare una se stessa in cui non si riconosce più. Un'applicazione intrigante del concetto dello specchio, se non fosse che tale esplorazione verte sulla nostra empatia nei confronti delle versioni malvagie di personaggi come Michael e Tilly, e dato che la prima non è propriamente apparsa nello show finora (poiché nella timeline originale Philippa l'ha uccisa prima che i nostri entrassero nel Mirror Universe), tale rapporto è sostanzialmente nullo e rende superficiale quello che sembra un tentativo di redimere e rendere più umano un personaggio che non ha bisogno di tale trattamento. È proprio la sua disumanità condita da abbondanti dosi di sarcasmo a renderla un elemento prezioso all'interno del franchise, e sarebbe un peccato perdere quella versione ora che - a quanto pare - avrà diritto a uno show tutto suo. Le risposte, in teoria, tra una settimana.
Conclusioni
Chiudiamo la recensione di Star Trek: Discovery 3x09, un episodio divertente ma discontinuo, ribadendo come sia stato parzialmente penalizzato dal dover porre le basi per una seconda parte che si annuncia in teoria più interessante.
Perché ci piace
- Michelle Yeoh è ottima come sempre.
- Il ritorno in scena di David Cronenberg è strepitoso.
- La premessa è molto intrigante.
Cosa non va
- La scrittura comincia a girare a vuoto nella seconda metà dell'episodio.