Spoonful of Sugar, la recensione: una baby-sitter schizzata e sotto acido fra trip, sesso e sangue

Nell'horror di Mercedes Bryce Morgan appena uscito in homevideo, una tata svalvolata interpretata da Morgan Saylor finisce a lavorare in una famiglia bizzarra con un bambino problematico. Fra tensioni sessuali e turbe mentali, resta la sensazione di un'occasione sprecata, nonostante il finale sorprendente.

Una parte della locandina di Spoonful of Sugar

Una babysitter sboccata e dedita a una cura a base di LSD, lavora in casa di una famiglia bizzarra, con bambino afflitto da varie problematiche e genitori perversi e misteriosi. È il mix esplosivo messo in scena in Spoonful of Sugar, morboso thriller con venature horror diretto da Mercedes Bryce Morgan, e ora disponibile in un'edizione homevideo Plaion denominata Midnight Channel Boxset contenente anche The Feast e Skinamarink.

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Millicent gioca con Johnny, costretto a indossare un caso di astronauta a causa delle sue allergie

Tutto sommato, come vedremo in questa recensione, in Spoonful of Sugar c'è forse troppo poco horror e molto sesso, aspetto che rende il film quasi un grottesco softcore. Ma non mancano il sangue e soprattutto una variegata rassegna di turbe mentali e comportamentali in questo strano guazzabuglio un po' troppo stiracchiato, dalle buone premesse non andate però completamente a buon fine.

La trama di Spoonful of Sugar

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Danilo Crovetti nei panni di Johnny, l'inquietante bambino di Spoonful of Sugar

La protagonista di Spoonful of Sugar è Millicent (Morgan Saylor), ragazza reduce da un'infanzia difficile ricca di esperienze traumatiche con varie famiglie affidatarie (e con uomini a dir poco invadenti), e per questo anche in cura da uno psichiatra con un farmaco sperimentale a base di LSD per tenere a bada i suoi demoni mentali. Cura che le procura però anche allucinazioni piuttosto vivaci. Ma Millicent ama molto i bambini e si offre come tata a una famiglia composta da una coppia di coniugi che mischia dolore e piacere con discreta perversione, Rebecca (Kat Foster) e Jacob (Myko Oliver), e dal loro figlio Johnny (Danilo Crovetti).

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In Spoonful of Sugar i trip di Millicent sono molto particolari

Johnny è però un bambino molto problematico che si rifiuta di parlare, ha scatti improvvisi di violenza e a detta della madre è afflitto da varie allergie, tanto da poter uscire di casa solo con un casco di astronauta. Millicent però riesce a legare con il bambino e instaurare un buon rapporto, poi cerca incredibilmente di condividere con lui anche i suoi trip, ma finisce per suscitare l'invidia della madre, sospettosa anche di un certo feeling tra la ragazza e il marito. Finirà tutto in modo molto sanguinoso e sorprendente.

Malvagità, depravazioni ed erotismo. Poi un finale violento e spiazzante

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Myko Olivier è il muscoloso e affascinante papà di Johnny

Non c'è un personaggio che si salva in questo festival della malvagità e della depravazione, dove si respira non solo una costante tensione erotica, ma anche un'aria torbida e malsana, dove tra sesso, allucinazioni, sangue e violenza tutti sembrano vittime di pulsioni irrefrenabili. Il problema è che di fronte a questo gigantesco incrocio di disturbi comportamentali che rappresenta uno spunto indubbiamente stuzzicante e potenzialmente foriero di situazioni interessanti, lo svolgimento del tema non convince perché lo script piuttosto confuso affastella situazioni in modo troppo dispersivo, senza mai trovare il vero bandolo della matassa. Anche se bisogna riconoscere che al termine di questo luna park dove, come abbiamo capito da tempo, sono tutti cattivi e maledetti, il finale cupo e violento è davvero un colpo di scena sorprendente e spiazzante. Completato anche da titoli di coda che chiudono idealmente il cerchio.

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Uno degli improvvisi strani comportamenti di Johnny

Il fascino oscuro di una baby-sitter sensuale e sotto acido

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Lo sguardo innocente ma sensuale di Morgan Saylor

Non c'è dubbio che il fulcro del film è il fascino oscuro di Morgan Saylor, capace di interpretare una sorta di Mary Poppins psicopatica e sotto acido, bruttina eppure sensuale come una lolita, a tratti innocente nelle codine da bambina, e in altri momenti diabolica negli sguardi e nelle smorfie. Anche perché grazie a una goccia del magico farmaco, è pronta a svolgere il ruolo di tata in modo a dir poco creativo. Va detto anche che il film di avvale di sofisticatezze audio-visive certamente necessarie a descrivere gli stati mentali della protagonista, tra giochi di luci e movimenti virtuosi di macchina, ma sono espedienti che risultano un po' compiaciuti e alla lunga quasi noiosi. E anche il retrogusto moralistico che permane in sottofondo a questo baillamme, stona un po' con quanto scorre "allegramente" sullo schermo. Sicuramente da vedere per alcune cose interessanti, ma resta la sensazione di un'occasione sprecata.

Il blu-ray: buon video e un ottimo audio per esaltare le trovate sonore

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L'edizione Midnight Channel Boxset con tre film, fra i quali Spoonful of Sugar

Come detto, Spoonful of Sugar è ora disponibile in blu-ray in un'edizione homevideo Plaion denominata Midnight Channel Boxset contenente anche The Feast e Skinamarink. Il video è buono, con croma deciso e primi piani incredibilmente porosi e incisivi, anche se il quadro a volte risente di alcune ambientazioni più scure diventando un po' rumoroso. Ancora più convincente l'audio, con le tracce in DTS HD 5.1 per italiano e originale decisamente aggressive e grintose, capaci di supportare in modo coinvolgente tutte le trovate sonore del film, con ampio utlizzo dei diffusori, decise entrate dei bassi e notevole spazialità. Negli extra solamente il trailer.

Conclusioni

Come abbiamo visto nella recensione di Spoonful of Sugar, il film di Mercedes Bryce Morgan passa in rassegna varie turbe mentali, unendo i destini di una baby-sitter sopra le righe e sotto acido con una famiglia alquanto bizzarra e un bambino a dir poco complicato. Tutti spunti potenzialmente disturbanti, che però la regista fatica a mettere a fuoco, non sfruttando a dovere il materiale e finendo per privilegiare quasi la parte erotica a quella horror. Interessante però il finale a sorpresa.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
5.0/5

Perché ci piace

  • Il personaggio di Morgan Saylor presenta spunti indubbiamente stuzzicanti.
  • Il colpo di scena finale è interessante e rivaluta parte del film.
  • Il coraggio di mettere in scena una serie di personaggi schizzati.

Cosa non va

  • Le buone premesse vengono annacquate in uno script che non centra il bersaglio.
  • Alla fine c’è troppo poco horror, a discapito di un’insistente tensione sessuale.
  • Alcune trovate audio-visive sembrano troppo compiaciute finendo per stonare.