Mancano quattro mesi all'uscita di Spider-Man: No Way Home, come ribadito anche dal primo teaser che conferma il debutto natalizio al cinema (laddove altre pellicole Sony, come il prossimo film di Venom, si sono tenute sul vago con allusioni al periodo generale anziché al mese). Diretto ancora una volta da Jon Watts, il terzo capitolo delle avventure in solitario di Peter Parker nel Marvel Cinematic Universe si annuncia come il più ambizioso e spettacolare, grazie a una componente multiversale che si ricollega a ciò che sta accadendo e continuerà ad accadere nel corso della Fase Quattro, tra storie destinate alla sala e altre disponibili su Disney+. Per l'occasione, ecco la nostra consueta analisi del teaser, in attesa di maggiori dettagli.
Dove eravamo rimasti
Come promesso alla fine di Spider-Man: Far From Home, siamo alle prese con un Peter Parker in una posizione decisamente insolita e delicata: incastrato da Mysterio, egli è ora accusato di omicidio e tutti sanno che lui e Spider-Man sono la stessa persona. Una situazione poco gradevole per il Tessiragnatele, per quanto egli cerchi di buttarla sul ridere insieme all'amata MJ, la quale ironizza su leggende urbane che circolano sul conto di Peter e dei suoi poteri. Molto probabilmente in questa sede vedremo anche Charlie Cox nei panni di Matt Murdock, anche se per ora i materiali promozionali non menzionano la sua partecipazione (ma c'è chi pensa già di averlo identificato tramite due frame, nella sequenza dell'interrogatorio dove Peter nega di aver ucciso Quentin Beck). Sappiamo già invece del coinvolgimento di un altro eroe Marvel, ed è qui che si entra nel vivo delle complicazioni a venire...
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Un'alleanza strana
Peter si rivolge a Stephen Strange (il quale trova strano essere chiamato per nome, ma lo concede a Parker pur di non farsi dare del "signore"), che rivedremo prossimamente nel suo proprio sequel Doctor Strange in the Multiverse of Madness (diretto, ironia della sorte, da Sam Raimi, che con Spider-Man ha avuto a che fare più di una volta). Il protagonista, sulla falsariga della controversa storyline fumettistica One More Day e tutto ciò che ne è derivato (in soldoni, Parker fece un patto col diavolo - letteralmente - per salvare Zia May, e la realtà fu riscritta di conseguenza, anche per quanto riguarda il pubblico dominio dell'identità segreta di Spider-Man), chiede a Strange di far sì che la sua doppia identità torni a essere un segreto, e il mago accetta, nonostante le obiezioni di Wong (il quale parte per mete sconosciute, forse per fare a botte con Abominio in Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli). Solo che durante la procedura Peter, che dovrebbe starsene zitto, continua a intervenire, ed ecco che l'incantesimo rischia di avere effetti collaterali...
Nuovi pericoli
Cosa sia accaduto esattamente il trailer non lo dice, forse per venire incontro a chi non ha visto la prima stagione di Loki su Disney+ (teoricamente ambientata prima degli eventi di questo film) e non è al corrente delle questioni legate al Multiverso e alla linea temporale unica che è stata distrutta (un deragliamento che qui si fa letterale tramite l'apparizione di varianti multiple di un treno che sembra uscito direttamente da Spider-Man 2). Strange allude solo alla deformazione dello spazio-tempo, e Peter si rende conto che le persone a lui care - tra cui Happy Hogan, confermato anche per questo terzo episodio - sono forse ancora più in pericolo rispetto a prima. Anche perché a questo giro le minacce sono decisamente fuori dal comune...
"Ciao, Peter"
La partecipazione di Alfred Molina nei panni di Otto Octavius era già nota da tempo (anche grazie all'attore stesso), e il teaser sembra confermare anche il ritorno in scena di Willem Dafoe nel ruolo di Norman Osborn, poiché si sente la sua risata e soprattutto si vede una delle sue caratteristiche bombe usate nella trilogia di Raimi. Mancano all'appello, qualora fossero effettivamente nel film, Tobey Maguire e Andrew Garfield (quest'ultimo ha apertamente negato di essere stato contattato, e non è detto che stesse mentendo), e presumibilmente non li vedremo in azione prima del trailer finale, o addirittura nel film stesso, a seconda di quanto sia importante la loro partecipazione. Lo stesso dicasi per i membri rimanenti dei Sinistri Sei, sui quali questo lungometraggio sembra voler puntare (alcune inquadrature alludono alla possibile presenza di Sandman e Lizard, oltre a quella di Electro che avrà nuovamente il volto - non blu, questa volta - di Jamie Foxx).