Che il 2020 sia stato un anno difficile e stranissimo per mille e più aspetti, non ve lo dobbiamo certo dire noi. Da un punto di vista cinematografico, poi, niente è andato come si pensava lo scorso gennaio: moltissimi film sono stati rimandati, altri hanno trovato la via dello streaming, i principali eventi e festival sono stati annullati. Tra le tante tradizioni che hanno accompagnato il mercato cinematografico nell'ultimo decennio, ce ne è una in particolare che è mancata al grande pubblico, ed è quella relativa alla Marvel: era dal 2010 infatti che ogni anno era stato scandito da almeno un film del Marvel Cinematic Universe, a volte addirittura tre pellicole nel corso di 12 mesi. Nel 2020 invece zero tituli come diceva qualcuno, oppure, volendo essere ben più poetici, possiamo parlare di un anno dove sono venuti a mancare i supereroi. E, direte voi, ce ne siamo accorti!
Ma siccome da questi parti siamo ottimisti di natura, possiamo dire di aver accolto questo nuovo fantastico videogioco di Sony, Spider-Man: Miles Morales, quasi come un segno del destino e una rinnovata speranza per il 2021. Certo, non è un film e non lo possiamo trovare al cinema, eppure giocarlo sulla nostra PS5 (ma è disponibile anche per Playstation 4) ci ha regalato davvero la sensazione di ritrovarci davanti a uno di quei cinecomic spesso tanto bistratti ma che in realtà ci sono anche tanto mancati. Perché ci regalavano del sano divertimento, ci permettevano di allontanarsi dalle brutture del quotidiano, perché ci facevano immaginare e sperare che ogni problema potesse davvero avere una soluzione, che ogni "supercattivo" fosse inevitabilmente destinato alla sconfitta per mano dei nostri supereroi.
Anche ad Harlem andrà tutto bene
È per questo che quando all'inizio del gioco il "vero" Spider-Man, Peter Parker, si allontana da New York per diverse settimane e lascia il ruolo di "amichevole" protettore al suo amico e protégé Miles, sappiamo sì che dovremo affrontare avventure pericolose e rischiosissime, ma in fondo, per una volta almeno nel 2020, davvero "andrà tutto bene". E non solo perché siamo in un videogioco - anche se, a volte, guardandosi in giro grazie ai prodigi della grafica e del "nuovo" ray tracing, pare davvero di essere nella Grande Mela - ma perché siamo in un'avventura della Marvel: sappiamo che non mancheranno dolore, tradimenti, sacrifici e soprattutto "grandi responsabilità" (d'altronde in questo nuovo capitolo aumentano anche i "grandi poteri") ma che in fondo potremo mettere tutto a posto grazie alle nostre imprese e il nostro impegno. Che, in fondo, è quello di cui tutti veramente abbiamo bisogno alla fine di questo anno.
Spider-Man: L'arrampicamuri arriva su Playstation 4
Quando Miles si trasferisce ad Harlem ad inizio gioco, fatica ad ambientarsi e a considerarla come la sua casa. Per noi giocatori/spettatori invece è tutto più facile: non solo veniamo già dal precedente gioco - Marvel's Spider-Man, di cui questo Miles Morales rappresenta a tutti gli effetti uno spin-off sequel, anche se godibilissimo pure come stand alone - ma non vediamo l'ora di poter nuovamente volteggiare tra i grattacieli della città e goderci ogni singolo dettaglio, ogni tetto, ogni strada affollata. La più bella sorpresa, in realtà, è proprio Harlem: a partire dalla bellissima casa che Miles condivide con la madre, fino ad arrivare ai negozi e agli stand che popolano il quartiere, ogni singolo elemento del gioco è "vivo" e ci ricorda davvero, con non poca nostalgia, tutto quello che ci è mancato in questi mesi. Il contatto umano, il poter viaggiare e condividere esperienze e avventure. Certo, è tutto sempre e solo virtuale, ma l'accuratezza della ricostruzione, la sensazione di libertà che il gioco ti lascia e anche l'aggiunta della "resistenza" dei grilletti del DualSense, il nuovo sensazionale controller di PS5, ad ogni oscillazione della ragnatela davvero rendono il tutto un'esperienza davvero coinvolgente e immersiva, e per questo davvero unica.
Miles Morales e quel destino chiamato MCU
Ma se abbiamo più volte chiamato in causa anche l'MCU è perché questo Spider-Man: Miles Morales in alcuni momenti riesce davvero a ricordare alcuni dei film che ci hanno accompagnato in questi anni. In primis, ovviamente, quelli di Spider-Man con il giovanissimo Peter Parker interpretato Tom Holland, le cui dinamiche con il fedele amico Ned sono richiamate qui nel rapporto tra Miles e Ganke, un perfetto sidekick esperto di tecnologia e dal grande entusiasmo che proviene direttamente dai fumetti. Ma ovviamente le somiglianze con il cinema non si limitano certo a queste: esattamente come nel primo gioco, a colpire è qui il perfetto equilibrio tra azione e narrazione, con una buona storia unita a coreografie di combattimento sempre più spettacolari, ma anche un superbo approfondimento dei protagonisti così come la caratterizzazione anche dei tanti personaggi secondari.
Un altro film a cui inevitabilmente non si può che pensare è Spider-Man: Un Nuovo Universo, il gioiello di animazione (premio Oscar) del 2018 che aveva come protagonista proprio Miles Morales e che aveva mostrato al mondo intero le potenzialità di questo personaggio così recente (ha fatto la sua comparsa solo nel 2011, per di più disegnato dall'italiana Sara Pichelli) ma già così iconico. Che Miles Morales abbia tutte le potenzialità per fare bene anche al cinema è ormai indubbio, ma per coloro che avevano bisogno di un'ulteriore conferma questo videogioco Sony è quanto di meglio potesse capitare in questo finale di 2020. Anche perché, dimenticavamo, nella New York di Miles Morales è Natale e nevica: difficile trovare un modo migliore per passare questi atipici giorni di festa che stanno per arrivare.
Spider-Man: Un nuovo universo, guida a tutte le incarnazioni del personaggio