Un velocissimo remake statunitense di un cult danese del 2022: spesso operazioni di questo tipo rischiano di essere maldestre e foriere di flop, ma non è questo il caso di Speak No Evil - Non parlare con gli sconosciuti. Il film diretto da James Watkins con Mackenzie Davis e un formidabile James McAvoy, riesce infatti a non essere una semplice copia sbiadita dell'opera originale Speak No Evil dello svedese Christian Tafdrup, un thriller horror di stampo psicologico che si è rivelato a suo tempo una grande sorpresa.
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Il remake ha infatti il pregio di colpire nel segno, perché pur ripercorrendo per gran parte della storia la vicenda del film originale con una coppia con figlio che fa visita a un'altra famiglia con prole, per poi rimanere spiazzata e imbarazzata da tanti comportamenti spiacevoli e sconcertanti, poi nella seconda parte cambia drasticamente strada. E nella sua rilettura più violenta e meno psicologica porta a una diversa prospettiva con cui rivedere il tutto. Insomma Speak No Evil - Non parlare con gli sconosciuti è un film da vedere e rivedere, e ben venga dunque l'ottima edizione homevideo appena sfornata da Plaion Pictures.
Un video fantastico che trasmette tensione e senso di inquietudine
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Abbiamo potuto infatti ammirare l'edizione blu-ray di Speak No Evil - Non parlare con gli sconosciuti, e bisogna dire che il prodotto Plaion ha tutte le carte in regola per far apprezzare nel miglior modo possibile tutta l'inquietudine, la violenza psicologica e anche quella fisica. A partire da un video fantastico, che spicca per un livello di dettaglio estremamente elevato, tanto da sembrare in alcuni momenti un 4K. Ci sono, è vero, alcune sequenze leggermente più morbide, ma tutto frutto delle riprese utilizzate nella specifica scena e della fotografia.
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Oltre all'incisività dei primi piani, soprattutto del volto sempre più sinistro e incattivito di James McAvoy, c'è un altro aspetto che colpisce: la scenografia e l'arredamento della fattoria dove si svolge parte della vicenda giocano un ruolo determinante, e il video ha la capacità di esaltarne ogni dettaglio, da quelli più sinistri e oscuri agli oggetti più banali, fino all'usura delle pareti e delle porte. C'è insomma anche nelle immagini un senso di inquietudine, di tensione serpeggiante, quasi di tragedia imminente. A completare il quadro un bel senso di profondità e un croma perfetto con colori saturi, molta naturalezza nei paesaggi ma anche tonalità sinistre in alcuni momenti chiave.
L'audio e quel sottile senso di ansia
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In un film dalla sottile tensione costante, l'audio ha un'importanza notevole per coinvolgere lo spettatore. A questo ci pensa la già ottima traccia italiana in Dolby Digital Plus 7.1, e in maniera ancora più incisiva il Dolby TrueHD 7.1 inglese. I dialoghi sono la parte preponderante del film e sono gestiti sempre in maniera efficace, con pulizia, calore e ottimo timbro, compresi le urla, gli strilli e anche i piccoli sussurri di nervosismo. Anche la musica gioca un ruolo chiave ed è sempre calda e avvolgente, con alcuni picchi violenti e opportune entrate robuste dei bassi. Ma la parte più importante è quella degli effetti sonori nei momenti chiave, che suscitano ansia e agitazione con un impatto esaltato dalla notevole dinamica.
Gli extra: commento audio e venti minuti di approfondimenti
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Meno scoppiettante il reparto dedicato agli extra, che comunque vanta il commento audio del regista e sceneggiatore James Watkins e quasi una ventina di minuti di contributi. Si parte con Famiglie nucleari (9') con interventi di regista e cast a discutere dei temi del film e dei personaggi inframezzati con spezzoni del film. Si prosegue con Un crescendo orripilante (5 e mezzo), nel quale il regista assieme a James McAvoy e Mackenzie Davis commenta le scene chiave che danno l'impostazione al climax del film e a un orrore che indugia sempre appena sotto la superficie. In chiusura La fattoria degli orrori (4') sulla location che ospita gran parte delle vicende narrate nel film, per la quale è stata sfruttata una struttura vuota da molti anni.