Esterno, giorno. La macchina da presa fa un lento zoom verso una casa nel cuore di Città del Messico. Una voce angelica sta risuonando nell'aria. È quella di una bambina che canta accompagnandosi ritmicamente battendo delle ciabatte su una cassa. Poco dopo, troveremo la bambina, e il suo fratellino, irretita in un traffico di pedofili. È così che inizia Sound of Freedom - Il Canto della Libertà, che negli Stati Uniti è stato uno dei casi cinematografici del 2023. Uscito nelle sale americane il 4 luglio, dopo un esordio da circa 20 milioni di dollari, il film ha avuto una sorprendente tenuta grazie al passaparola del pubblico, che ha portato a registrare un incasso a fine corsa di oltre 184 milioni di dollari (il nono dell'intero 2023), a fronte di quasi 250 milioni di dollari in tutto il mondo. Sound of Freedom - Il Canto della Libertà è la storia Tim Ballard, fondatore di Operation Underground Railroad, un'organizzazione no-profit impegnata a scoprire le reti di sfruttatori e pedofili, smantellando la tratta di bambini vittime del turismo sessuale. Effettivamente, quello diretto da Alejandro Monteverde entra in un tema di cui si parla troppo poco, e lo fa sotto forma di film d'azione. Funziona? In parte, tra marcata retorica e diverse semplificazione.
La storia vera di Tim Ballard
Sound of Freedom - Il canto della libertà è basato su una storia vera. Dopo aver salvato un ragazzino da spietati trafficanti di bambini, Tim Ballard (Jim Caviezel), un agente federale, scopre che la sorellina è ancora prigioniera e decide di imbarcarsi in una pericolosa missione per salvarla. Con il tempo che stringe, e fronteggiando numerosi ostacoli, Tim lascia il lavoro e si addentra nella giungla colombiana, mettendo a rischio la sua vita per liberare la da un destino peggiore della morte.
Storie vere e temi socialmente rilevanti
Un film molto discusso, che viene portato in Italia da una casa di distribuzione particolare, la Dominus Production di Federica Picchi Roncali, fondata dieci anni fa per raccontare storie vere, su temi socialmente rilevanti, o film che possano contribuire a formare una coscienza critica. Questa volta ha deciso di puntare l'attenzione sulla pedofilia. La stessa Federica Picchi Roncali, in occasione della prima del film a Roma, ha fornito dei dati impressionanti. Ogni anno in Italia ci sono 17mila bambini scomparsi, di cui 13mila stranieri e 4mila italiani: di questi 4mila, mille non vengono mai ritrovati.
Un film d'azione serrata
Il tema, dunque, è di quelli nevralgici, e aver deciso di portare questo film all'attenzione del pubblico è sicuramente un plus. E il film, in questo senso, risulta efficace. Fa capire come, in certi casi, dei bambini possono venire irretiti: in questo caso è la promessa di entrare nel mondo dello spettacolo. Una donna, infatti, conquista la fiducia di una ragazzina che sogna di fare la cantante, e del fratellino, promettendo dei servizi fotografici e dei provini che possono far avviare le carriere. Invece, è il modo di circuire dei bambini e di potarli via, e darli in pasto ai trafficanti. I pedofili spesso vengono catturati, ma quando i bambini sono ormai difficilmente rintracciabili. Ed è interessante vedere il modus operandi della polizia per raggiungere e incastrare i pedofili.
Sound Of Freedom, infatti, racconta tutto questo con la forma di un film d'azione serrata, ma anche con una buona dose di retorica. La denuncia è doverosa, ma sceglie di raccontare i fatti in una forma che spesso indulge in situazioni e immagini create ad arte per suscitare emotività. Il tono scelto appesantisce il racconto, e la retorica di cui parlavamo non fa che enfatizzare temi e contenuti che non avrebbero bisogno di sottolineature. Anche qualche dialogo, in fondo, è schematico o didascalico, così come stridono alcuni momenti più ironici in mezzo a momenti fortemente drammatici. Non tutti gli attori sono all'altezza.
Sound Of Freedom diventerà un caso anche in Italia?
Come detto, il protagonista del film è James Caviezel, con capelli biondi, per somigliare al vero protagonista della storia. Ricordiamo che Caviezel è stato il Gesù de La passione di Cristo. E anche qui, in qualche modo, ha un ruolo salvifico e sacrificale, nel senso che non esita a mettere a rischio addirittura la propria vita per cercare quella bambina che è scomparsa. Proprio La passione di Cristo è il film che Federica Picchi Roncali ha citato in apertura di anteprima. E la mobilitazione nata intorno a Sound Of Freedom, in America, e in qualche modo anche in Italia, sembra molto simile a quella del film di Mel Gibson. In questo senso, Dominus Production, infatti, è sostenuta da una fitta rete di associazioni culturali, presente su in ogni provincia italiana, che la aiutano a diffondere i propri film. Nelle due proiezioni di anteprima, le sala erano gremite. Dunque, Sound Of Freedom potrebbe essere un fenomeno da studiare, e potrebbe diventare un caso anche in Italia.
Conclusioni
Come vi abbiamo raccontato nella recensione di Sound of Freedom - Il Canto della Libertà, è un film che entra in un tema di cui si parla troppo poco, la pedofilia, e lo fa nella forma di film d'azione. Che funziona, pur tra parecchia retorica e qualche semplificazione.
Perché ci piace
- La scelta di parlare della lotta alla pedofilia, tema di cui si parla troppo poco.
- La scelta di farne un film d'azione.
- L'interpretazione sentita di Jim Caviezel.
Cosa non va
- Il film ha anche una buona dose di retorica.
- Nella sceneggiatura ci sono alcune ingenuità.
- Non tutti gli attori sono all'altezza dei protagonisti.