Sniper: Missione non autorizzata, la recensione: su Netflix il nono capitolo della saga action

Ennesimo episodio della saga action-poliziesca, Sniper: Missione non autorizzata vede gli agenti Zero e Brandon indagare su un traffico di prostituzione che ha connessioni ai più alti livelli, in una missione disperata e pericolosa.

Un'immagine di Sniper: Missione non autorizzata

Gli agenti federali Zero e Brandon sono impegnati a smantellare una rete di traffico di esseri umani legato al mondo della prostituzione. Durante un'operazione di sorveglianza, scoprono che un loro superiore, l'agente Cusamano, sta facendo affari con una donna accusata di diversi crimini e lo arrestano, finendo nei guai con il loro capo e mentore, l'agente Stone, che si trova costretto a sospendere Brandon.

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I protagonisti di Sniper: Missione non autorizzata

Ma in Sniper: Missione non autorizzata Brandon non ci sta e si ritrova a indagare non ufficialmente sul caso insieme al suo partner. I due salvano la giovane Mary Jane, una ragazza finita in un crudele giro a luci rosse nonché unica sopravvissuta di un massacro costato la vita ad altre sue compagne, costrette prima della tragedia a lavorare in una chat room pornografica. Gli agenti si ritroveranno a lottare contro una banda ben organizzata e spietata e anche Stone deciderà di non rimanere a guardare, indagando sulla corruzione che vige tra i suoi colleghi.

Un'altra volta

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Ryan Robbins in una scena di Sniper: Missione non autorizzata

La serie cinematografica di Sniper conta ad oggi dieci film e quello di cui vi parliamo in quest'articolo, da poco sbarcato nel catalogo di Netflix, è il nono episodio. Non torna per ovvi motivi lo storico protagonista Tom Berenger, ma ritroviamo comunque alcune vecchie conoscenze come Chad Michael Collins, Sayaka Akimoto, Ryan Robbins e Dennis Haysbert: un cast familiare ai fan del franchise, che anche qui ritroveranno una storia poliziesca d'ordinanza, spruzzata di thriller e azione. Niente di nuovo sotto il sole, tanto che Sniper: Rogue Mission sfigura anche con qualsiasi puntata di una moderna serie tv tematica, schiavo com'è di un eroismo e di una retorica vecchia scuola e di una messa in scena anonima che scimmiotta i direct-to-video di fine anni Novanta.

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(Moder)azione

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Sniper: Missione non autorizzata - Sayaka Akimoto in una scena del film

Sin dal veloce prologo che introduce una delle due trame principali, che poi ovviamente si ricollegano con il procedere dei minuti, la regia di Oliver Thompson - anche al timone del successivo capitolo - è fredda e anonima, mai in grado di generare quel minimo di tensione d'ordinanza richiesto dalle situazioni in divenire, tanto che l'ora e mezzo di visione procede su una sfiancante inerzia che cerca di illuminarsi qua e là con rocambolesche scene d'azione. Scene d'azione nelle quali la fa ancora una volta da padrona la giapponese Sayaka Akimoto alias Lady Death, impegnata in avvincenti coreografie marziali corpo a corpo con le quali cerca di sbarazzarsi di avversari molto più grossi di lei. Realizzati senza personalità invece i confronti tra cecchini, con tanto di improbabile split screen a inquadrare i rispettivi mirini dei fucili.

Poco da salvare

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I personaggi preparano un piano

La violenza è in un paio di sequenze più brutale del previsto, vedasi la mattanza iniziale o il combattimento a mani nude in ascensore concluso con un colpo di fucile in piena faccia, e l'ironia cerca di uscire qua e là in un paio di battute ma rischia di scadere nel cringe, anche per via delle interpretazioni non certo memorabili di Collins e Robbins, con il solo Haysbert a portare "avanti la baracca" con un po' di mestiere dato dalla sua lunga carriera. Narrativamente e tecnicamente povero, Sniper: Missione non autorizzata non trova conforto nemmeno nella scialba colonna sonora, ad opera dello stesso regista, che mal accompagna le vicende di questa improbabile banda di agenti federali sui generis. Tanto che il solo spunto positivo arriva ai titoli di coda, quando parte una bella ballata hard rock dei White Dragon.

Conclusioni

Un affiatato team di agenti federali sta indagando su un traffico di prostituzione che sembrerebbe coinvolgere anche un pezzo grosso della CIA. Sospesi, si ritroveranno a proteggere una ragazza scampata ad un massacro e potenziale scomoda testimone, mentre cercheranno di far luce sul caso per far emergere la verità e incastrare i colpevoli. Sniper: Missione non autorizzata è il nono capitolo della serie inaugurata nei primi anni Novanta dal film con Tom Berenger, ormai da tempo destinata direttamente al mercato home video. Quest'episodio risulta però ancor più debole e fiacco dei suoi già non certo entusiasmanti predecessori, ricco di ingenuità e forzature e messo in scena in maniera del tutto anonima.

Movieplayer.it
1.5/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • Sayaka Akimoto tenta di dar vita all'anima action ma ha poche scene a disposizione,

Cosa non va

  • Tensione assente.
  • Trama ricca di forzature.
  • Cast per gran parte poco carismatico o non all'altezza.