Slow Horses 4, la new entry Joanna Scanlan: "Se la serie fosse un cocktail, sarebbe un Dirty Martini"

Cocktail spionistici, Gary Oldman e la scrittura di Will Smith che ha vinto l'Emmy: Joanna Scanlan racconta Moira Tregorian, new entry di Slow Horses 4, ogni mercoledì su Apple TV+.

Joanna Scanlan in Slow Horses 4.

Uno dei punti di forza della quarta stagione di Slow Horses - ogni mercoledì un nuovo episodio su Apple TV+ - sono anche le new entry. Nello specifico quattro, tra la Slough House e il Parco: Joanna Scanlan è Moira Tregorian, regina del database cacciata dalla Prima Scrivania alias il Direttore Generale dell'MI5, ora occupato da Claude Whelan (James Callis), che inizia un tragicomico gioco di potere con Diana (Kristin Scott Thomas).

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Gli inquilini della Slough House

Alla "casa delle spie reiette" arriva invece J.K. Coe (Tom Brooke), un ex operativo specializzato in valutazione psicologica, che non guarda mai nessuno in viso, è taciturno e tiene sempre il cappuccio alzato. Infine tra i Cani Emma Flyte (Ruth Bradley), la nuova responsabile determinata a far vedere le proprie capacità. Abbiamo chiacchierato con Joanna Scanlan, il rimpiazzo temporaneo di Catherine.

Arrivare alla quarta stagione

Essere gli ultimi arrivati in un gruppo affiatato da anni non è semplice (qui la recensione del quarti ciclo). Cambia qualcosa farlo in una serie in cui tra i personaggi nessuno si sopporta?

Racconta la Scanlan: "La mia relazione (ride) con lo show in realtà inizia molto tempo fa. Per la precisione con la writers' room gestita da Will Smith, fresco vincitore degli Emmy. Lì lavora Morwenna Banks una delle mie più care amiche quindi sapevo del progetto circa due anni prima che uscisse su Apple TV+. Will inoltre era in The Thick of It, una delle hit britanniche, insieme a me, abbiamo lavorato a pochi progetti insieme ma l'ho sempre trovato il più divertente tra gli attori di quella comedy. Quindi ero molto contenta quando ho saputo che avrebbe guidato questo nuovo progetto".

Nel 2020 poi la rivelazione: "La sera che debuttò in streaming io e mio marito eravamo pronti a gustarcelo sul divano e siamo rimasti estasiati. Conosco inoltre Jay Hunt, produttrice esecutiva di Apple TV+, che aveva commissionato uno show a cui ho partecipato, No Offense. Credo quindi che ad un certo punto una congiunzione astrale di questi tre anelli abbia fatto in modo che loro pensassero a me per Moira, quando hanno iniziato ad adattare Spook Street".

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Slow Horses 4, Joanna Scanlan in una scena della quarta stagione.

Nel romanzo originario, il quarto della saga di Mick Herron - una quinta stagione è già in produzione da London Rules - Moira è leggermente diversa. "Ciò che ho apprezzato soprattutto è che quando arrivi ti permettono di mettere te stesso nel personaggio, una volta chiuso il casting, non sono rigidi sul dover inserirsi in un modello da loro immaginato. Onestamente non sapevo bene chi fosse, nel libro ha una buona storyline ma un'origin story poco approfondita. Solo interpretandola sono riuscita a comprenderla meglio e ho visto che sviluppa un affetto per Roddy Ho. È stato molto naturale e solo dopo mi sono resa conto che fanno parte entrambi del mondo tech, lei era dell'amministrazione al Parco, hanno passato la loro vita dietro ad uno schermo e non sul campo e questo li accomuna".

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Il rimpiazzo di Catherine

Moira assomiglia a Catherine Standish, non solo per il suo avere a che fare con Jackson Lamb ma per l'essersi rivelata 'molto più che una segretaria'. Arriva provando a mettere ordine alla Slough House, quindi una battaglia persa in partenza: "Penso che lei sia convinta di essere molto competente e che Catherine non lo sia (ride). È una che giudica. Non è soddisfatta di come siano state gestite alcune cose sotto l'amministrazione precedente e penso che voglia affrancarsene facendo un lavoro secondo lei migliore".

Segue una considerazione riguardo l'ambiente di lavoro: "Penso che molto spesso le donne in un ruolo di supporto o subordinato abbiano da offrire molto più di quanto danno inizialmente a vedere. Non direi che Moira è particolarmente intelligente ma è molto chiara nel voler proteggere il numero uno (e se stessa). Ha quel gene egoistico che serve alla sopravvivenza ed è per questo che secondo me riesce ad ottenere ciò che vuole rispetto a Catherine".

Lavorare con Gary Oldman

Il ruolo di Moira ha permesso a Scanlan non solo di lavorare con Gary Oldman, alias il capo delle spie reiette, ma di farsi trattare male da lui in scena: "Non solo a livello professionale ma anche umano, ciò che porta sul set è incredibile. È molto stimolante lavorare con persone così e diventa un gioco recitare insieme. Questo succede quasi sempre quando lavori con degli interpreti di serie A: quando reciti accanto a loro in un ruolo di supporto, capisci perché riescono a tenere sulle proprie spalle il film o la serie di turno".

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Jackson Lamb sempre più trasandato

Continua poi: "C'è una ricchezza in come presentano il personaggio e la mettono di fronte a te. Quando ero molto giovane, ho lavorato a Stardust insieme a Michelle Pfeiffer, per me fu surreale. Quando mi guardò, io capii che in quel momento eravamo alla pari e che quello era il mestiere. Fu straordinario conoscere dal vivo quella che per me era una dea dello schermo, e lo stesso è successo con Gary. Poi quando chiudiamo la scena torniamo ai nostri 'livelli' diversi della vita quotidiana (ride)".

Slow Horses? Un cocktail riuscito!

Qual è la forza di Slow Horses nel panorama streaming attuale? Ne è certa Scanlan: "Non c'è un'altra serie come quella in tv. È un cocktail, se d dovessi fare un paragone, una combinazione di tanti elementi. C'è il thriller, l'azione, il rischio di morte reale e palpabile per i personaggi, la commedia e questo è merito della scrittura di Will. Un equilibrio incredibile tra gli ingredienti che si mescolano perfettamente tra loro".

Continua: "Se fosse un cocktail avrebbe esattamente le giuste proporzioni per ognuno di essi. Un mix delizioso che è ciò che la gente vuole: spy, comedy e personaggi di cui ti importa. Ciò che il pubblico non trova altrove rimanendo delusa. Se la serie fosse un cocktail secondo me sarebbe un Dirty Martini, perché è spionistico... e perché Jackson è sporco!" (ride)

Guardando alla quinta stagione, in attesa del finale, tornare alla Slough House l'attrice dice che sarebbe più un desiderio suo che di Moira: "Ha fatto tanto per tornare al Parco che è sempre stato il suo obiettivo dal primo momento in cui ha messo piede nel nuovo 'ufficio', troppo sporco e disorganizzato. Spero verrà riconosciuta la sua tenacia ed intelligenza. Penso abbia potenzialità per operare sul campo, in fondo è già stata sotto copertura anche se per un proprio tornaconto e non per quello dell'agenzia (ride)".