Qualità. Questa la parola chiave dell'incontro virtuale in cui Sky, attraverso il suo EVP Programming Sky Italia Nicola Maccanico e il Senior Director Original Productions Sky Italia Nils Hartmann, ha presentato le produzioni originali che vedremo a partire dal 2021. "L'evoluzione degli Sky Original è qualitativa più che quantitativa" ha infatti spiegato Maccanico nell'illustrare l'incremento produttivo messo in campo da Sky Italia, "il loro valore si pesa, non si conta" ed è una ricerca di qualità necessaria a rendere queste produzioni l'altra gamba, accanto allo sport, per reggersi in un panorama sempre più competitivo.
Gli Sky Original vanno a formare lo scheletro, l'ossatura, di un'offerta che viene completata dalle acquisizioni, con l'obiettivo di "avere una serie che parte dall'Italia al mese" perché "il prodotto locale fa la differenza" e per "ampliare l'offerta senza perdere di qualità" dopo che serie come Gomorra e The Young Pope hanno costruito un benchmark importante, un punto di riferimento per tutto il settore. Un incremento che non può non tenere in considerazione la storia del nostro paese, come vedremo dai progetti in cantiere, ma senza rinunciare a una chiave di lettura per farlo e soddisfare il pubblico di quella che è "la piattaforma più radicata del paese".
Gomorra 5 e la fine di un viaggio
Prima di guardare al futuro, va chiuso con il passato e lo si fa annunciando che Gomorra 5 sarà l'ultima stagione della serie che rappresenta "l'ossatura della serialità Sky", che ha permesso di "portare la creatività italiana dove prima si pensava fosse inimmaginabile". "Sarà il viaggio conclusivo della storia e vedrà i nostri protagonisti chiudere un cerchio" ha dichiarato Salvatore Esposito, in collegamento insieme a Marco D'Amore dal set, allegri e carichi nonostante le sole quattro ore di sonno per aver girato fino a tardi. "Sarà un lutto" ha continuato l'interprete di Genny, "ma siamo contenti di questo viaggio e aver dato per quanto possibile oltre le nostre possibilità".
Gomorra 5: tutto quello che sappiamo sulla prossima stagione
Alfredino - Una storia italiana
In base a quanto detto in apertura, nel mettere in piedi Alfredino - Una storia italiana, non si è cercato solo di raccontare il dramma che ha travolto un'intera generazione negli anni '80, ma anche ciò che ne è scaturito. "Grazie a Franca Rampi, alla motivazione di una donna e una madre" ci ha detto la protagonista Anna Foglietta con emozione nella voce, "c'è stato un grande cambiamento" e ha salvato indirettamente molte vite, "perché la protezione civile prima di quell'evento non c'era". Il dramma di Alfredino e la sua famiglia ha rappresentato "la prima volta in cui c'è stata una condivisione del dolore", ha spiegato Maccanico, "non la sua spettacolarizzazione. C'era l'ambizione di un popolo di vedere quel bambino salvo e mostra che dalle tragedie può nascere qualcosa di positivo."
Ridatemi mia moglie
Come Cops che vedremo nel prossimo futuro, e di cui è già in scrittura una seconda stagione, anche Ridatemi mia moglie sarà una commedia, adattata dal format BBC I Want My Wife Back con Fabio De Luigi e Alessandro Genovesi, davanti e dietro la macchina da presa. Proprio il protagonista spiega come "quando in una relazione uno dei due ha motivi per lasciare il partner, l'altro di solito non conosce questi motivi e non si rende conto" e questo è lo spunto di partenza della serie che prende le mosse dal suo personaggio di ritorno da un viaggio di lavoro per trovare la moglie in procinto di lasciarlo.
Il re
Luca Zingaretti sarà invece il protagonista de Il re, in cui interpreta "un uomo chiamato a gestire una situazione più grande di lui. E nel fare questo, perde i suoi punti di riferimento e i principi che hanno guidato il suo cammino. Un personaggio cupo, maestoso, contorto. Un re, per l'appunto." C'è orgoglio ed entusiasmo nei vertici Sky per questa produzione e per il lavoro con un interprete di grande talento come Zingaretti. "Vogliamo fare serialità di grande qualità, ma che guardi al popolo" ha spiegato Maccanico, "con Il re ci sono i presupposti per fare una serie splendida e la sua presenza è la ciliegina sulla torta."
Christian
Con Edoardo Pesce si è invece presentato Christian, in cui l'attore interpreta "un personaggio borderline che lavora per un boss della zona e si ritrova queste stimmate che lo porteranno in situazioni particolari e gli faranno mettere in discussione tutto quello che ha sempre pensato." Si tratta di un progetto portato a Sky da Andrea Occhipinti, una serie di genere fra sovrannaturale e supereroistico in sei puntate da 50 minuti, in cui "mettere in connessione un contesto di periferia italiano con qualcosa di religioso e fantasy."
La serie dei fratelli D'Innocenzo
Pezzo forte del listino di Sky Originals è sicuramente la serie di Fabio e Damiano D'Innocenzo. "La nostra prima serie e siamo orgogliosi di farla con Sky" hanno dichiarato i giovani talenti nostrani che sono al momento in fase di scrittura del secondo dei sei episodi, dopo aver stilato un soggetto di 80 pagine: "un incubo per chi l'ha dovuto leggere e per le stampanti di Sky" hanno detto scherzando. "Quello che stiamo facendo è molto ambizioso" ha continuato "ci siamo chiesti quale potesse essere il limite, fin dove poterci spingere come arte drammaturgica televisiva ora nel 2020 e abbiamo capito che se una cosa può essere pensata, può essere filmata."
Della serie non hanno anticipato molto, se non che si tratta di un noir, che questa volta non hanno raccontato la loro realtà ma un protagonista "in là con gli anni" e che "abbiamo presente tutto l'arco della stagione: sappiamo dove arriveremo e il percorso è labirintico. Quando accade in fase di scrittura vuol dire che ti stai perdendo e perdersi è meraviglioso. "Una serie che ha a che fare con la straordinaria complessità di stare al mondo e decidere che siamo"_ e noi non vediamo l'ora di vederla.
Favolacce nelle parole dei fratelli D'Innocenzo: "La cosa più importante è rispettare il testo"
Blocco 181
Blocco 181 è invece il titolo di lavorazione di un crime, come altre storie prodotte da Sky, ma in questo caso la storia di criminalità è integrata da una componente alla Romeo e Giulietta molto contemporanea. L'ambientazione è milanese e il protagonista è Salmo, inseguito da Nils Hartmann per X-Factor e poi coinvolto in questo progetto di cui curerà anche la colonna sonora e le canzoni "che andranno di pari passo con la storia". Un impegno in cui l'artista si è buttato con tutto se stesso e la sua professionalità per interpretare "un insegnante di boxe, un ex malandrino che faceva un po' di magheggi a Milano".
La centralità di Roma
Se Blocco 181 ci porta a Milano, non manca Roma nel prossimo futuro di casa Sky, con tre produzioni che ne affrontano la storia con riferimento a epoche e atmosfere diverse. Nell'immediato, a novembre, vedremo infatti Romulus che "presenta una nuova generazione di attori italiani che potranno fare un salto di qualità come accaduto con Gomorra", per poi passare all'"ultimo re di Roma", Francesco Totti, che sarà centrale in Speravo de morì prima, tratta dal libro di Condò sul capitano giallorosso, che racconta la parte più umana del personaggio, nel momento in cui si è dovuto confrontare con la storia che passava.
Romulus, sul set della serie che racconta la nascita del mito di Roma
Infine ci sarà Domina, produzione internazionale con Kasia Smutniak protagonista di un dramma storico che "racconta l'antica Roma dal punto di vista delle donne" mostrando come e quanto potessero portare la loro influenza in un'era che è nota soprattutto per le figure maschili. Una serie, quindi, più attuale che mai che conferma la componente femminile nella produzione Sky dopo Petra e si avvale di un grande cast internazionale, tra cui Isabella Rossellini e Liam Cunningham.
Anna, A casa tutti bene - La serie e l'autorialità
Altra serie già annunciata è quella firmata da Gabriele Muccino, A casa tutti bene - La serie, di cui sono già stati scritti due episodi, uno spin-off del film di successo che conferma la volontà di portare in Sky firme prestigiose del panorama cinematografico, come vedremo a brevissimo, ad ottobre, con We Are Who We Are di Luca Guadagnino, già accolta positivamente dalla critica internazionale, e con lo stesso Matteo Rovere, firma del già citato Romulus. Un altro annuncio riguarda il coinvolgimento di Francesca Comencini in Django, serie in co-produzine con Sky Deuschland e Sky UK. "Il distopico diventa contemporaneo grazie ad Anna" ci ha invece detto Nicola Maccanico nel presentare la serie di Niccolò Ammaniti, una delle più attese del futuro Sky, "il punto di partenza del libro ha acquisito un tono di contemporaneità che non avremmo mai immaginato".