Il 25 luglio al Giffoni Film Festival non c'è un attimo di respiro, tra Rosa Chermical, Francesco Arca, Junior Cally, gli incontri con i Ministri Giorgetti (in collegamento) e Valditara, e tanto altro... Ma tra gli ospiti del giorno abbiamo avuto anche Simona Tabasco, la giovane attrice italiana divenuta popolare anche all'estero grazie all'acclamata serie tv di Mike White per HBO (disponibile in Italia su Sky e NOW), The White Lotus, che le è valsa anche una nomination ai prestigiosi Emmy Award.
Sognando Hollywood
Il nome di Simona Tabasco è sulla bocca di tutti da quando è entrata a far parte del cast della seconda stagione di The White Lotus, la serie americana che ha trovato altissimi consensi da parte di pubblico e critica.
Questa stagione, poi, essendo ambientata in Italia, si è avvalsa anche di talenti nostrani, contribuendo ad esempio a rilanciare alla grande la carriera di Sabrina Impacciatore (anche lei nominata agli Emmy), e inserendo sui radar internazionali star "in the making" come la Tabasco.
"La mia nomination agli Emmy? Grande riconoscimento inaspettato, non pensavo di raggiungere un risultato del genere, sto vivendo questo momento con grande sorpresa e leggerezza" commenta l'attrice in sede di conferenza stampa, confessando di non voler pensare all'esito della premiazione. "Gli Emmy sono un riconoscimento importante, però per me è fondamentale comunicare attraverso il mio lavoro, e quindi ora penso a quale sarà il mio prossimo passo".
Sciopero attori: perché a Hollywood si protesta
Perché Simona un futuro a Hollywood lo vorrebbe davvero, e dopo l'exploit in The White Lotus, è decisamente alla sua portata (è già nel cast dell'horror psicologico Immaculate con Sydney Sweeney). Purtroppo, anche per via dello sciopero a Hollywood, non può dirci quali sono i progetti in ballo al momento, ma di certo sa quale direzione vorrebbe prendere.
Alla nostra domanda su quali siano le sue più grandi ispirazioni cinematografiche, infatti, lei risponde: "Se potessi essere la versione femminile di Tom Hardy mi farebbe molto piacere. Mi piacciono tantissimo le sue scelte, quello che fa... E quindi direi che è una delle mie più grandi ispirazioni. Per le donne, invece, mi è sempre piaciuta tantissimo Carey Mulligan, ha sempre fatto delle scelte molto eleganti, e a livello recitativo la trovo eccezionale".
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Ritorno in Italia e al Giffoni
Ma ovviamente gli inizi di Simona sono stati qui in madrepatria, ed è lei a raccontarci come fu proprio il Giffoni Film Festival dove tutto ebbe inizio: "Sono emozionantissima di essere qui perché io volevo fare tutt'altro nella mia vita, ma poi quando ho incontrato Gianvincenzo e altre persone del team di Giffoni hanno proprio cambiato la mia vita. Dopo il nostro incontro ho pensato che il mondo della recitazione potesse essere una realtà per me. Io sono napoletana, e non ho mai avuto nessun motivo per pensare al cinema e alla recitazione. Ero affascinata da questo mondo, ma non bho mai avuto qualcosa che si potesse definire 'la giusta spinta'. E i ragazzi del Giffoni lo sono stati".
Ma quello della recitazione non è certo un percorso semplice da seguire, e sul panorama attuale del mondo dello spettacolo, e in particolare le possibilità di crearsi un futuro in questo campo per i giovani, l'interprete di Lucia ritiene che " una grandissima responsabilità ce l'abbiano le sceneggiature. Trovare dei ruoli che diano la possibilità di esprimersi a delle donne e a delle ragazze penso chSe sia non difficile, ma quasi".
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Lei comunque, spiega, ha trovato una Hollywood molto inclusiva "Hollywood è inclusiva per le varie figure che contempla il mondo del cinema, almeno con me lo è stata" e che l'esperienza sul set di The White Lotus è stata davvero grandiosa "Sono stati tutti meravigliosi. Abbiamo passato 5 mesi insieme, c'era ancora il COVID, e abbiamo legato davvero tanto".
Interrogata poi da altri reporter sulla situazione del Centro Sperimentale, lei che è una ex-allieva, pensa che "ognuno debba essere 'padrone' della casa che abita, e in questo caso gli studenti del Centro Sperimentale sono in un qualche modo i custodi di quel posto, e lascerei totalmente la responsabilità a loro_".
Tra Doc e Sanremo
Intanto, Simona ha ancora un ruolo che la lega particolarmente alla televisione italiana, quello di Elisa Russo in Doc - Nelle tue mani. Sembra tuttavia che la terza stagione non la vedrà tra i suoi protagonisti: "Il mio nome non è nel palinsesto Rai per la nuova stagione di Doc perché avevo altri progetti, e questo è stato un anno abbastanza confusionario, per cui non ce l'abbiamo fatta a incastrare tutto"
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Ma sempre a proposito di televisione italiana, un progetto che la attira non poco è una delle kermesse più rinomate, la stessa che ha visto sul palco anche un'altra sua collega che tanta fortuna ha trovato all'estero, Matilda De Angelis: "Sanremo non è lontano dai miei pensieri. Non è ancora successo, ma chissà, vediamo. Mi piacerebbe... Non riesco a immaginarlo, ma mi piacerebbe".