Come si dice? Piccolo film, emozioni grandi. Dopo il passaggio ad Alice nella Città, ecco Signs of Love, primo lungometraggio di Clarence Fuller, che ci porta in un sobborgo difficile di Philadelphia. Qui, Frankie, sogna una vita migliore ma intanto fatica ad andare avanti, occupandosi come meglio può di suo nipote, figlio della sorella tossicodipendente. Tra microciminalità e spaccio, tra abusi e soprusi, Frankie incontra Jane, ragazza sordomuta che gli offrirà una via di fuga dalle difficoltà e dal disagio.
"Abbiamo lavorato con un budget molto ridotto, destinando la maggior parte del budget alle scene con dialoghi per ottenere una copertura completa, e poi girare per le strade in stile 'guerriglia'. Ho girato a mano per unire entrambi i mondi, il che ha contribuito all'atmosfera e all'estetica generale che volevo creare", ha spiegato il regista, che per il ruolo di Frankie ha scelto Hopper Jack Penn, mentre nel ruolo di Jane troviamo Zoë Bleu, che abbiamo incontrato a Roma in occasione della nostra video intervista.
Signs of Love: video intervista a Hopper Jack Penn e Zoë Bleu
Sia Frankie che Jane sono due personaggi molto istintivi. Questo li ha resi liberi di improvvisare "C'era una sceneggiatura solida, ma il regista ci ha permesso di uscire fuori dai binari. Non sempre, ma ha voluto lasciarci liberi. Molti attori che vedete nel film sono amici tra di loro, e le conversazioni che ascoltate sono vere", racconta Hopper Jack Penn. "Per me, è stato difficile improvvisare perché non ho potuto improvvisare troppo non avendo avuto il tempo di imparare il linguaggio dei segni nel modo più completo. Clarence Fuller ci ha lasciato comunque liberi, eravamo parte dello stesso processo. Non solo attori", prosegue Zoë Bleu.
Signs of Love, la recensione: un (buon) film di strade e di amori
"L'amore richiede sacrificio"
Curiosità: sia Hopper Jack Penn che Zoë Bleu Sidel sono figli d'arte. Lui, figlio di Sean Penn, lei, figlia di Rosanna Arquette, tra l'altro anch'essa nel cast di Signs of Love (altro incrocio: nel cast c'è pure Dylan Penn, sorella di Hopper Jack!). Legami di sangue, sia al cinema che nella vita, che in qualche modo influenzano il percorso di Frankie: "Il mio personaggio deve occuparsi di sua sorella, perché deve salvare suo nipote. E quando incontra Jane, vuole stare con lei. È lei che lo guida, che lo influenza, spingendolo a fare la cosa giusta".
Essenzialmente, Signs of Love è un film d'amore, e di quanto sia necessario sacrificarsi in nome dell'amore stesso. "Sono convita che l'amore più potente è l'amore altruista e non quello egoista", conclude Zoë Bleu. "Viviamo in una società dominata dalla vanità e dall'egocentrismo, e questo ci spinge a sottovalutare questo aspetto. Ma sono contenta che storie come Signs of Love, magari senza lieto fine, può trasmettere emozioni forti. Un amore più forte e potente, quello che ti fa rinunciare a qualcosa di importante per te in funzione di una persona che ami, o nei confronti della comunità. È questo tipo di amore che può cambiare il mondo".