Con l'uscita del nuovo film di Quentin Tarantino, C'era una volta a... Hollywood, si torna inevitabilmente a parlare di Sharon Tate e della sua tragica e prematura scomparsa. Diventata una vera e propria icona dagli anni '60 fino ad oggi, l'attrice ha vissuto un momento d'oro della sua carriera in quel di Hollywood, inanellando un film dopo l'altro e diventando una professionista dal futuro molto promettente.
Un futuro che, però, non si è mai realizzato a causa della sua tragica morte avvenuta tra l'8 e il 9 agosto del 1969: l'attrice, che era sposata da un anno e mezzo con Roman Polanski e che era all'ottavo mese di gravidanza, venne brutalmente uccisa, insieme ad altre quattro persone, dai membri della setta di Charles Manson.
In occasione dell'uscita del nuovo film di Tarantino, in cui la diva è interpretata da Margot Robbie - come abbiamo scritto anche nella recensione di C'era una volta a... Hollywood - abbiamo deciso di riunire in un articolo i migliori film di Sharon Tate, ovvero quelli che l'hanno resa famosa agli occhi del pubblico internazionale.
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Cerimonia per un delitto
Il primo film di Sharon Tate per la quale risultò accreditata, fu Cerimonia per un delitto, pellicola del 1966 diretta da J. Lee Thompson. In questo film, l'attrice ha recitato con attori del calibro di Deborah Kerr e David Niven, interpretando il ruolo di Odile de Caray.
Il marchese di Bellac, Philippe de Montfaucon, dopo aver saputo che per il terzo anno consecutivo le sue vigne non hanno prodotto uva, decide di partire da Parigi per recarsi al suo feudo. Quando sua moglie Catherine lo raggiunge al castello di Bellac insieme ai figli Jacques e Antoniette, ella si ritrova in un'atmosfera da incubo, incentivata dalle figure misteriose di Christian de Caray e di sua sorella Odile. La moglie del marchese, cercando di capire cosa stia succedendo, scopre il segreto della famiglia Montfaucon: affinché le vigne siano fertili, ogni primogenito si deve sacrificare volontariamente. E Catherine, non può che assistere impotente a questa assurda tradizione.
Per favore, non mordermi sul collo!
Dopo aver frequentato per qualche tempo gli ambienti della moda londinese, Sharon Tate conobbe il regista, e suo futuro marito, Roman Polanski. Se all'inizio il regista polacco aveva scelto Jill St. John come protagonista del suo nuovo film Per favore, non mordermi sul collo!, decise di puntare sulla Tate dopo averla conosciuta. Prima pellicola a vedere insieme il regista polacco e l'attrice americana, il film di Polanski segue le avventure del professor Abronsius, uno dei più grandi studiosi sul fenomeno del vampirismo. Egli raggiunge, insieme al suo assistente Alfred, un castello della Transilvania e, nel tentativo di salvare Sarah, la figlia del locandiere rapita dal capo dei vampiri, il conte von Kroloc, i due cadono prigionieri del conte stesso. Prima di essere trasformati in vampiri, i due riescono a fuggire e decidono di coinvolgere anche Sarag nella fuga, senza sapere che ella è stata trasformata in vampira dal conte.
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Piano, piano non t'agitare!
Dopo essere tornata negli Stati Uniti, la carriera di Sharon Tate comincia la sua ascesa, forte del successo dei due film precedenti e della sua partecipazione nella pellicola Piano, piano non t'agitare! che, tuttavia, non fece grandi incassi. In questo film del 1967, l'attrice - che si trova a condividere il grande schermo con Tony Curtis, Claudia Cardinale e Robert Webber - interpreta Malibù, una bellissima ragazza che dovrebbe essere la protagonista di una campagna pubblicitaria innovativa. Alexander Mackendrick porta sullo schermo la storia di Carlo Cofield, che ha da poco perso tutti i suoi beni in un incidente causato da una bellissima ragazza, Laura. Per scusarsi, la ragazza invita Carlo nella sua casa e gli fa conoscere Prescott Brandon, conosciuto come il magnate delle piscine. Carlo ne approfitta, si fa assumere dalla società di Brandon e vuole progettare una campagna pubblicitaria originale: far paracadutare Malibù nella piscina che egli aveva fatto installare nel suo giardino. Ma una pioggia improvvisa sarà in grado di rovinare il piano da tempo progettato.
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La valle delle bambole
Sempre nel 1967, Sharon Tate ha fatto parte della pellicola La valle delle bambole, un film di Mark Robson che segue la storia di tre ragazze, Anne, Jennifer e Neely che giungono a New York in cerca di successo e lusso. Tutte e tre le ragazze hanno fortuna: Neely prende parte ai musical di Broadway, Anne diventa molto popolare in ambito pubblicitario e Jennifer sposa un attore-cantante famoso. Tuttavia, questa vita divisa tra successo e agi diventa insostenibile per le ragazze e la felicità dura molto poco: se Neely cade nel vizio della droga e dell'alcool, Jennifer si trova costretta ad accettare lavori umilianti e si uccide dopo aver scoperto di avere un tumore. L'unica che riuscirà a salvarsi davvero sarà Anne, delusa dal suo impresario (di cui è amante) e dal mondo dello spettacolo, decide di tornare al proprio paese d'origine.
Missione compiuta stop. Bacioni Matt Helm
Uno degli ultimi film di Sharon Tate è Missione compiuta stop. Bacioni, Matt Helm, pellicola in cui si trova a recitare a fianco di uno degli attori migliori di sempre, Dean Martin. Il film di Phil Karlson è l'ultima della serie cinematografica dedicata all'agente segreto Matt Helm. Egli, infatti, in questo film dovrà ritrovare il tesoro - prestito in oro dell'America a all'Inghilterra - che viaggiava su un treno poi assalito e depredato dalla banda del conte Massimo Contini.
Ma la nomina di Helm è stata volutamente divulgata e ciò lo metterà in serio pericolo, ricercato dai membri della banda che cercano di farlo cedere con le donne che il conte gli manda. Helm non si lascia di certo corrompere e arriva a scoprire tutte le informazioni per poter recuperare l'oro, fino a quando non viene catturato da Contini e condannato a morte. Grazie all'intervento di una giovane agente, Helm riesce a distruggere la banda e a rintracciare il conte, riuscendo a far giungere a destinazione il prezioso carico.
Una su 13
L'ultimo film di Sharon Tate risulta essere Una su 13 (conosciuto anche con il titolo originale 12+1), pellicola di produzione italo-francese diretta da Nicolas Gessner e Luciano Lucignani. Realizzato insieme a Vittorio Gassman e Orson Welles, l'attrice americana interpreta Pat, una ragazza che aiuta Mario Beretti, un barbiere italiano emigrato a New York che diventa erede di tredici sedie d'epoca.
Rimasto deluso da un'eredità così povera, decide di vedere le sedie ad un antiquario, salvo poi scoprire che in una di esse vi è nascosta una cospicua somma di denaro. Mario, insieme a Pat, si troverà a girare l'Europa cercando di capire chi siano i nuovi acquirenti delle sedie e, tra diverse avventure, proverà ad arrivare alla sedia che, nell'imbottitura, contiene il denaro.