L'annuncio della serie animata di Shangri-La Frontier, tratta dalla light novel creata da Katarina e dal manga di Ryosuke Fuji, si portò dietro il dubbio di trovarsi di fronte all'ennesimo isekai, il sottogenere del fantasy in cui un individuo comune viene catapultato in un altro mondo con caratteristiche simili a quelle dei videogiochi sul modello di Dragon Quest.
E in effetti la premessa di Shangri-La Frontier è quanto di più canonico ci possa essere, considerato il tipo di prodotto. Allora come è possibile che, in breve tempo, le avventure di Sanraku nel mondo virtuale di questo folle videogame immersivo siano diventate un cult tra gli appassionati di anime, che attendevano con ansia l'inizio della seconda stagione dell'anime?
Benvenuti a Shangri-La Frontier
Rakuro Hizutome è un appassionato di videogiochi trash. Si è specializzato nel portare a termine tutti quei giochi afflitti da bug micidiali, giocabilità ridicola e difetti macroscopici, tanto da diventare una vera e propria leggenda nel campo. Una dedizione maniacale, una mente analitica e una determinazione ferrea sono state le armi con le quali il ragazzo è riuscito a completare tutti i peggiori giochi mai creati. E ora, in un futuro prossimo venturo in cui l'industria dei videogame ha sviluppato sistemi di realtà immersiva di altissimo livello, Rakuro è pronto ad affrontare il miglior videogame di tutti i tempi, il mondo condiviso da più di 30 milioni di utenti di Shangri-La Frontier.
In questo nuovo mondo Sunraku, l'alter ego virtuale di Rakuro, inizierà a farsi strada a colpi di doppia lama, affrontando nemici sempre più potenti e alla ricerca dei migliori loot per potenziarsi. Ma, all'insaputa di Sunraku, Shangri-La Frontier sembra nascondere diversi segreti, e minacce decisamente micidiali...
Alla ricerca del segreto del mondo
La seconda stagione della serie riprende dal punto in cui avevamo lasciato Sanraku, dopo la sconfitta del potentissimo boss Hamori no Wethermon (il Custode del Cimitero Wethermon), missione portata a termine grazie all'improbabile alleanza tra Sunraku e altri due fortissimi PG, suoi vecchi rivali e avversari: Arthur Pencilgon e Oikatzo. La vittoria sul boss ha però aperto una nuova quest: riparare un antichissimo manufatto che, a quanto pare, potrebbe fornire indizi sulla vera natura del mondo di Shangri-La Frontier.
Sunraku, accompagnato da Elke, Aramys ed Emul, un gruppo di animali antropomorfi che gli fanno da compagni e assistenti, si mette così in viaggio verso territori inesplorati e popolati da mostri per consentire a Elke di acquisire lo status di "Fabbro Divino" e poter così lavorare sull'artefatto danneggiato.
La prima tappa è un luogo in cui, si dice, dimorino ancora creature magiche create in un antico passato, golem dotati di grandi potere e arcane conoscenze.
Ovviamente, neanche il tempo di mettere piede nella nuova zona e subito Sunraku sarà costretto a rimettere mano alle armi per fronteggiare nemici intenzionati a distruggere lui e i suoi compagni.
Come fare bene il proprio lavoro
Come dicevamo in apertura della nostra recensione, sulla carta Shangri-La Frontier non sembra offrire nessun particolare motivo d'interesse rispetto alla moltitudine di altri prodotti con caratteristiche simili.
Eppure, in un panorama iper-affollato, questo titolo ha saputo guadagnarsi un posto d'onore. Questo è stato possibile grazie a diversi fattori e trovate azzeccate che hanno permesso all'opera di Katarina di svettare nell'olimpo delle serie di maggior successo, nonostante la trama non brilli certo per originalità.
Per cominciare il design del protagonista, con l'iconica ed espressiva maschera da uccello, che riesce a essere al tempo stesso buffo, espressivo ed efficace anche nelle scene più intense.
Anche la caratterizzazione dei personaggi secondari è ben centrata, con il giusto equilibrio tra stereotipi e tocchi di follia che scompaginano le carte in tavola.
Ottimo il comparto sonoro e musicale, che danno tridimensionalità ai disegni puliti e dai colori brillanti, e theme songs di buon livello (la nuova opening, QUEEN, è eseguita dalla star LiSA, ormai una garanzia di qualità), e la speranza di un nuovo momento cult come la "Canzone della forgiatura" della prima stagione.
Ma è soprattutto nel comparto tecnico che Shangri-La Frontier si è fatto valere: ottima direzione generale affidata a Toshiyuki Kubooka, e le eccellenti animazioni dello Studio C2C, hanno saputo valorizzare le tantissime e frenetiche scene d'azione che si sono viste nel corso della storia.
Senza spoilerare nulla a coloro che stanno seguendo solo l'anime, a cui consigliamo comunque di recuperare anche il manga di Kodansha in Italia da Panini Comics, anticipiamo soltanto che questo nuovo arco narrativo promette altri scontri avvincenti e loot sempre più ricchi nel mondo online... e non solo.
Conclusioni
Inizia col botto, anzi con un bel po' di botte, la seconda e attesissima stagione di Shangri-La Frontier, con la conferma di quanto avevamo già visto negli episodi precedenti e che hanno decretato il successo della serie: ottime animazioni, scontri frenetici e ben diretti, un buon equilibrio tra azione e ironia... e una trama fin troppo semplice e lineare che passa in secondo piano rispetto alla girandola di combattimenti sullo schermo. Per gli appassionati di videogiochi, e in generale di storie action, resta un appuntamento imprescindibile.
Perché ci piace
- Il design dei personaggi, Sunraku in testa.
- Le scene d'azione sono tante, ben animate e avvincenti.
- Le dinamiche da videogame sono rese con estrema fedeltà...
Cosa non va
- ... cosa che potrebbe allontanare il pubblico non avvezzo al genere.
- La trama non fa nessuno sforzo di approfondimento o originalità.