Shakespeare in chiave teen drama? Sì, accade in Shake, serie diretta da Giulia Gandini e creata da Gianluca Bernardini, Carolina Cavalli, Caterina Salvatori. Otto episodi disponibili su RaiPlay in cui si raccontano gli intrecci amorosi e gelosi di un gruppo di ragazzi e ragazze di Roma, che condividono lo stesso liceo e la stessa passione per il parkour. Una serie che, appunto, rielabora l'Otello di William Shakespeare, portando in sovrimpressione temi universali, nonché efficaci per essere tradotti in uno show teen, fresco e riconoscibile. "Gli autori sono stati molto talentuosi nel trovare un approccio organico partendo da un cast giovane", spiega Giulia Gandini durante la nostra intervista organizzata durante il press day nella sere Rai. E Shake, per la regista che ha studiato a Londra, è un esordio seriale: "Sono di formazione inglese, questi sono i primi passi. Dietro la serie c'è un approccio reale, non si vuole più percepire la finzione. Volevo togliere l'impressione della telecamera".
Come detto, Shake prende ispirazione da Shakespeare, trasportando i protagonisti dell'Otello in una Roma contemporanea: Thomas, Michele e Gaia sono amici per la pelle, ma quando conoscono Beatrice il clima verrà stravolto, divenendo incandescente. Ad interpretarli troviamo Jason Prempeh, Alessandro Cannavà, Giada Di Palma e Giulia Fazzini nel ruolo di Bea. Con loro, anche Greta Esposito, che interpreta Emilia, e Damiano Gavino, nei panni di Leonardo. Ogni episodio racconta la storia da una prospettiva diversa, come spiega la regista: "Gli sguardi sono protagonisti, e rappresentano i punti di vista, acuendo incomprensioni e la personalità dei protagonisti".
Shake: la video intervista ai protagonisti
Tuttavia, la suggestione principale per Shake arriva da William Shakespeare, e dunque chiediamo ai protagonisti se avessero immaginato, al tempo della scuola, di reinterpretare l'Otello in chiave teen: "No, ed è stato un sogno!", confida Giada Di Palma: "Ci siamo avvicinati ad un mondo, di grandi gelosie e grandi controversie. Un mondo grande, che è anche il nostro". Giulia Fazzini, invece, ci dice: "Ero innamorata di Shakespeare, e nella serie ci sono tanti temi importanti: la relatività della colpa e del negativo, ed empatizziamo con tutti i personaggi. Fino a che punto possiamo vivere i nostri sentimenti? Tutto è comprensibile, ma tutto è anche giustificabile? Questo è un tema".
Ad analizzare i temi di Shake, ecco poi il bravo Jason Prempeh: "Thomas è vittima dei propri sentimenti o meno? Questo è un tema interessante, si giustifica tutto in nome dell'amore?". Una serie che non rinuncia al reale, e che anzi sfrutta in pieno personaggi riconoscibili: "Interpreto qualcuno che esiste, e sono contento di aver rappresentare questa verità", prosegue Damiano Gavino. Torna poi sul Bardo Greta Esposito, già vista (e apprezzata) in Mare fuori e in Mixed by Erry: "Shakespeare è universale. E quindi ci tocca sempre. Grazie a Shake ho avuto la possibilità di portare la mia generazione vicino ad Otello. Vicino ai sentimenti shakespeariani".
I teen drama, da Skins ad Euphoria
Shake è solo l'ultima delle serie teen arrivata in streaming. Un filone lungo e apprezzato (non solo dagli adolescenti), tanto che l'ispirazione per Shake arriva in parte dalle sfumature di Skins, serie britannica apripista del genere. Ma quali sono le serie teen di riferimento per i protagonisti? Greta Esposito vira sul classico e ci dice "Friends!", mentre Giada di Palma e Jason Prempeh spiegano quanto "Skins abbia aperto le porte e alle tematiche teen". Per Damiano Gavino e Giulia Fazzini invece il teen drama per eccellenza è "Euphoria, per la sensibilità con cui ha trattato diversi temi, al netto di alcune controversie".