Quello sulle intelligenze artificiali è un dibattito che sta scuotendo il mondo dell'arte in generale. È un problema tentacolare che si estende dall'aspetto creativo a quello legale ed economico, di complessa trattazione e al centro di numerose polemiche. Esistono ovviamente diverse tipologie di Intelligenza Artificiale a seconda del mercato di riferimento, ma quelle che interessano a noi in ambito artistico sono quelle cosiddette TTI, acronimo di Text to Image, capaci di creare un'immagine a partire da un testo scritto. Esistono anche intelligenze artificiali in grado di generare suoni o melodie a partire dal testo e altre di sviluppare invece un racconto, un articolo, una lettera.
Sono le Text to Sound (TTS) e le Text to Text (TTT), queste ultime soprattutto al centro di alcune trattative fallite nel recente sciopero degli sceneggiatori americani che sta frenando le produzioni hollywoodiane dei prossimi anni. All'interno di un confronto relativo a una revisione retributiva e contrattuale degli ingaggi degli sceneggiatori, infatti, questi ultimi hanno richiesto anche una limitazione effettiva di questi generatori di testo sempre più spesso utilizzati come "strumento" dai grandi Studios, anche solo per un breve script da cui partire. Ci ironizzava su in tempi già sospetti il dibattuto finale di She-Hulk, ma la questione è molto più vera e grave di quello che possiate pensare. E ancora peggio è la situazione correlata alle IA Text to Image, le cui criticità sono emerse in modo - per così dire - mainstream grazie ai titoli di testa di Secret Invasion dei Marvel Studios, generati proprio da una di queste intelligenze artificiali.
Integrazione o sostituzione?
Intorno a questi opening credits della nuova serie Disney+ con protagonista Samuel L. Jackson si è aperta una discussione molto più ampia e dedicata all'intera controversia artisti-IA. Per comprendere meglio le dinamiche creativo-concettuali che separano l'ispirazione umana dall'intelligenza artificiale, a nostro avviso non c'è lettura migliore e più completa di Click to Image, lunga e articolata riflessione sulle TTI scritta dal fumettista e visual artist LRNZ che illustra a dovere il ruolo concreto degli utenti - spesso paganti - di queste tecnologie e quello reale della IA, soffermandosi anche sulla questione del copyright e del training right. Punto essenziale dell'analisi è quello dove LRNZ sostiene "che le IA sono a tutti gli effetti degli autori di arte visiva e i loro utenti poco più che clienti, committenti o spettatori". Da un breve testo definito prompt o brief (che solitamente si identificata con delle semplici descrizioni ricamate di dettagli aggiuntivi un tentativo dopo l'arto) l'utente "commissiona" un'opera all'intelligenza artificiale, a cui di fatto è rimessa per intero la parte creativa e produttiva, spesso indistinguibile da quella umana e che arriverà molto presto a non necessitare neanche più dell'input dell'utente, che anzi - come sostiene sempre LRNZ - "è già adesso un solo modo utilizzato dalle aziende per monetizzare".
Per questo è riduttivo se non addirittura incorretto definire le IA TTI o TTT dei semplici strumenti per evolvere, integrare e facilitare il lavoro degli artisti nelle molteplici branche d'applicazione. Tecnologicamente parlando, in termini meramente pratici, restano sì degli strumenti, ma è il modo in cui sono concepite, quello in cui evolvono e mutano al mutare del business, degli input o delle esigenze del mercato, che le rende anche un pericolo più che concreto in termini di disoccupazione e di violazione dei diritti d'autore. Un report di Goldman Sachs pubblicato a marzo di quest'anno sostiene che le IA che non necessitano di mediazione umana arriveranno a generare una crescita del PIL globale del 7% nei prossimi dieci anni, generando come ovvia conseguenza un taglio di 300 milioni di posti di lavoro nei settori amministrativi, legali, finanziari e bancari. Da notare come il report non citi il settore artistico, sempre ampiamente bistrattato e già problematico dal punto di vista delle tutele, ma le TTI o TTT senza input umano e prive di limitazioni porteranno anche professionisti di cinema, fumetto, graphic designer, scrittura, giornalismo e quant'altro sull'orlo del baratro, semplicemente sostituendoli e riducendo eventuali costi aziendali.
Intervenendo sul dibattito, Christopher Nolan ha parlato della differenza tra IA as a Service e IA come falso idolo e mezzo di deresponsabilizzazione delle azioni umane: nel primo caso con sincero ottimismo e fede in un futuro e giusto contenimento legale, economico e tecnologico delle intelligenze artificiali; nel secondo riferendosi anche al suo attesissimo Oppenheimer e al settore degli armamenti e ragionando sul fattore umano e sulla responsabilità personale. Siamo convinti che la differenza sostanziale sulla questione sia interamente rintracciabile in questa distinzione.
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Diffusione silenziosa
Arrivando dunque ai titoli di testa di Secret Invasion, la domanda a cui rispondere nel merito è: com'è stata utilizzata in concreto l'IA TTI? Concettualmente parlando, come già detto, l'intelligenza artificiale text to image non può essere considerata un mero strumento di servizio, agendo in fase creativa come una vera e propria entità artistica con libero accesso a un gigantesco database d'informazioni. Di fatto è però il modo in cui viene utilizzata a definirla in quanto tool o pericolo - per i posti di lavoro, per i diritti, per il futuro -, e a quanto pare per la nuova serie Marvel Studios non ha comportato licenziamenti o sostituzioni in Method Studios, compagnia esterna a cui è stata affidata la creazione degli opening credits. In merito è intervenuto il regista della serie Ali Selim, spiegando il modo in cui l'IA ha integrato l'operato dei visual e digital artist, rivelando l'input umano in prompt e brief e la successiva elaborazione text to image dell'IA, con successive e costanti modificazioni al testo per raggiungere il risultato sperato. È Method Studios che ha poi chiarito all'Hollywood Reporter l'apporto fondamentale di direttori artistici, animatori, artisti e sviluppatori per ricreare delle immagini in movimento che rispecchiassero il tema dell'invasione Skrull e dei poteri di mimesi di questi ultimi con adeguata sensibilità artistica.
Si legge nella dichiarazione dello studio: "Secret Invasion ha rappresentato per noi l'opportunità di entrare nell'intrigante territorio dell'intelligenza artificiale, specialmente per creare attributi e movimenti unici per i personaggi". Si riferisce all'effetto di costante transizione delle immagini, che sembrano persino richiamare alla mente delle tele di Picasso ma ripensate per rispondere alla tematica dell'infiltrazione Skrull. E continua sul processo produttivo: "Quest'ultimo è stato incredibilmente collaborativo e iterativo, con un certo focus personalizzato sull'applicazione specifica dell'IA. Ha coinvolto uno sforzo enorme da parte dei migliori talenti dello studio, ed è importante sottolineare che, pure se l'intelligenza artificiale ha prodotto risultati ottimali, si è trattato di uno solo dei molti strumenti utilizzati dai nostri artisti. Il loro lavoro non è stato in alcun modo sostituito incorporando l'IA, che ha invece affiancato e assistito il nostro team creativo". In assenza di lamentele interne e dando per vera fino a prova contraria la dichiarazione, Method Studios potrebbe aver limitato con coscienza l'utilizzo dell'IA con quella "personalizzazione" specificata nel comunicato, magari legandola soltanto a tematiche precise e con molteplici e forse eterogenei input umani a mediarne la produzione, poi rimessa in struttura e finalizzazione agli artisti in carne ed ossa. Fa però riflettere un elemento: che se non fosse emersa la realizzazione dei titoli da parte dell'IA, a quest'ora in pochi si sarebbero resi conto della cosa. E per quanto Marvel sia costretta, in un modo o in un altro e per ragioni disparate, a rivelare certi dettagli, moltissime altre aziende e settori operano nell'oscurità e forse senza limitarsi, diffondendo in modo silenzioso ma costante la sostituzione da uomo ad IA. Un modo di pensare all'argomento molto vicino a Secret Invasion, dove le intelligenze artificiali rappresentano gli Skrull e la minaccia del momento che è possibile integrare o combattere.