L'edizione numero 74 non è ancora iniziata ma si pensa già a Sanremo 2025. La ragione è presto detta: chi condurrà il Festival tra un anno? Il nodo dovrà essere naturalmente sciolto dalla RAI che potrebbe trovarsi a incassare il no di Amadeus. Volto quotidiano di Rai 1, da ormai 5 anni si trasforma, in una settimana precisa del mese di febbraio, nel mago del Festival di Sanremo, tornato ad antichi fasti dopo anni di disconnessione quasi totale dalla contemporaneità, musicale e non.
Il prossimo 10 febbraio Amadeus potrebbe dire addio (o almeno un lungo arrivederci) alle fatiche sanremesi perché l'accordo iniziale tra lui e la RAI prevedeva già che quella del 2024 sarebbe stata la sua ultima edizione da direttore artistico e conduttore. Il condizionale però è obbligatorio: non soltanto da viale Mazzini è già arrivata la richiesta di continuare per un altro anno almeno, anche i discografici vorrebbero che Amadeus ci ripensasse perché, fanno sapere, le sue edizioni hanno fin qui fruttato 120 dischi di platino, più di quanto abbiano fatto i Sanremo degli ultimi 10 anni messi insieme. Lui per il momento dice di voler pensare solo a quanto accadrà tra il 6 e il 10 febbraio 2024, la RAI, nel caso l'opera di convinzione non dovesse andare in porto, starebbe valutando una rosa di possibili candidati, analizzando i pro e i contro di ognuno di loro.
1. Alessandro Cattelan
Fiorello ha lanciato la sua candidatura come conduttore del prossimo Sanremo e lui ci ha naturalmente scherzato su. "Solo se viene Fiorello" ha risposto Alessandro Cattelan a _Viva Rai2!, a voler mettere le cose in chiaro, che lui non si aspetta certo che la RAI possa proporgli la kermesse canora più importante del Paese e che dunque è impossibile, almeno per ora, poterlo vedere sul palco di Sanremo come conduttore. Però, quando nel 2021 la RAI lo strappoò a SKY e gli propose immediatamente la prima serata con uno show personalissimo, Da grande (che non andò molto bene negli ascolti), i rumor portavano esattamente in quella direzione.
Perchè sì: Intrattenitore brillante dalla parlantina scioltissima, ha dalla sua l'aver lavorato praticamente da subito a cavallo tra TV e musica (il suo primo "impegno" è stato a 7 anni nella giuria dello Zecchino d'Oro). Dopo essersi fatto le ossa a MTV, Sky gli ha affidato per dieci anni la conduzione e poi anche la direzione artistica di X Factor. E non a caso la RAI l'ha voluto alla guida dell'Eurovision Song Contest nel 2022, con Laura Pausini e Mika. Il passo successivo naturale, insomma, potrebbe essere Sanremo.
Perchè no: per il pubblico solito della RAI è un volto meno familiare di altri.
2. Paolo Bonolis
Paolo Bonolis, conduttore di indiscussa esperienza, di Sanremo ne ha già fatti due, il primo, con ottimi riscontri, nel 2005 (vinse Francesco Renga con Angelo), il secondo, meno acclamato, nel 2009 (vinse Marco Carta). Il suo è stato forse il primo nome spuntato nelle previsioni per il dopo Amadeus, complice anche l'incertezza dalle parti di Mediaset (il suo contratto scadrà a giugno). Nel giro di poche settimane la situazione è un po' cambiata perchè, come ha chiarito pochi giorni fa Piersilvio Berlusconi, l'azienda di Cologno Monzese resta aperta a qualunque proposta possa arrivare dal conduttore, per cui l'ad ha speso pubblicamente parole di grande stima e affetto. Senza contare che si starebbe già lavorando alla nuova stagione di Avanti un altro. Basterà questo a trattenere Bonolis?
Perchè sì: Per la grande esperienza e per il suo approccio mai banale.
Perchè no: Se da una parte c'è chi sostiene che la RAI lo stia tentando in ogni modo anche in vista dell'enorme vuoto che Amadeus lascerebbe a Sanremo, dall'altra risuonano le parole dello stesso conduttore in una recentissima intervista con La Stampa. Paolo Bonolis, classe 1961, ha dichiarato senza giri di parole di sentirsi stanco, che fosse toccato solo a lui scegliere si sarebbe fermato già un paio d'anni fa. E ha aggiunto che se qualcuno davvero gli proponesse il terzo Sanremo lui qualche idea ce l'avrebbe ma sarebbe necessario un investimento importante per portare all'Ariston "qualcosa che non siamo usi vedere nel corso dell'anno in TV". Non proprio incoraggiante.
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3. Alessia Marcuzzi
Un noto settimanale, azzardando una previsione, è stato pronto a scommettere che a sostituire Amadeus a Sanremo 2025 potrebbero essere Alessia Marcuzzi e Stefano De Martino in coppia, suggerendo che la direzione artistica potrebbe essere invece di Carlo Conti. La domanda però sorge spontanea: perché pensare che Alessia Marcuzzi non sarebbe in grado di condurre da sola un Festival di Sanremo?
Perchè sì: In televisione da ben 33 anni, non è soltanto abituata alle dirette potenzialmente difficili come sono quelle, insidiosissime, di Sanremo (avendo sulle spalle la conduzione, sempre con ottimi risultati, di ben tre reality, i più importanti: Grande Fratello, L'isola dei famosi e Temptation Island). La Marcuzzi ha avuto molto spesso a che fare anche con la musica nei suoi show: sua per esempio una delle conduzioni più lunghe nella storia del Festivalbar, ben 7 anni, di cui due con Amadeus e tre con Fiorello. Che non a caso l'ha scelta, per il secondo anno consecutivo, come partner in crime per il dopo-festival targato Viva Rai2!. Conduttrice ironica, generosa e fintamente maldestra, Alessia Marcuzzi potrebbe essere la scelta più adatta a raccogliere il testimone di Amadeus, che ha finalmente svecchiato il Festival.
Perchè no: Se l'approccio di Amadeus alla macchina Sanremo è stato il classico pugno di ferro nel guanto di velluto, il timore è che Alessia Marcuzzi, a fronte di una grande creatività, possa essere più caotica del suo predecessore (si guardino le prime puntate di Boomerissima).
Ci potrebbe essere poi da sciogliere il nodo Stefano De Martino, che ha già lavorato con lei in un'edizione dell'Isola dei famosi come inviato: sarebbe ancora una volta una buona spalla, ma la RAI porgerebbe così tanto il fianco al gossip dopo le rivelazioni di Belen?
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4. Geppi Cucciari
Si dice che Geppi Cucciari se la sia presa per la presenza di Teresa Mannino come co-conduttrice di Sanremo 2024 nel corso della terza serata perchè quest'anno voleva esserci lei su quel palco. Secondo indiscrezioni, si dice che sia molto arrabbiata con Amadeus per averle preferito la collega. La verità, però, è che lei potrebbe dover aspettare un solo anno per condurlo quello stesso Festival.
Perchè sì: Il suo nome sarebbe in pole position, insieme a quello di Stefano De Martino (sempre lui!) per Sanremo 2025. Pare che il potente agente di entrambi, Beppe Caschetto, stia lavorando per portare la conduttrice e comica sarda all'Ariston insieme al conduttore ed ex ballerino partenopeo. Ci riuscirà? Lei, con o senza De Martino, lo meriterebbe per intelligenza e bravura.
Perchè no: il suo stile irriverente e la sferzante ironia non sono per tutti.
5. Stefano De Martino
Che affianchi Alessia Marcuzzi e Geppi Cucciari, ormai il nome di Stefano De Martino sembra il più accreditato per Sanremo 2025. D'altronde dopo l'era Amadeus la RAI difficilmente rinuncerà al pubblico più giovane che da qualche anno sembra finalmente di nuovo interessato ad alcuni (pochi) mirati prodotti del servizio pubblico.
Perchè sì: L'idea sarebbe quella di affidare la conduzione del Festival a qualcuno che possa piacere un po' a tutte le fasce d'età. Il pubblico, soprattutto grazie ai suoi programmi in RAI, ha scoperto in Stefano De Martino un personaggio insospettabilmente simpatico e brillante. Se a questo si aggiunge che sa cantare e ballare, si è praticamente davanti a uno showman completo.
Perchè no: Ci sono due nei che potrebbero compromettere la sua avanzata verso Sanremo 2025. Impegnato da mesi nell'operazione simpatia che dovrebbe aprirgli le porte giuste, si dice, proprio per l'Ariston, ha indubbiamente subito la cattiva pubblicità che Belen gli ha fatto con alcune dichiarazioni al vetriolo dopo la separazione.
Stefano De Martino inoltre, per questioni anagrafiche, non è forse la guida più esperta possibile per il Festival. D'altronde lui stesso aveva dichiarato, al cospetto di Francesca Fagnani, una a cui non si mente mai, che per Sanremo è necessario qualche capello bianco in più.