Non è facile parlare di amore; ancor meno lo è se si è chiamati a farlo con colui al quale quel sentimento è destinato, per la paura di perderlo, vederlo sfiorire, rimandare al mittente ogni singola sillaba colma di emozione. Le parole si compongono tra cuore e testa, prendono forma, per poi incastonarsi tra i denti, e tramutarsi in non detti e pensieri rimandati, dichiarazioni posposte.
Ecco allora che quando un'interiorità si blocca, altre vengono in soccorso. Che sia un brano musicale, un verso di una poesia, o uno stralcio letterario, le parole che scorrono in circolo tra lo spazio di uno sguardo, o l'attimo di un ascolto, si fanno ancore salvifiche, presta-nomi di dichiarazioni rimaste intrappolate nel confine dell'insicurezza e della paura. Poi accade che all'interno di questa biblioteca di prestiti di pensieri, cominci a farsi largo anche il cinema; il suo è un inserimento silenzioso, ma d'impatto tanto che nell'arco di pochi decenni va a elevarsi a giacimento aureo di citazioni da cogliere a piene mani, interiorizzarle e riutilizzarle per colmare lacune, e dar corpo alle proprie emozioni. È una collezione infinita quella delle battute d'amore di cui si nutre il cinema; un'alimentazione continua destinata a evolversi e ampliarsi, uscita dopo uscita, titolo dopo titolo. Noi abbiamo selezionato 10 tra le citazioni d'amore più intense offerteci dal cinema, tra legami sfioriti, sussurrati, vissuti e perduti.
1. I segreti di Brokeback Mountain
Avessi almeno la forza di lasciarti
Ha tante sfumature l'amore. C'è quella dell'amore appena nato, quella dell'amore bruciante, quella dell'amore che strugge l'anima perché agognato, voluto, rincorso e poco soddisfatto. E sono proprio quelle parole capaci di dar vita a quei sentimenti brucianti e distruttivi che sanno colpire gli strati più profondi dell'anima, a essere utilizzati quando altre frasi, altre parole non riescono a fuoriuscire. L'amore puro, ma impossibile, tra Ennis del Mar (Heth Ledger) e Jack Twist (Jake Gyllenhaal) ne I segreti di Brokeback Mountain di Ang Lee vive soprattutto di silenzi; è nello spazio dei non detti che si coglie la sincerità di due cuori che battono all'unisono, ma sono costretti a suonare per due orchestre diverse. Perché nell'America rurale degli anni Sessanta, amarsi tra due uomini - anzi, cowboy, figura emblematica dell'eroe americano - non è assolutamente concesso. Eppure, è proprio quando i due riescono finalmente a parlarsi e ad aprirsi completamente, che le bocche riescono a ferire più di mille lame. E quelle urlate da Jack Twist a Ennis sono delle spade affilate, fendenti distruttivi, che rendono vivi sentimenti tenuti nascosti, insoddisfazioni inascoltate, e ora pronte a trovare spazio nel freddo del Wyoming.
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2. La bella e la bestia
L'ho lasciata andare... Perché ne sono innamorato
Una carezza color oro mescolata a un pianto che ha il peso di un petalo di rosa. La bella e la bestia è molto più che un classico dell'animazione Disney. È un viaggio tra gli inframezzi delle emozioni umani, un rito di passaggio da un'ira bestiale, pronta tramutarsi in amore salvifico. Se ami davvero qualcuno a volte è giusto saperlo lasciar andare; è l'atto più sincero e onesto che si possa compiere. E l'amore che la Bestia prova per Belle nel capolavoro del 1991 è un amore puro, sorprendente, di quelli che non credevi ti colpissero mai. Una freccia di Cupido scoccata in pieno petto, capace di tramutare anche un mostro in un principe azzurro dal cuore fragile e altruista.
3. Harry ti presento Sally
Quando ti rendi conto che vuoi passare il resto della tua vita con una persona, vuoi che il resto della tua vita inizi il prima possibile
Ci sono battute che scorrono sullo schermo, attraversando velocemente la mente dello spettatore per poi cadere nel buio. E poi ce ne sono altre destinate a rimanere impresse per sempre, elevandosi a dichiarazioni immortali, modelli da recuperare e reiterare per quantificare la portata di un sentimento, e sottolineare la potenza di un'emozione. Quella di Harry Burns (Billy Cristal) in Harry ti presento Sally è uno di quei momenti stagliatosi nella memoria collettiva. Il fatto che venga poi detto a capodanno, nel momento più alto dell'incertezza umana, perché ignari di quello che verrà da lì a dodici mesi, fa sì che lasci in questo momento di totale insicurezza un qualcosa di certo: l'amore che lega Harry a Sally.
4. Big Fish
Dicono che quando uno incontra l'amore della sua vita il tempo si ferma. Quello che non dicono è che quando il tempo si rimette in moto va a doppia velocità per recuperare
Vive nella sottopelle dei freak di Tim Burton un microcosmo alimentato da emozioni travolgenti, sentimenti caotici che si spostano e muovano al ritmo di cuori innocenti e puri. Da Edward mani di forbice, a La sposa cadavere, sono tante le anime che hanno toccato il sacro fuoco dell'amore. Sono anime che hanno pianto, sospirato, sorriso; ma chi ha saputo veramente parlare lasciando impresso il proprio lascito testamentario nella gallerie delle più belle citazioni d'amore al cinema è senza dubbio l'Edward Bloom (Ewan McGregor) di Big Fish. In quell'attimo sospeso, dove tutto è messo in pausa, per poi velocizzarsi e recuperare il tempo perduto, Burton non solo ha colto il momento in cui tutto può cambiare, e le farfalle nello stomaco iniziare a volare, ma lo ha reso visibile, e per questo ancora più reale.
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5. Casablanca
Avremo per sempre Parigi
In Sabrina Larry Larrabee affermava che Parigi è la città degli innamorati e per questo vi è rimasto solo 35 minuti. In Casablanca un altro personaggio, sempre dato in pasto all'immortalità da Humphrey Bogart, affida alla Ville Lumiere il porto sicuro di un amore reale, puro, vero, ma lasciato andare per il bene altrui. Parigi come covo di ricordi, flash improvvisi di un sentimento unico, di quell'amore vissuto a fondo e lasciato adesso vivere nelle fattezze di un cassetto dei ricordi da aprire non appena si penserà a una città come quella della Torre Eiffel.
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6. Forrest Gump
Non sono un uomo intelligente, ma so l'amore cosa significa
È una fiaba che corre - come il suo protagonista - Forrest Gump; una maratona lunga decenni che svela la crescita di un'anima pura, innocente, ma che proprio nella sua fanciullesca visione del mondo riuscirà a raccogliere successi inattesi e scoperte disarmanti. In questo viaggio in cui "non sai mai quello che ti capita", Forrest troverà anche lo spazio per sentire il cuore battere e poi arrestarsi: già, perché in questa costante ricerca del senso della vita, la corsa di Forrest passa anche da Jenny, la bambina fattasi adulta che il protagonista tenterà senza mai sforzarsi, ma solo con la purezza d'animo che lo contraddistingue, a farla sua anche solo nello spazio di una notte. Perché seppur non considerandosi "un uomo intelligente" Forrest l'amore sa bene cosa sia, e nei suoi occhi dolci ha una forma ben precisa, quella del volto di Jenny, della sua voce, dei suoi capelli, e del suo essere ribelle e sfuggevole.
7. Io e Annie
Ecco, io ti "straamo", ti "adamo", ti "abramo"!
Sono monologhi interiori lanciati in tutto il loro caustico umorismo verso il pubblico, i film di Woody Allen. La nevrosi dell'uomo si fa inchiostro cinematografico con cui confessarsi e lasciare ogni fragilità, paura, insicurezza libera di fuoriuscire. E in Io e Annie è il fallimento amoroso a essere posto al centro dell'opera. Consegnando ogni dubbio e associazione di pensiero al suo alter-ego cinematografico, Allen/Alvy intreccia il passato nello sguardo del presente, in una danza continua in cui indagare, volteggio dopo volteggio, errori e abbracci, sbagli e baci per carpire cosa sia andato storto in una relazione giocata non solo sull'amore, ma sullo "stramare". Le insicurezze di lei, e le fragilità di lui sono buche stradali che accidentato il percorso di quell'amore-passione (per dirla à la Stendhal) che nasce, tocca un apice e poi muore, così da rimanere eterno. Eterno, proprio come l'Io e Annie di Woody Allen.
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8. Orgoglio e pregiudizio
Mi avete stregato anima e corpo, e vi amo
Orgoglio e pregiudizio di Joe Wright vantava una base solida su cui costruire una versione nuova, sebbene fedele, delle vicende della famiglia Bennet. Il romanzo di Jane Austen è una montagna russa tra ironia e rivendicazione femminile, affetti traditi e altri fortificati. Una giostra perennemente in azione, lungo il cui circolo l'amore - quello inatteso, sospirato, sconcertante - ha iniziato a farsi sempre più largo trovando poi il proprio apice di massima espressione con la dichiarazione finale di Mr. Darcy. Quelle frasi lasciate scorrere alle prime luci dell'alba sono ormai imprese nella memoria collettiva: canovacci da interiorizzare e poi riproporre; parole lasciate in prestito ad altri cuori che corrono veloci, e altri spettri orgogliosi da abbattere. E pensare che Jane Austen quelle frasi non le aveva neanche lasciate tinte di inchiostro sulla pagina. Touché agli sceneggiatori.
9. Chiamami col tuo nome
Chiamami col tuo nome, e io ti chiamerò con il mio
È una congiunzione di anime quelle raccontate da Luca Guadagnino in Chiamami col tuo nome; due destini che si uniscono fino a perdere i confini delle proprie identità. Un annullamento dell'io e del tu che sopraggiunge per prendere i nomi e scambiarli: e così elio è ora Oliver, e Oliver diventa Elio. Un legame nato in silenzio, con la calma di chi scruta, guarda, assapora ogni momento e ogni passo avanti verso l'esplosione finale con la stessa dolcezza con cui si gusta una pesca.
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10. Notting Hill
Sono una semplice ragazza che sta di fronte a un ragazzo e gli chiede di amarla
L'amore è imprevedibile. Anzi, è proprio l'amore nella sua forma più inimmaginabile, quella che non ti aspetti, che ti coglie di sorpresa, che ti fa battere all'improvviso il cuore, il sentimento più intenso, più profondo, più vero. È l'amore mai forzato, ma lasciato crescere ed esplodere da solo. Ecco perché Notting Hill piace e colpisce così tanto; in quell'intesa speciale, in quel bacio improvviso, "surreale, ma bello" si nasconde la forza di un sentimento pronto a fiorire senza concimi, o terreni sementati. L'uomo ordinario che finisce per fidanzarsi con la più grande attrice del momento è ovviamente una versione esacerbata di questo processo di innamoramento che prende e sconvolge ogni piano. Eppure, se da una parte fa sognare, lasciando crogiolare la nostra fantasia tra le coperte del sogno e delle fiabe a lieto fine, dall'altro lancia ponti diretti su certe esperienze, alcune realizzate, altre solo immaginate. Un sogno che ritrova nella dichiarazione di Anna al libraio William Thacker il suo massimo acume, cullandoci tra le onde di un amore vero, sincero, sorprendente.