Dall'autore che ha creato la coppia di poliziotti più scombinata, folle e divertente del cinema - Riggs e Murtaugh di Arma letale - e dal creatore di Kiss Kiss, Bang Bang, nonchè regista di Iron Man 3, arriva una nuova esilarante "buddy cop" comedy alla Croisette quest'anno, ma per carità non chiamateli poliziotti perchè altrimenti si offendono. A Cannes quest'anno ritorna Shane Black con The Nice Guys, un film pieno di divertimento, umorismo, cuore e azione. La storia è ambientata durante gli anni '70 a Los Angeles dove tutti arrivano con la speranza di realizzare il sogno hollywoodiano, se non quello americano, ma la L.A. del film è in decadimento, l'Hollywood Boulevard pieno di showcase a luci rosse, la criminalità sta affondando sempre di più i suoi artigli nel cuore della città degli angeli, l'inquinamento è fuori controllo, lo spaccio di droga anche, insomma, rimane ben poco del glamour e del lusso degli anni '50, l'epoca d'oro di Hollywood e dintorni. In quest'atmosfera troviamo due personaggi che in pieno stile Black, non si assomigliano per niente, ma non possono fare a meno di completarsi a vicenda.
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Holland March (Ryan Gosling) è un detective, o meglio cerca di esserlo perchè è talmente imbranato che spesso è sua figlia - una ragazzina - a dargli man forte nelle situazioni più difficili. Dicevamo dunque un detective ("sei il peggior detective del mondo papà") che un giorno riceve la visita di Jackson Healy (Russell Crowe), un uomo che in gergo viene chiamato "muscle" o "enforcer", cioè un uomo d'azione, utile se si vuole far sputare i denti a qualcuno, e infatti Healy fa proprio questo: su adeguato compenso va in giro a pestare, pardon a "portare messaggi" a svariati individui per conto di terzi. March riceve un suo messaggio e si ritrova con il braccio fratturato, ma in seguito Healy lo ricontatterà per un lavoro, un caso che si scopre essere ben più complesso e pericoloso di quanto ci si aspettava. I due sono incaricati da Judit Kutner (Kim Basinger) di ritrovare la figlia Amelia, una ragazza scomparsa che assomiglia in maniera impressionante a una star del cinema porno che si è, apparentemente, suicidata. A quanto pare Amelia (Margaret Qualley) è rimasta invischiata in qualcosa di molto pericoloso, qualcosa che ha a che fare con la malavita organizzata che sta cercando di prendere il sopravvento in città. Da qui comincia la partnership, assolutamente esilarante, di Healey e March e dela figlia di quest'ultimo, Holly (Angourie Rice).
Buddy cop movie is not
Alla conferenza stampa erano presenti i sopra citati Crowe, Gosling e Rice, Matt Bomer nel ruolo del "villain" John Boy, il regista e autore Shane Black e il produttore Joel Silver. Tanto per cominciare, gli attori ci hanno tenuto a sottolineare, specialmente Russell in molteplici occasioni, che questo non è un buddy cop movie, e in effetti non possiamo dargli torto, ne' il suo personaggio ne' quello di Gosling sono poliziotti, ma si vede che la stampa è rimasta talmente tramortita dalle risate da dimenticare questo dettaglio: "Io non faccio ne' il detective ne' il poliziotto, sono uno che riscuote debiti, ma ho delle ambizioni!" ha detto Russell per poi riprendere l'argomento in seguito dicendo "non siamo poliziotti! Ma l'avete visto il film?" ma il tono era molto scherzoso, anzi tutta la conferenza stampa era intrisa di umorismo. Black ha parlato di come il film non può essere definito semplicemente una commedia, o un thriller o un action, ma bensì qualcosa che va oltre il genere "nel contesto della commedia, puoi essere divertente, ma allo stesso tempo puoi illustrare una connessione tra due personaggi, due uomini che hanno bisogno di qualcuno che creda in loro perchè loro non hanno fiducia in loro stessi e questi due si aggrappano a vicenda l'un l'altro tirandosi su".
Black ha continuato dicendo che per lui osservare i suoi personaggi recitati dai due attori è stato magnifico "vederli punzecchiarsi a vicenda, il loro continuo scambio di battute, è stato incredibile, potrei continuare a fare questo per il resto della mia vita. Non ho voluto scegliere attori comici per fare questo film, ho semplicemente scelto degli attori eccezionali sapendo che avrebbero fatto il loro lavoro portando in vita i personaggi". Parlando di un possibile sequel o di un adattamento televisivo della storia, Black ha risposto che effettivamente il progetto era nato inizialmente come pilot televisivo, "per fortuna non è andato avanti altrimenti oggi non avremmo potuto raccontare questa storia in maniera così vivida!" mentre Crowe e Gosling hanno scherzato amabilmente su un possibile sequel "No, no, io sono occupatissimo, non posso proprio" ha detto Crowe, mentre Gosling non ha perso tempo a fare battute ai danni del collega "non c'è problema lo posso fare io da solo, così come ho fatto il primo...", ma il regista ha li ha praticamente polverizzati quando ha detto che "non c'è problema rifacciamo il cast!".
Come Bud Spencer e Terence Hill
I giornalisti in sala hanno praticamente bombardato i due protagonisti di domande cercando di sviscerare il segreto della loro scoppiettante alchimia: com'è possibile che sullo schermo sembra che abbiano fatto decine di film insieme? "In realtà c'è una risposta ben precisa a questa domanda, è una nuova app del cellulare, si carica e basta regolarla per ottenere la massima compatibilità" ha risposto ironicamente Gosling e dando il via a Crowe che ha rincarato la dose dicendo "sì è vero io non ero nemmeno sul set, ero a casa e facevamo tutto via telefono". Perfino Black è intervenuto dicendo "se forse l'aveste anche voi sul telefono potremmo modificare l'atmosfera in sala!" una frecciatina non tanto velata sul fatto che le domande erano abbastanza ripetitive.
Ma le risate un po' aspre hanno lasciato il posto a un onesto sguardo di sorpresa e gratitudine sul volto degli attori, quando sono stati comparati a Bud Spencer e Terence Hill "Adesso sì che parliamo! Questo sì che è un gran complimento!" ha risposto Crowe. Alla fine il vero segreto della perfetta sincronia tra i due personaggi sullo schermo è davvero molto semplice, ha detto Shane "abbiamo semplicemente imparato ad ascoltarci a vicenda". Di certo la sceneggiatura ha aiutato moltissimo, così come spiegano gli attori "i personaggi prendono vita dallo script, le dinamiche tra di loro sono tutte lì, certo, lui ci ha lasciato contribuire, ma era già tutto sulla carta".
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Nonostante lo script "sia come una mappa" ha detto Rosling, "non è detto che quella mappa indichi precisamente, o tutto quello che Shane vuole, è capace di riprenderti nei momenti più impensati mentre magari sei sul set alle quattro del mattino cercando di rimanere sveglio. Shane è generoso e ti lascia libertà di movimento, di improvvisazione". "Sarei uno stupido a non lasciargli campo libero, tutto quello che fanno può essere parte integrante del personaggio" ha confermato Black. Saranno anche i novelli Bud & Terence, ma come ha fatto notare qualcuno del pubblico, il personaggio di Gosling ha una comicità molto fisica, quasi alla Jerry Lewis "Che posso dire?" ha confermato Black "Ryan è stato più che disponibile a lasciarsi manipolare e a schiantarsi su svariati mobili e immobili, perfino vetrate, la gag del bagno ci siamo detti, se dobbiamo farla facciamola al massimo!".
Un pessimo detective ma un bravo figliolo
Ovviamente i complimenti si sono sprecati per i due co-protagonisti, ma in molti sono rimasti impressionati dalla bravura della quindicenne Rice che nel film recita nel ruolo della figlia di March. In realtà come ha fatto subito presente Gosling "ci siamo accorti che non avrebbe funzionato per niente, così invece di avere un rapporto padre-figlia, abbiamo invertito le parti e abbiamo instaurato un rapporto madre-figlio!" sembra infatti che la giovane Angourie abbia professionaltà da vendere. "E' incredibile" ha continuato Gosling "arrivava ogni giorno con le idee chiarissime sul suo personaggio, una vera professionista, sembrava di avere a che fare con un'attrice che ha fatto teatro per trent'anni! Un giorno sarà il capo di tutti quanti noi", e a dire il vero la Rice sembra avere la testa sulle spalle, nonostante abbia già fatto visita a Cannes in passato ha detto che "mi sono nascosta in Australia, ben lontana da tutta questa follia!".
Un altro collega che ha fatto un'ottima impressione su Gosling e Crowe è stato Matt Bomer, il cui personaggio entra in scena nel film in ritardo "non ho avuto nessun problema a caratterizzare il personaggio, nonostante non compaia in scena dall'inizio. Shane mi ha fornito dell'ottimo materiale su cui basare la mia interpretazione, inoltre gli altri personaggi parlano di John Boy durante la parte iniziale, così in effetti hanno già stabilito un tono per me, non ho dovuto far altro che entrare in scena e recitare. Se vuoi fare la parte di un bad guy, Shane è l'autore che fa per te!". "Per fortuna Matt è incredibilmente preciso e disciplinato" ha detto Gosling, "con il tipo di personaggio che lui interpreta bisogna abbracciare la sensazione di minaccia, renderla reale, e Matt c'è riuscito benissimo, gli siamo molto grati".
Il Russell Crowe Method
Se per caso non sapete chi o che cosa è il metodo Stanislavski, state tranquilli perchè siete in ottima compagnia. Russell Crowe segue il "metodo Russell Crowe, non sono mai andato a scuola di arte drammatica, non ho mai seguito corsi, ma recito da quando avevo sei anni e con il tempo si migliora, non so nemmeno cosa ca**o sia il metodo Stanislavski e non me ne frega niente: non è così complicato, se vuoi fare l'attore, non devi fare altro che trovare un tuo metodo!"