La serie prodotta da Sky insieme a Cattleya e Mediaset apre nuovi scenari, approfondisce, scava e illustra assai più in profondità nella storia nata dalla penna di Giancarlo De Cataldo nel 2002 e portata sul grande schermo nel 2005 da Michele Placido.
L'ascesa e la caduta della Banda della Magliana (come la stampa la definì negli anni), un gruppo di criminali di quartiere che negli anni '70 - un periodo di forti tumulti politico-sociali e nel bel mezzo degli anni di piombo - ha intrecciato amicizie, collusioni, tradimenti e traffici illeciti pur di mettere le mani su Roma. Venduti al miglior offerente tra mafia, camorra e palazzi della politica, i ragazzi della banda si lasceranno alle spalle una lunga striscia di sangue, omicidi, rapimenti e rapine che li porteranno ad accarezzare l'illusione di conquistare sempre più potere, sempre più ricchezza, sempre più rispetto. Dal momento in cui Libano, il Freddo e il Dandi decideranno di unire le loro forze Roma non sarà più la stessa. Nasce così la Banda della Magliana, con cui tutti vogliono fare affari e a cui qualcuno da la caccia senza sosta. Sulle loro tracce il commissario Scialoja, personaggio un po' impopolare tra i colleghi perché accusato di essere schierato politicamente a sinistra. Il tira e molla tra la banda e la polizia, tra successi e insuccessi dall'una e dall'altra parte, trasformerà presto le sue indagini in una questione personale con il Dandi al quale contenderà l'amore di Patrizia, la prostituta più bella e sexy di Roma.
Banconote a valanga, traffico di droga, pistole, rapimenti e riscatti, manifestazioni studentesche che si intrecciano con le storie personali di personaggi grintosi e agrodolci, antieroi per eccellenza che con la loro strafottenza e le loro battute al vetriolo hanno creato un mondo misterioso che con questa serie si arricchisce di nuovi spunti.
Un'operazione spregiudicata ma quasi necessaria vista la quantità di 'materiale' rimasto fuori dal film e rimasto racchiuso nella mente e nelle pagine di De Cataldo; ma ancor di più Romanzo Criminale - La serie è un'ottima occasione per lanciare giovani e bravi attori verso il successo.
Il risultato è eccellente: una fiction dura, senza filtri, dal linguaggio usato alle scene mostrate, una storia che interseca alla perfezione le vicende della banda con il contesto politico e storico di quegli anni e con le storie personali dei suoi componenti, con i loro amori, le loro amicizie e le loro nevrosi.
Nella prima puntata...
Ad indagare sul rapimento viene chiamato il giovane e ambizioso Scialoja, che intravede l'occasione per mettersi in mostra e ottenere il tanto sospirato passaggio all'Antiterrorismo. La seconda puntata si apre con Scialoja che è sulle tracce delle banconote segnate del rapimento e con la 'nuova' banda che si accorda con il Sardo, uomo di fiducia della camorra sulla piazza romana, per riuscire ad arrivare a grossi quantitativi di droga da comprare e poi piazzare. L'uomo porta nel gruppo i suoi contatti e i suoi uomini, Ricotta e Trentadenari, che controlleranno le azioni della banda da vicino. I mezzi ci sono, i canali giusti pure, il coraggio non manca, è forse un po' di maturità che latita. I ragazzi sono ancora grezzi, ingenui in certi casi, piuttosto indisciplinati quando si tratta di donne e motori. Per punire uno dei ragazzi che ha commesso una leggerezza molto grossa e per dimostrare al resto della Banda di essere determinato, Libano costringe uno dei suoi uomini a restituire una Porsche appena comprata con i soldi del rapimento e come sempre tutto rischia di degenerare... Salvati in extremis e recuperati i soldi del pagamento dell'auto i ragazzi verranno comunque messi in pericolo dal Dandi che con i soldi del riscatto paga in contanti le prestazioni della bella Patrizia, la regina di cuori che entrerà in gioco nella vicenda facendolo innamorare follemente...