L'esordio alla regia della trentenne Raine Allen Miller è di quelli che ci lasciano col sorriso stampato sulle labbra. Una commedia sentimentale fresca e vitale, con due protagonisti che ci catturano nelle loro intricate vicende sentimentali grazie alla loro simpatia e spontaneità. Come rivela la recensione di Ritrovarsi in Rye Lane, su Disney+ dal 31 marzo, la rivelazione del Sundance Film Festival racconta l'incontro tra due ventenni che si imbattono l'una nell'altro nel bagno unisex di un mostra d'arte contemporanea.
Per la serie "tutto accadde in 24 ore", la sfrontata Yas (Vivian Oparah) attacca bottone con Dom (David Johnsson) dopo averlo sentito piangere nella toilette di una galleria d'arte. Grazie a una serie di domande incalzanti, Yas scopre che Dom ha appena rotto con la sua ex, che lo ha lasciato per il suo migliore amico. L'incontro tra i due giovani si trasforma in una lunga giornata trascorsa insieme tra battibecchi, confessioni, incontri con ex, incursioni in appartamenti vuoti e fughe rocambolesche in scooter, il tutto sullo sfondo di una Londra vivace, energetica e in continua evoluzione.
Una Londra così non l'avete mai vista
Come hanno spiegato gli sceneggiatori Nathan Bryon e Tom Melia, la scelta di aprire Ritrovarsi in Rye Lane in una galleria d'arte nasce dalla voglia di mostrare due persone di colore in un ambiente in cui non appaiono quasi mai al cinema o in televisione. La Londra di Raine Allen Miller è una metropoli multietnica, vivace e piena di opportunità come lo sono i due protagonisti e le persone che ruotano loro attorno, tutti perfettamente a loro agio in questo scoppiettante microcosmo.
Le peregrinazioni di Yas and Dom li conducono a zonzo attraverso i quartieri più vitali della parte sud della capitale inglese, Pecham, Brixton e il South Bank, in una Londra ineditamente soleggiata fatta di incontri sorprendenti (segnaliamo un clamoroso cameo di Colin Firth nei panni del re dei burritos di Brixton), parchi, localini intimi e barbecue in giardino a ritmo di musica, con un'esilarante versione dell'hit di Terence Trent D'Arby, Sign Your Name, a far da colonna sonora. Col suo passo coinvolgente, Raine Allen Miller reinventa la metropoli inglese lasciando fuori dal quadro tutti gli stereotipi che la caratterizzano, pioggia compresa, per offrire uno sguardo sulla vita quotidiana dei giovani londinesi della classe media immersi in un universo di opportunità e stimoli culturali.
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L'incontro ideale tra Richard Curtis e Richard Linklater
Ma la sceneggiatura in stato di grazia di Nathan Bryon e Tom Melia dà il meglio di sé nell'irresistibile caratterizzazione dei due protagonisti. Mentre Dom non ci prova neppure a nascondere il suo cuore spezzato e, dopo la rottura, confessa di essere tornato a casa dei genitori, chiudendosi nella sua stanzetta a intontirsi coi videogame e piangersi addosso, la vulcanica Yas sembra sprigionare sicurezza e creatività, ma anche lei nasconde le sue fragilità, come scopriremo in alcuni azzeccati colpi di scena.
Ritrovarsi in Rye Lane tallona da vicino i personaggi, in una continua scoperta per lo spettatore in un film in cui di fatto non accade poi molto, eppure non ci si annoia neppure per un'istante. Alla moderna rappresentazione del sentimento si affianca una dimensione comica raffinata che si esplicita in alcune rocambolesche sequenze, una per tutte l'irresistibile scena del barbecue, in un incontro ideale tra Richard Curtis e Richard Linklater. Il fatto che la storia si svolga nel sottobosco dell'arte contemporanea arricchisce ulteriormente la pellicola regalandole un look colorato e originale, merito delle riprese fluide che fluttuano tra vernissage e appartamenti di design e della fotografia satura di Olan Collardy, che si riflette anche negli abiti dei personaggi. Ritrovarsi in Rye Lane è un sferzata di energia positiva, ma anche un messaggio di fiducia rivolto ai romantici: l'amore arriva quando meno te lo aspetti.
Conclusioni
Una ventata d'aria fresca, come rivela la nostra recensione di Ritrovarsi in Rye Lane, romcom rivelazione che rappresenta l'esordio della regista inglese Raine Allen Miller. Il film racconta il magico incontro tra due ventenni in una lunga giornata in giro per South London, in un'inedita capitale inglese vivace e coloratissima, tra battute esilaranti, confessioni e qualche colpo di scena ben piazzato. Un film positivo che sprigiona entusiasmo e gioia di vivere.
Perché ci piace
- La chimica tra i due protagonisti è innegabile.
- L'ambientazione multietnica porta una ventata di energia nel panorama cinematografico.
- L'ambientazione nel mondo dell'arte rappresenta un punto di forza.
- Qualche gustosa gag ben piazzata qua e là strappa la risata.
Cosa non va
- La piacevolezza del film si accompagna a una leggerezza di fondo che tende a sorvolare sui problemi in un visione piuttosto idilliaca della gioventù inglese.