Lui, lei, una lunga storia d'amore rivissuta attraverso il filtro del ricordo. Dolente rievocazione del tempo che è stato: un profumo, un gesto, un tic, un'immagine che si confonde con il sogno. È questa la materia di cui è fatto Ricordi?, scritto e diretto da Valerio Mieli che nove anni dopo Dieci inverni, torna a raccontarci le relazioni umane, con il tocco gli è proprio. Ancora una volta in primo piano la coppia con le sue dinamiche, i suoi strappi, le evoluzioni, gli inciampi e le rotture: lì i protagonisti erano due giovanissimi Michele Riondino e Isabella Raganose, qui i portavoce di un cinema fatto di suggestioni e atmosfere, sono Luca Marinelli e Linda Caridi, a cui il regista affida tutto il flusso emotivo del film.
Il regista del film - di cui abbiamo parlato nella recensione di Ricordi? - conferma ancora una volta il suo talento nella ricerca di nuovi linguaggi e nel lavoro sulla forma che domina l'intera pellicola. Ecco che cosa abbiamo scoperto in questa intervista a Valerio Mieli.
![Ricordi Luca Marinelli Linda Caridi2](https://movieplayer.net-cdn.it/t/images/2018/08/21/ricordi_luca_marinelli_linda_caridi2_jpg_960x0_crop_q85.jpg)
Il racconto attraverso il ricordo: un lavoro di riscrittura
![Ricordi Luca Marinelli2](https://movieplayer.net-cdn.it/t/images/2018/08/21/ricordi_luca_marinelli2_jpg_375x0_crop_q85.jpg)
"La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla", diceva Gabriel Garcia Marquez. Ricordi? sembra proprio partire da questo assunto, almeno a detta dello stesso regista: "Non racconta come sono andate le cose, ma come i personaggi le hanno vissute e come se le ricordano. Noi stessi siamo un flusso di ricordi, il momento in cui siamo presenti quasi non c'è, non esiste. Questo film è l'occasione per raccontare con il cinema rappresenti l'interiorità di personaggi che si incontrano e si influenzano, ma non le loro azioni".
![Ricordi Luca Marinelli Linda Caridi3](https://movieplayer.net-cdn.it/t/images/2018/08/21/ricordi_luca_marinelli_linda_caridi3_jpg_375x0_crop_q85.jpg)
Il film si presenta come un flusso emotivo, un susseguirsi di immagini e sensazioni, combinate ad una rottura della linearità del tempo in bilico tra passato, presente e futuro, che ha richiesto un lavoro certosino: "È stato un lavoro di riscrittura e ricomposizione delle immagini, che dovevano essere visivamente molto precise. - ci dice Valerio Mieli - Era importante che ogni atmosfera venisse resa in pochissimo tempo. Ci sono ricordi di infanzia, ricordi falsi, di cose mai vissute o semplicemente confuse: tutto questo aveva bisogno di essere pensato, scritto e immaginato sulla carta come sarebbe dovuto essere poi dal punto di vista visivo. La sceneggiatura era molto dettagliata e siamo arrivati sul set con le idee abbastanza chiare".
La fascinazione per l'amore nel tempo
![Ricordi Linda Caridi](https://movieplayer.net-cdn.it/t/images/2018/08/21/ricordi_linda_caridi_jpg_375x0_crop_q85.jpg)
Come in Dieci inverni torna il tema dell'amore attraverso il tempo, una fascinazione che il regista ha trasformato in una propria cifra stilistica: "Le storie nel tempo mi affascinano più di quelle che si concentrano in un breve momento. Anche da spettatore e da lettore mi è sempre piaciuto vedere cosa succede alle persone nel corso di una vita. Raccontare l'evoluzione di una coppia nel tempo è un modo di studiare il cambiamento". Dobbiamo aspettarci un terzo capitolo che concluda questa ideale trilogia sul tempo? Forse: "Al momento sto lavorando su diverse cose, una di queste ha molto in comune con Dieci inverni e Ricordi?".