Da bambini, tre migliori amici d'infanzia fanno uno scherzo che finisce male e per evitare di essere incolpati dell'accaduto inventano l'immaginario personaggio di Ricky Stanicky, riuscendo incredibilmente a tirarsi fuori dai guai. Una circostanza che tornerà loro assai utile anche in futuro: vent'anni dopo infatti, Dean, JT e Wes continuano a sfruttare il fantomatico Ricky come un comodo alibi per i loro comportamenti immaturi.
Come vi raccontiamo nella recensione di Ricky Stanicky - L'amico immaginario, quando le loro mogli o partner diventano sospettosi e insistono affinché questo amico gli venga infine presentato dopo tanti anni di mistero relativo alla sua esistenza, il trio colpevole si trova impreparato a gestire la situazione e decide di assumere Rock Hard Rod, un attore in declino costretti a esibirsi in squallidi locali dove imita celebrità e canta canzoni a tema sessuale. Inizialmente l'inganno sembra andare nel migliore dei modi, ma quando Rod diventa sempre più morboso e ossessivo nei loro confronti, rischiando di rovinargli reputazione e carriera, i tre amici comprendono di essersi cacciati in un guaio senza apparente via d'uscita.
Prima o poi
Un progetto che ha avuto una gestazione di quasi quindici anni, con James Franco prima e Jim Carrey poi che avrebbe dovuto vestire il title-role. Un onere / onore che è invece toccato a John Cena, ormai sempre più a suo agio nella sua vis comica e in grado di regalare sfumature inaspettate soltanto fino a qualche anno fa, segno di una consapevolezza acquisita anche davanti la macchina da presa oltre che su quel ring che gli ha dato la prima fama. E Ricky Stanicky - L'amico immaginario segna anche il ritorno definitivo di Peter Farrelly a quelle atmosfere spassose e demenziali, già intraviste di nuovo nel suo precedente Una birra al fronte (2022), film che aveva anche segnato l'inizio della sua collaborazione con Zac Efron, qui nei panni di uno degli sprovveduti amici al centro del racconto.
Amici come prima
Il tema dell'amicizia è centrale in una sceneggiatura leggera e diretta, priva di eccessive complicazioni nel suo preparare il campo a una sequela ininterrotta di gag e battute, con quel pizzico di politicamente scorretto tipico del regista che emerge qua e là in una narrazione altrimenti relativamente telefonata, destinata a quell'epilogo più lieto che cinico come nella miglior tradizione della commedia classica. Non che nelle quasi due ore di visione manchino momenti piacevolmente sopra le righe, in particolar modo in quelle fasi iniziali nei quali il personaggio fittizio di Ricky viene introdotto a familiari e amici, con tutti gli equivoci e i paradossi del caso. Dal cagnolino che viene trascinato in acqua da un'anatra - gli animali con i Farrelly vanno sempre a nozze dai tempi di Tutti pazzi per Mary (1998) - a John Cena vestito e truccato come una liceale, fino all'irresistibile stacchetto musicali di William H. Macy durante i titoli di coda (mi raccomando non perdetevelo!), le situazioni di puro divertimento ci sono eccome.
Pro e contro
A mancare semmai è un'organicità di fondo che riesca a dar vita a un insieme omogeneo, frutto di quell'esilità di fondo sulla quale è d'altronde impostata l'intera operazione. Ma tra citazioni imitanti Owen Wilson e Alice Cooper, a serie tv come Ozark e al suo protagonista Jason Bateman e un'irriverenza che non risparmia niente e nessuno - memorabile la scena della convulsa circoncisione secondo i dettami della religione ebraica - Ricky Stanicky - L'amico immaginario svolge il suo compito di mero intrattenimento con una certa efficacia, potendo anche contare su un cast numeroso ed eterogeneo che dà vita a figure principali e di contorno alquanto peculiari. Qualche taglio avrebbe giovato alla scorrevolezza generale, con una manciata di passaggi scontati che fanno capolino e un paio di sottotrame più superflue che utili, ma per una serata all'insegna del disimpegno il film va più che bene.
Conclusioni
Tre amici fin dall'infanzia sfruttano un amico inesistente come alibi perfetto. Quando le mogli inviperite chiedono finalmente di conoscere il fantomatico Ricky, toccherà loro noleggiare un attore da strapazzo per interpretare lo scomodo ruolo, ignari che questi si insinuerà sempre più nelle loro vite con conseguenze del tutto imprevedibili. Come vi abbiamo raccontato nella recensione di Ricky Stanicky - L'amico immaginario, la nuova commedia scritta e diretta da Peter Farrelly sfrutta il talento di uno scatenato John Cena, sempre più a suo agio nella sua vena comica, per innescare una serie di gag e battute al fulmicotone, cattive e irriverenti al punto giusto. Divertente ma poco omogeneo, il film si allunga eccessivamente nelle quasi due ore di visione, offrendo ad ogni modo momenti e situazioni spassose, riflettendo in un certo modo sul significato di amicizia e fiducia.
Perché ci piace
- John Cena è incontenibile e a tratti irresistibile, in un cast in palla.
- Alcune gag e battute sono cattive e taglienti al punto giusto.
- Si ride...
Cosa non va
- ...ma la sceneggiatura non è priva di forzature e tempi morti, nonché destinata a un finale più accomodante del previsto.