Il ritorno di Jack Ryan, versione Chris Pine
Riecco Jack Ryan, il brillante analista della Cia nato dalla penna di Tom Clancy. Solo che stavolta si ricomincia da capo. Prequel? Reboot? Al di là delle definizioni più adatte, Jack Ryan - L'iniziazione è proprio un'altra cosa, anche perché quello diretto da Kenneth Branagh è il primo film sul celebre personaggio sceneggiato da una storia originale (lo script è di Adam Cozad e David Koepp)e non tratto dai romanzi di Clancy come i precedenti.
Così, dopo Alec Baldwin (in Caccia a Ottobre Rosso), Harrison Ford (in Sotto il segno del pericolo e Giochi di potere) e Ben Affleck (in Al vertice della tensione), a interpretare il futuro analista della CIA nella fase giovanile della propria carriera, prima del suo ingresso nell'Agenzia, è Chris Pine, novello Capitano Kirk in Star Trek.
In questo episodio ritroviamo Jack Ryan agli albori della sua carriera: dopo aver subito un grave incidente in elicottero mentre era un marine, Jack viene invitato da William Harper (Kevin Costner) ad unirsi alla CIA come consulente esterno: sarà un'analista finanziario che sotto copertura dovrà tenere d'occhio le mosse di un magnate russo (lo stesso regista Kenneth Branagh). Il giovane agente viene spedito a Mosca e ben presto viene a conoscenza di un complotto: scopre che si sta preparando un attentato terroristico per mandare in crash l'economia degli Stati Uniti. E a complicare le cose, l'improvviso arrivo in Russia della sua ragazza, interpretata da Keira Knightley.
Un onesto thriller-action, ma manca la personalità
Niente distribuzione in sala in Italia per Jack Ryan - L'iniziazione, che sul mercato è appena uscito direttamente in homevideo: già questo dovrebbe far pensare sul fatto che nonostante la ripresa di un personaggio così celebre, sul film diretto da Kenneth Branagh ci si credeva poco. Il realtà il prodotto, anche se non entusiasma e pecca soprattutto di personalità, si rivela un onesto thriller-action, grazie anche a una buona regia, un discreto senso del ritmo e alcune scene di azione dall'indubbia efficacia. E poi in sala ci arrivano purtroppo prodotti ben peggiori. Certo, si prova subito una sensazione di spaesamento, quando dopo aver visto Jack Ryan nei vecchi film alle prese con i pericoli derivanti dall'Unione Sovietica, adesso lo si ritrova studente alle prese con un dottorato a Londra nel giorno dell'attentato alle torri dell'11 settembre 2001. Insomma, bisogna azzerare i propri ricordi e gettarsi in una nuova avventura con un Jack Ryan tutto nuovo. Il film ci mette pochissimi minuti a raccontare il suo periodo da volontario marine in Afghanistan, l'incidente in elicottero, il lungo percorso di rieducazione per tornare a camminare regolarmente. Il percorso per rilanciare il personaggio, reclutato nientemeno che da Kevin Costner, appare però un po' frettoloso e sbrigativo.
Un rilancio senza coraggio
Dopo l'antefatto, in realtà il seguito assomiglia a quello di tanti film del genere, fra intrighi misteriosi, inseguimenti mozzafiato, incursioni calcolate al secondo e scaricamento frettolosi di dati informatici. Il complotto economico ideato dal magnate russo (Kenneth Branagh si ritaglia un ruolo da tipico cattivone dell'est) a dir la verità è troppo confuso e macchinoso, qualche passaggio dello script appare eccessivamente acrobatico e in fin dei conti facilone, mentre Chris Pine non ha certo il carisma di Harrison Ford e il ruolo non gli calza proprio a pennello. Ma detto questo, va riconosciuto che il film si fa guardare e non annoia mai, grazie a un montaggio serrato, le già citate scene di azione, un plot dignitoso e una regia rigorosa. Ma è davvero troppo poco per rilanciare il personaggio di Jack Ryan, anche perché in questo genere negli ultimi anni si è visto di tutto e di più. E un pizzico di coraggio e originalità in più sarebbero stati necessari.
Il blu-ray: un video di altissimo livello
Adesso i fan dell'analista Cia potranno finalmente scoprire Jack Ryan - L'iniziazione grazie all'uscita homevideo e a un'ottima edizione in alta definizione. Il blu-ray distribuito da Universal presenta infatti un video di altissimo livello, con una grande cura per il dettaglio, incarnati porosi e ben definiti e particolari in evidenza su tutti gli elementi del quadro. Soprattutto le scene ben illuminate sono uno spettacolo per nitidezza e incisività. Le piccole sfocature sono tutte dovute al girato, come del resto le atmosfere più morbide e soffuse delle scene più scure: ma in queste circostanze, anche se il quadro risulta più piatto e meno incisivo, in realtà la qualità non viene mai meno, grazie a un nero profondo e a una gestione sempre ottimale della compressione. Il film è stato girato in vari modi, questo spiega anche perché in certi tratti la grana è assente, mentre in altri appare evidente ma comunque naturale e molto piacevole. Il croma presenta colori vivi e stabili, e alcuni rari momenti in cui gli incarnati appaiono leggermente troppo carichi, rappresentano gli unici rilievi di un video eccezionale.
Audio italiano aggressivo, ma il DTS HD 7.1 inglese è su un altro pianeta
Ottima anche la traccia audio italiana in dolby digital 5.1, anche se come in altre occasioni, anche qui siamo di fronte al rammarico di non poter disporre di una traccia all'altezza di quella originale, codificata addirittura in un DTS HD 7.1 davvero spettacolare per coinvolgimento, cura del dettaglio, dinamica e pressione sonora. In ogni caso, come detto, piacevolissimo anche l'ascolto in italiano, che presenta un asse posteriore molto aggressivo nell'appoggiare la scena, come si può apprezzare fin dall'attacco all'elicottero in Afghanistan. Ma tutte le scene più movimentate rivelano una buona separazione dei canali, un'efficace direzionalità e un'adeguata spazialità. Molto presente anche il sub, anche se forse qui è più marcata la differenza rispetto alla traccia inglese. Decisamente coinvolgente anche la colonna sonora, che fa uso di tutti i diffusori per circondare lo spettatore.
Extra: commento audio e un'ora di featurette
Meno eclatante ma comunque pienamente soddisfacente il reparto dei contenuti speciali, che presentano innanzitutto il commento audio del regista Kenneth Branagh e del produttore Lorenzo di Bonaventura. Si parte poi con una serie di featurette. Jack Ryan: l'uomo più veloce nella stanza passa in rassegna il franchise del personaggio e spiega l'idea di come reinventarlo e rilanciarlo, cercando di modernizzare la serie con una storia adeguata al giorno d'oggi (14 minuti).
Sir Kenneth Branagh: Lo Zar del reclutamento nell'ombra è invece un contributo tutto dedicato alla regia del baronetto e alla sua capacità di dirigere anche se stesso (10'), mentre Jack Ryan: il pensiero di un uomo d'azione analizza la realizzazione di alcune scene chiave, soprattutto quelle di azione (5'). Molto interessante il documentario I vecchi nemici ritornano, un excursus storico di oltre 21 minuti con interventi di esperti in materia sulla storia dei rapporti tra Usa e Russia, sul perché si è di nuovo scelto un nemico di questo tipo e di come la serie di Jack Ryan abbia visto spesso la sfida tra queste due nazioni. A chiudere 5 minuti di scene tagliate ed estese, col commento opzionale di regista e produttore.
Movieplayer.it
2.5/5