Il sequestro che non c'è
Praticamente invisibile nell'uscita nelle sale di inizio 2013, Aspromonte merita di essere rispolverato grazie all'uscita in homevideo, se non altro per essere la prima pellicola interamente prodotta e distribuita da imprese calabresi. Il film è diretto dall'italo-tunisino Hedy Krissane e tratta da un soggetto del professore Tonino Perna. Girato ovviamente in Aspromonte, la pellicola è incentrata sulla storia dell'industriale brianzolo Torquato Boatti, titolare di un mobilificio interpretato dal comico di Zelig Franco Neri.
L'industriale arriva in Calabria per far firmare urgentemente un contratto al fratello musicista Marco che non vede da anni (Andrea De Rosa), e che proprio in questi giorni decisivi per l'industriale, si è recato al sud per una fantomatica tournée con il suo gruppo. Ma al rifiuto di firmare il contratto, segue una lite furibonda fra i due fratelli: Marco sparisce e Torquato è sicuro sia stato rapito: lo cercherà battendo l'impervio territorio assieme ad Aldo, una guardia del corpo forestale, interpretata da Pier Maria Cecchini, in un'avventura on the road che li porterà a incrociare tanti personaggi del luogo.
Un atto d'amore per la Calabria
Sarà una commedia che pecca di molte ingenuità, qualche dialogo imbarazzante e un montaggio non molto curato, ma Aspromonte esprime anche un sanguigno amore per il territorio che riesce a colpire nel segno. Una terra spessa conosciuta solo per il suo aspetto negativo, quello degli arcifamosi sequestri di persona, che anche nel film di Krissane fanno da ingombrante sfondo alla vicenda: ma l'abilità è riuscire quasi a depotenziare questa piaga, giocando sui pregiudizi con ironia e puntando l'attenzione invece sulla bellezza dei paesaggi (forse alcune panoramiche sono però troppo insistite), i comportamenti locali, i dialetti e le specialità della cucina.
Una cartolina turistica suggestiva, nella quale però le dinamiche umane hanno sempre la loro decisiva importanza, perché alla fine del percorso i fratelli ritroveranno un affetto che sembrava perduto. Ne vien fuori alla fine un prodotto debole e non pretenzioso, ma tutto sommato dignitoso, con qualche momento divertente e un ritmo vivacizzato dalle canzoni del cantante calabrese Peppe Voltarelli legate strettamente ai luoghi della vicenda.
Il DVD: video soddisfacente e audio frizzante
Aspromonte è arrivato in homevideo con un DVD targato Minerva Pictures e distribuito da CG Home Video. Buono il reparto video, che grazie anche alla brevità del film non presenta problemi di compressione e propone un quadro solido e compatto, scontando solamente alcuni limiti fisiologici del formato: ci sono quindi fenomeni di aliasing e qualche sbavatura su alcuni contorni nei fondali. Anche le vaste panoramiche dell'Aspromonte non sono tutte perfette e qualche pastosità c'è, ma tutto resta sempre abbastanza sotto controllo. Per il resto il quadro è valido, con un dettaglio più che buono per il DVD e primi piani convincenti. Il video beneficia anche dei tanti esterni molto luminosi, per cui il quadro respira e anche il croma rispecchia fedelmente i colori del paesaggio calabro.
Piacevolmente vivace l'audio multicanale dolby digital 5.1, che mostra subito un certo brio nelle belle musiche e nelle canzoni di Voltarelli, con un adeguato coinvolgimento del fronte posteriore. I rear del resto sono ben presenti anche in alcuni accenni di ambienza, durante le ricerche del presunto rapito. Sia chiaro, nulla di eclatante, però in genere la scena sonora presenta una buona spazialità, con un discreto coinvolgimento per quelle che sono le tematiche del film. I dialoghi sono sempre chiari e precisi dal centrale. Debole invece il reparto degli extra, che presenta solamente il trailer.
Movieplayer.it
2.5/5