Rebel Moon è il nuovo progetto firmato da Zack Snyder nel 2021, una space opera che, a quanto pare, era stata inizialmente presentata alla Lucasfilm (nel periodo che intercorre tra il lancio de La vendetta dei Sith e l'acquisizione di Lucasfilm da parte di Disney, ovvero nel 2012) per entrare nel macrocosmo di Guerre Stellari. Con questo lungometraggio rifiutato (probabilmente perché troppo lontano alla filosofia di Star Wars), il film-maker statunitense ha voluto rimodularlo, trovando con Netflix la propria libertà, specialmente ora che, da qualche anno, ha abbandonato la guida creativa del mondo Detective Comics. Dopo il timido inizio del franchise di Army of the Dead, la recente cavalcata post apocalittica in salsa heist movie, ecco che Zack Snyder ha deciso di spostare la sua attenzione su un'opera più colossale e mastodontica, con l'obiettivo finale di plasmare una nuova saga fantascientifica che possa realmente fare la differenza. Con l'occasione proviamo ad analizzare quanto sappiamo del film, provando a capire quali saranno le sue caratteristiche fondanti.
Cosa sappiamo del film
Rebel Moon è stato ufficializzato nell'estate del 2021, quando viene annunciato che Zack Snyder è al lavoro su un progetto sci-fi gigantesco, già proposto in passato alla Lucasfilm ed ora in lavorazione per Netflix. A scriverlo i fidati Kurt Johnstad (dietro 300) e Shay Hatten (sceneggiatore di Army of the Dead) con una storia che vuole essere il primo capitolo di un mondo complesso e dettagliato. Nei mesi successivi sono emersi nuovi dettagli della pellicola, dal casting dell'attrice protagonista ovvero Sofia Boutella (Kingsman - Secret Service, Atomica bionda) alle prime immagini, dagli iniziali spunti di trama al coinvolgimento di nomi di punta come Anthony Hopkins e Charlie Hunnam. In questo lungo arco di tempo che è intercorso tra l'annuncio (e che proseguirà fino al lancio, previsto per il 22 dicembre 2023), piano piano l'opera sta prendendo forma, attirando l'attenzione non esclusivamente dei fan della poetica estetica e narrativa di Zack Snyder, anche solo per l'appassionata ambizione che il progetto si pone fin dall'inizio: essere la prima tessera di un mosaico fantascientifico totalmente originale.
Rebel Moon: Zack Snyder ha diviso il film in due parti, una pioggia di nuove foto
Tra Kurosawa e Star Wars
Ed è proprio questo il primo punto che coglie nel segno, ovvero l'idea che questo nuovo lungometraggio di Snyder possa realmente portare una ventata d'aria fresca nel genere fantascientifico. Detto questo, il film-maker ha già messo in chiaro quali sono gli elementi narrativi saldi dai quali partire: "Questo progetto è legato al fatto che sono cresciuto con i film di Akira Kurosawa e di Star Wars." Se altre dichiarazioni hanno lasciato presuppore che il cineasta voglia ispirarsi in particolare al leggendario I sette samurai e la trama ne è una conferma, visto che vede al centro una comunità pacifica assediata da soldati di altri mondi che si trova costretta a reclutare mercenari in giro per la galassia, anche il collante con Guerre Stellari non è da sottovalutare. Dall'universo di Lucas, probabilmente, l'autore vuole recuperare la stessa ibridazione con il fantasy (le concept art sembrano indicare tale direzione), ma anche lo stesso approccio al worldbuilding, seppur con uno stile differente.
Uno sguardo alla transmedialità
Rebel Moon è ancora un singolo lungometraggio, che tra l'altro non ha ancora visto la luce, ma sembra che Zack Snyder stia già guardando al futuro come testimoniano un paio di dettagli per nulla irrilevanti. Per prima cosa, nell'agosto del 2022, un report di Deadline aveva messo in evidenza alcuni costi di produzione di un film chiamato per l'appunto Rebel Moon Parte 2, facendo presagire di conseguenza che i lavori preliminari dietro il seguito potrebbero essere iniziati da un po' di tempo. Se tale indizio fa capire non solo che l'autore statunitense ha già in testa tutto il piano progettuale della saga e che parallelamente si sta muovendo molto rapidamente per realizzarlo il prima possibile, quello che colpisce è anche la volontà del film-maker di costruire un'avventura transmediale (come Star Wars d'altronde), testimoniata dal fatto che sarebbe in lavorazione anche un gioco di ruolo ispirato proprio all'opera. Un passaggio che rafforza l'idea di un mondo fantascientifico condiviso su più livelli narrativi e mediali.
Sangue e chiaroscuri
Tornando invece alle immagini che abbiamo potuto vedere della pellicola (in particolare, nelle ultime ore, sono stati condivisi parecchi scatti ufficiali esclusivi di Vanity Fair), quello che emerge è un calderone di riferimenti, tra Il Trono di Spade, Mad Max, di nuovo Star Wars, ma anche Dune. Osservando proprio il plotone guidato dall'Ammiraglio Atticus Noble (braccio destro del Reggente Belisarius, un sovrano spaziale tirannico, interpretato da Ed Skrein) notiamo maggiormente i legami con la saga letteraria e cinematografica di Dune, con degli antichi sacerdoti che sembrano fare il verso alle Bene Gesserit, ma anche l'atmosfera di fondo sembra riprendere il cupo e crepuscolare ciclo di Arrakis. Per quanto si tratti solo delle prime foto, si ha l'impressione che Snyder voglia prendere appieno da quel tipo di fantascienza oscura, filosofica e politica che ben si adatta al suo stile chiaroscurale e sanguigno, lasciando da parte, almeno a livello tematico, lo sci-fi più scientifico di Star Trek.
Rebel Moon: il film sci-fi di Zack Snyder avrà il suo gioco di ruolo e sarà spettacolare
Un investimento Netflix significativo
Chiudiamo la nostra analisi con una riflessione più progettuale che contenutistica, legata più che altro al supporto produttivo che Netflix sta dando a Rebel Moon e a tutte le sue espansioni. Non è una novità, oramai, che la N rossa ha deciso di investire su Zack Snyder dopo il suo allontanamento dalla DC, puntando su un autore sicuramente molto significativo e riconoscibile. Army of the Dead è sembrato, agli occhi del pubblico, un semplice antipasto in attesa di qualche progetto più di spessore e in effetti proprio questa nuova odissea fantascientifica sembra avere tutte le carte in regola per rilanciare nuovamente il cineasta americano. Non è un caso che Netflix sia disposta ad investire parecchio anche sul lato economico e ciò fa capire che la company dello streaming sta cercando di avere una visione a lungo termine del franchise, prendendosi ovviamente una buona dose di rischio. Probabilmente, già analizzando il risultato del primo capitolo, potremmo comprendere realmente che se questa saga ha le potenzialità giuste per diventare un nuovo cult del genere.