Real, la recensione: umano o virtuale? L'indagine di Adele Tulli sul web e sulle sue stranezze

Un'indagine per esplorare le relazioni tra umano e virtuale nell'innovativo documentario di Adele Tulli presentato in anteprima a Locarno 2024.

Uno degli avatar presenti in Real

Adele Tulli ama maneggiare il genere documentario scardinandone le fondamenta per raccontare gli aspetti della realtà che la colpiscono. Dopo aver esplorato il presente in Normal, la regista allunga lo sguardo verso il futuro con Real, che esplora le molteplici possibilità del virtuale e la compenetrazione col reale nel web. In concorso a Locarno 2024 nella sezione Cineasti del Presente e distribuito da Cinecittà Luce, Real è un vero e proprio viaggio nella rete che proietta lo spettatore in un vortice di stimoli visivi e sonori. Un'esperienza intrigante, anche se non è facile districarsi nella miriade di personaggi - tutti reali - che popolano il web.

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Una camgirl si prepara per il lavoro

Nel suo attento lavoro di ricerca, Adele Tulli ha identificato alcune figure di riferimento del panorama odierno del web - guru spirituali, influencer, YouTuber, una leziosa camgirl che, dopo aver esposto il proprio corpo nella rete, cura la propria anima attraverso la meditazione, e alcuni avatar che portano avanti la loro relazione omosessuale in un universo VR. Eppure il documentario di Tulli non si limita a raccontare le nuove professioni di Tiktoker, Youtuber e la loro influenza sui follower, ma esplora in profondità i meandri del web provando a far emergere i risvolti e la filosofia che si celano dietro questa realtà parallela che sta invadendo le nostre esistenze con prepotenza crescente.

Che cosa è reale?

Libero nella struttura, determinata dall'accurato montaggio di cui Adele Tulli si è occupata personalmente insieme a Ilaria Fraioli, Real è un film difficile da incasellare. Un'opera non fiction che esula dalla tradizione classica del documentario proprio perché si plasma sull'oggetto della sua indagine, un universo senza confini in costante evoluzione. La pioggia di immagini prese dalla rete, che si alternano ad ambienti reali legati al web come il data center portoghese, la fabbrica di cavi in fibra ottica svedese o la clinica tedesca specializzata nella cura dei disturbi di dipendenza dal web, avvolge lo spettatore invitandolo a districarsi negli ambienti molto vari che Real passa in rassegna simulando il flusso di feed.

La crisi degli influencer

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Una scena di Real

Particolarmente interessanti e fantasiose sono le sequenze ambientate in una piattaforma VR in cui internauti che vivono in ogni parte del mondo si incontrano in forma di avatar per "dar corpo" (si fa per dire) alle loro fantasie. Per realizzare queste parti, Adele Tulli ha dovuto imparare a girare nella realtà virtuale approntando tecniche di ripresa pionieristiche che potrebbero fare da apripista a future variazioni sul tema.

Tra un mondo virtuale e l'altro, la regista non disdegna però di gettare uno sguardo sulle miserie umane mettendo in scena grazie a un arguto montaggio una crisi collettiva di influencer e YouTuber, che denunciano tra le lacrime la loro depressione a favor di camera "minacciando" il ritiro dal web per via della crescente pressione. Nonostante il tema tecnologico, lo sguardo di Adele Tulli si posa con calore sul campionario di creature reali e virtuali senza mai risultare giudicante, ma esplora con curiosità ciò che offre il web sollevando quesiti cruciali. Come possiamo preservare la nostra umanità in un mondo che predilige sempre meno il contatto, preferendo osservare la vita nascosto dietro lo schermo di un pc? Il dibattito è aperto.

Conclusioni

Con Real, Adele Tulli forza i confini del documentario tradizionale inventando un nuovo linguaggio per indagare i confini del web e l'influenza crescente del mondo tecnologico sulla natura umana. Innovativo sul piano visivo e concettuale, il risultato è un tripudio di forme, suoni e colori gettando uno sguardo sulle eccentriche creature che popolano il web.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • Innovativo nella forma, oltre che nel contenuto, Real è frutto di un sapiente lavoro di regia e montaggio
  • Intriganti le figure identificate da Adele Tulli per raccontare la rete.

Cosa non va

  • Gli stimoli proposti allo spettatore sono tanti. forse perfino troppi, tanto da rendere arduo districarsi nella giungla virtuale.