Il cabinato anni '80 di Rampage, videogioco creato da Midway Games, è rimasto nel cuore di chi è cresciuto in quell'epoca perché era uno dei primi ad avere tre postazioni di gioco: si poteva scegliere se essere il gorilla George, il coccodrillo Lizzie e il lupo mannaro Ralph.
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A più di trent'anni dal suo esordio, il gioco ora è un film, Rampage - Furia animale, nelle sale italiane dal 12 aprile, diretto da Brad Peyton, che ha voluto per la terza volta come protagonista (dopo Viaggio nell'isola misteriosa e San Andreas) Dwayne Johnson. The Rock, al suo secondo film del 2018 in pochi mesi dopo Jumanji - Benvenuti nella giungla, questa volta ha voluto arricchire la storia scarna (nel videogioco i tre mostri si limitano a distruggere grattacieli) interpretando un primatologo dello zoo di San Diego, Davis Okoye, che ha un rapporto speciale con un gorilla albino di nome George, con cui comunica tramite il linguaggio dei segni.
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A causa di un esperimento genetico finito male, George comincia a crescere a dismisura e diventa incontrollabile. E non è solo: anche un lupo e un coccodrillo si ritrovano presto ad altezza palazzi. Davis cerca quindi di salvare la situazione e il suo amico.
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Le qualità di un leader e l'onestà degli animali
Abbiamo incontrato Johnson a Londra, all'anteprima europea del film, dove gli abbiamo chiesto se, come il suo personaggio, preferisce la compagnia degli animali perché più trasparenti rispetto alle persone: "Concordo in parte col mio personaggio" ci ha detto l'attore, sorriso smagliante e maglione aderente a sottolineare la sua possanza fisica, proseguendo: "gli animali sono molto sinceri e onesti tutto il tempo. Con le persone a volte è diverso: possono mostrarti lati differenti di se stesse e a volte sono oneste quasi quanto gli animali. C'è una battuta fantastica nel film, che dice: "Se agli animali piaci ti leccano, se non è così ti mangiano. Ci credo."
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Nel film Okoye dice spesso la frase: "Dobbiamo trovare un altro modo". Abbiamo chiesto all'attore se sia una qualità essenziale di un buon leader quella di cercare di trovare sempre strade diverse e migliori e ascoltare le persone. "Sì, è un punto interessante su cui riflettere" ha ammesso, spiegando meglio: "_credo sia una qualità che appartiene ai grandi leader. Bisogna ascoltare sempre: le persone, i cittadini, il paese. Se un leader, a prescindere dall'obiettivo, riesce a essere sempre chiaro sul modo con cui vuole raggiungerlo, allora dimostra la sua grandezza. All'estremo opposto c'è chi è testardo, non è aperto e tende a emarginare le persone. Non voglio che i miei leader siano così._"
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