Queste oscure materie, la nostra anteprima: una serie che promette di stupire

Un primo sguardo a His Dark Material - Queste oscure materie, presentato in anteprima a Lucca Comics 2019 in attesa dell'arrivo su Sky il 1 Gennaio 2020.

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Queste oscure materie: una scena della serie

Queste oscure materie ha iniziato il suo cammino televisivo altrove nel mondo, ieri nel Regno Unito su BBC e oggi in USA su HBO, ma noi italiani dovremo aspettare ancora un pochino: il nuovo adattamento della saga letteraria His Dark Materials di Philip Pullman arriverà su Sky Atlantic il 1 gennaio 2020, con due episodi a settimana fino al 22 gennaio, in tempismo perfetto per chiudere l'atmosfera delle festività natalizie. Per chi non lo sapesse, infatti, si tratta di una storia fantasy ambientata in un mondo parallelo al nostro, simile ma diverso rispetto alla realtà che ben conosciamo, che è già stato alla base di una prima trilogia di romanzi edita tra il 1995 e il 2000, di diversi racconti e di una nuova trilogia iniziata nel 2017. Oltre che di un primo adattamento per il grande schermo non del tutto riuscito e fermatosi al primo film, La bussola d'oro, senza arrivare a raccontare i due capitoli successivi, La lama sottile e Il cannocchiale d'ambra.

Il mondo parallelo di Queste oscure materie

Quella che vediamo sin dal primo episodio di Queste oscure materie, presentato in anteprima a Lucca Comics and Games 2019, è un mondo che somiglia al nostro ma non lo è: si parte dall'Inghilterra, da Oxford, ma è evidente che ci troviamo in una realtà parallela alla nostra, in cui la tecnologia è differente e c'è qualcosa di simile alla magia. C'è una caratteristica che incarna tutta la peculiarità di questo mondo creato da Pullman: ogni individuo è affiancato da un daimon, un animale che non è altro che l'anima di quella persona, che l'affianca nella vita quotidiana e che può cambiare con l'avanzare dell'età. Inoltre va evidenziato un altro aspetto caratteristico dell'ambientazione di His Dark Materials, che è strettamente connessa all'intreccio che si va a sviluppare: la Polvere, una sostanza indefinita che viene dal cielo e permette la concretizzazione dei propri pensieri.

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Lyra e la profezia

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Queste oscure materie: Dafne Keen in una scena della serie

Legata alla polvere c'è una profezia che riguarda una ragazzina di nome Lyra Belacqua, la protagonista della serie prodotta da BBC e HBO. Non vi anticipiamo molto dello sviluppo del personaggio, non è questa la sede per farlo, ma ci limitiamo a raccontarvi dell'oggetto di cui entra in possesso all'inizio di questa storia che si dipanerà per gli otto episodi di questa prima stagione (e almeno una seconda, ordinata ancora prima del debutto della serie, le cui riprese sono già in corso): un Aletiometro, uno strumento rarissimo che permette di avere la risposta a tutte le domande e che dovrà imparare a usare.

Come tutti nel mondo della serie, Lyra ha un daimon e il suo nome è Pantalaimon, abbreviato in Pan, che l'accompagnerà nelle avventure e nei viaggi raccontati negli script di Jack Thorne per portare su schermo i romanzi di Pullman. Un ruolo per cui ci è sembrata perfettamente in parte Dafne Keen, la giovane co-protagonista di Logan - The Wolverine accanto a Hugh Jackman, cuore pulsante di un cast interessante e messo insieme con accortezza, composto da Lewin Lloyd nel ruolo del suo amico Roger, ma anche nomi di spicco come James McAvoy nei panni di Lord Asriel Belacqua, Lin-Manuel Miranda e Ruth Wilson.

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Queste oscure materie: James McAvoy in una scena della serie

Un nuovo evento televisivo

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Queste oscure materie: una scena della prima stagione

Le sensazioni, guardando il primo episodio di Queste oscure materie, sono assolutamente positive, per atmosfera e grandezza visiva: l'investimento fatto per portare su schermo il mondo di Pullman è solido ed evidente, con ambientazioni ricche e un lavoro sulle scenografie minuzioso e ispirato, con intere città riprodotte in modo imponente ma non invadente. Un discorso che va esteso a tutta l'ambientazione, che si dimostra coerente in tutti i suoi elementi, dai costumi agli oggetti (l'Aletiometro su tutti), fino agli animali, i Daimon, realizzati in CGI (ma su base di modelli presenti sul set insieme agli attori). Andrà valutata la resa sulla lunga distanza, in termini di equilibrio, ritmo e profondità dello sviluppo della storia, ma non riusciamo a scrollarci di dosso questa prima forte sensazione di doverci preparare a una nuova serie che catalizzerà l'attenzione del pubblico per qualche anno.