La mattina del 4 agosto è stato presentato Quarto potere, il classico e forse più conosciuto film di Welles. La storia non è semplicemente una trasposizione della vita di Hearst, magnate dell'editoria del periodo, ma la messa in scena delle scelte di un uomo che, nel bene e nel male, per caso o per destino, lo hanno portato ad essere un gigante. Non per niente Charles Foster Kane afferma che, se fosse stato meno ricco, sarebbe diventato una persona perbene. Una scusa forse, ma la parola che pronuncia prima di morire è "Rosebud", il nome stampato sulla slitta con cui giocava da bambino, prima che tutto avesse inizio, quando ancora aveva la possibilità di intraprendere un'altra strada.
Dopo il film ha avuto luogo il workshop Radio Days, durante il quale Jeff Wilson ha illustrato e spiegato l'importanza dei lavori radiofonici di Welles, trasmissioni con le quali si fece conoscere e amare dal pubblico americano. Tra i programmi radiofonici di maggior successo: Mercury Theatre On Air, The Campbell Playhouse, Lady Esther, Hello Americans, Ceiling Unlimited, Orson Welles Almanac, Mercury Summer Theatre e The Adventures of Harry Lime, per non parlare dei suoi numerosi adattamenti di opere letterarie.
Per la sezione "Film per la televisione e cortometraggi", è stato proiettato Orson Welles' Sketch Book I. Gli Orson Welles' Sketch Books, realizzati per la BBC, sono una serie di sei puntate (The Early Days, Critics, The Police, Houdini, The War of the Worlds, Bullfighting) sulla vita del regista realizzate a costi bassissimi: Welles si fa filmare mentre prepara alcuni schizzi e poi racconta una storia. Nella prima puntata - ma le puntate non vengono proiettate in ordine - racconta i suoi esordi, in particolare un episodio accadutogli mentre recitava un'opera teatrale a Dublino: uno spettatore gli gridò una frase che non c'entrava assolutamente nulla con il pezzo che stava recitando. Da quel momento Welles si accorse che bisognava coinvolgere lo spettatore, per evitare l'incomprensione: "He gave me the precious gift of stage fright. And this was the beginning of respect".
A seguire Return to Glennascaul, un cortometraggio realizzato da Hilton Edwards probabilmente con l'aiuto artistico di Welles. Il tutto inizia con delle immagini delle riprese di Othello di Welles, il quale nel corto interpreta se stesso, per poi proseguire con il suo incontro durante il viaggio di ritorno a Dublino, in "una notte buia e tempestosa", con uno strano uomo che gli racconta una storia di fantasmi. Finzione a tre livelli, insomma, un piccolo gioiello di sperimentazione.
È la volta di London, uno degli episodi di un'altra serie televisiva, Around the World with Orson Welles, che intendeva presentare Paesi, città, persone. L'episodio The Tragedy of Lurs, sul caso Dominici, venne bloccato per motivi politici, Il terzo uomo in Vienna andò invece disperso. Gli altri episodi che compongono la serie sono The Basque Countries I+II, Paris After Dark, Madrid - The Bullfight. In London Welles intervista sei anziane vedove sulla loro vita, con un tocco talmente delicato, riservato e ironico che lo accomuna nella scelta delle immagini a Henri Cartier-Bresson. Successivamente accompagna al bar degli anziani che portano l'uniforme perfino in casa di riposo, a parer loro perché è il modo più sicuro per fare amici: l'episodio nel suo insieme è realmente commuovente e testimonia, se non fosse già abbastanza chiaro, la capacità del regista di svelare la profonda poesia delle persone, che diventano nelle sue mani personaggi di finzione.
Orson Welles' London doveva far parte del progetto televisivo Orson's Bag, composto di numerosi episodi sulla Londra della fine degli Anni Sessanta. Questo episodio è un'improbabile quanto esilarante caricatura della vita del londinese "tipico", dal frequentatore di club, al lord decaduto, al camiciaio impertinente, vista da un regista che dichiarò di tornare a Londra "con lo stesso affetto con cui si torna da un'ex amante".