Tra i film più attesi tra quelli presentati alla Festa del Cinema di Roma troviamo anche Promises, diretto da Amanda Sthers, anche autrice del romanzo da cui è tratto il film, con un protagonista d'eccezione, il nostro Pierfrancesco Favino. La storia ruota attorno a Sandro (Favino), un padre di famiglia apparentemente felice che verrà trascinato dai tormenti di un nuovo amore, un'occasione per l'uomo di rivalutare le sue scelte e - al tempo stesso - tutta la sua vita. La regista ha aperto la conferenza stampa di presentazione del film spiegando come questo film sia nato dalla sua voglia di raccontare una toccante storia d'amore: "Ho scritto il libro senza avere idea che sarebbe poi diventato un film. Quando ho sentito il bisogno di raccontare una storia di questo tipo sono tornata indietro al mio romanzo e ho deciso di partire da li, avevo maturato una distanza sufficiente per poterci lavorare."
Un personaggio complesso
Pierfrancesco Favino ci ha spiegato che cosa abbia trovato nel personaggio di Sandro e cosa abbia significato per lui interpretarlo: "È stato davvero bello fare un personaggio così romantico, io in realtà lo sono ma non lo faccio vedere. Quando Amanda me lo ha proposto ero felicissimo. Condivido con lui moltissime cose, sono idealista, romantico, leale ai miei sogni. Ho trovato molto stimolante come Amanda, come donna, sapesse raccontare le fragilità degli uomini senza giudicarli. Lei aveva uno sguardo molto empatico, comprensivo di quelli che sono gli errori che commettono gli uomini e questo mi ha attratto moltissimo. Ogni tanto comunque credo si abbia voglia di andare al cinema per farsi due pianti."
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Sempre parlando di Sandro, Favino ha sottolineato: "Questo è un personaggio che scappa dall'Italia, io al contrario sto bene nel mio Paese, sono felice di poter rappresentare la mia cultura e che mi sia stata data la possibilità di impersonare un personaggio così realistico, che fa però un percorso diverso dal mio. Sandro ha una forte personalità latina, è passionale e si trova in una cultura - quella britannica - molto diversa dalla sua e questo conflitto per me è interessante. É un personaggio complesso, pieno di sfumature. Nel film ci sono dialoghi bellissimi, mi sono trovato molto a mio agio in questo ruolo, che però alla fine mi ha lasciato una certa tristezza, una certa malinconia addosso, è stata per me una nuova esperienza."
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Lavorare con Favino
Amanda Sthers ha poi sottolineato quanto sia stata contenta di lavorare con Pierfrancesco Favino: "Ho sempre sognato di lavorare con lui, ma non sapevo che il suo inglese fosse così buono. Quando abbiamo iniziato a cercare il cast, i primi in lizza erano ovviamente attori inglesi. Poi però l'ho sentito parlare in un'intervista, e mi sono accorta di quanto fosse bravo. Pierfrancesco incarna perfettamente il contrasto tra mascolinità e gentilezza, è capace di portare in scena un personaggio che è sempre tra due stati, sia mascolino che tremendamente erotico. Ora come ora non potrei immaginare qualcun altro in questo ruolo, è stato meraviglioso lavorare con lui, mi ha spinto fuori dalla mia zona di confort, a fare scelte inaspettate. È un attore molto cerebrale, è prontissimo sempre, ma gli piace anche lavorare con sorprese. È un tesoro nazionale Pierfracesco Favino."