Da quando il longevo - in patria è alla dodicesima edizione - talent per stilisti Project Runway USA è sbarcato in Italia grazie a Foxlife, in molti hanno confidato nella produzione in versione italiana, auspicabilmente più allettante per qualità creativa rispetto a quella di altri Paesi che non eccellono altrettanto nel settore della moda. Project Runway Italia parte il 26 febbraio in prima serata su Foxlife: dieci episodi serali per stesso numero di settimane, 45 approfondimenti in striscia pomeridiana, dodici candidati selezionati su tremila, tre giudici - l'amministratore delegato Business Moda del Gruppo Trussardi Tomaso Trussardi, la stilista Alberta Ferretti e la top model nonché conduttrice del talent Eva Herzigova - e un mentore, il fashion editor dalle babbucce ricamate Ildo Damiano. Tra i giudici ospiti Elisa Sednaoui, Giovanni Gastel, Asia Argento, Isabella Ferrari, Alessandro Preziosi, Federica Pellegrini.
I tre finalisti della produzione Fremantle troveranno posto tra le sfilate della settimana della moda di Milano, chi vince vedrà pubblicata la sua collezione su Marie Claire, troverà lavoro per un anno presso l'atelier Trussardi e vincerà un viaggio a New York. Sempre più interattiva, Foxlife offre anche la possibilità agli spettatori di giocare online mettendosi nei panni dei giudici con il Rate the Runway e di sfoderare i propri selfie con Capture your look. Alberto Rossini, vicepresidente di Fox International Channels Italy ha sottolineato l'importanza data a ogni aspetto della moda legato alla realtà del settore: "I giudici di Project Runway rappresentano chi crea, produce e indossa la moda. Era ora che si realizzasse la versione nostrana di questo talent, finalmente colmiamo un vuoto paradossale, quello del Paese della moda senza una versione del talent dedicato. Project Runway rappresenta uno sforzo produttivo enorme, il più grosso che abbiamo fatto, infatti siamo gli unici a proporre anche il daytime".
Come mai ha accettato di partecipare? Alberta Ferretti. "Accetto sempre le sfide. Ero già stata ospite di Project Runway USA, ma naturalmente partecipare a tempo pieno è una cosa completamente diversa. Questo talent show è una grande occasione per fare emergere un aspetto della moda poco evidenziato: che per fare moda non basta il talento, bisogna saper curare tutti gli aspetti legati a questo mercato".
Cosa ci racconta di questa esperienza? Tomaso Trussardi. "Seguivo già la versione americana del programma e quando mi hanno proposto di partecipare a Project Runway Italia ho accettato subito, mi attirava la possibilità di dare un'occasione a chi ha talento ma poche possibilità di farsi notare nel settore, anche se ha già dimestichezza con il lato tecnico. Sembrerà banale, ma il difficile arriva dopo".
Che tipo di figura è quella del mentore? Ildo Damiano. "Non sono solo un tutor che dispensa consigli, ma anche una spalla su cui piangere, i ragazzi passano tanto tempo in mia compagnia, lontani da casa, che è inevitabile. Le giornate di lavoro sono molto intense, la sera prima della sfilata si sgobba incessantemente anche fino a mezzanotte. Il mio ruolo è anche un po' quello del mattatore delle puntate del daytime: faccio fare le cose più strane ai concorrenti, dispenso consigli, ascolto confessioni e presento ai finalisti personalità dal mondo della moda".