Pensate al tempo come ad un elastico.
Ricomincio da capo. Ritorno al futuro. Looper. Viaggi nel tempo e loop temporali sono gli ingredienti base dei film appena elencati. Sono solo alcuni titoli - tra i più noti e famosi - di pellicole che hanno trattato queste tematiche e sono entrati di diritto nella cultura pop quando si parla tra amici e familiari di questi argomenti. È su questa base che era stata costruita Progetto Lazarus - una bella sorpresa seriale del 2022 - uno Sky Original UK che torna con la stagione 2 dal 18 dicembre su Sky Atlantic e in streaming su NOW con doppio appuntamento settimanale. Nella recensione di Progetto Lazarus 2 proveremo a capire come gli autori abbiano provato ad alzare il tiro, raddoppiando il protagonista e quindi il punto di vista al centro della storia.
Dove eravamo rimasti nel loop temporale
Il Progetto Lazarus del titolo - lo ricordiamo per chi si fosse perso tra i vari viaggi nel tempo nel corso di un anno (qui la recensione) - è un'organizzazione segreta mondiale composta da membri scelti e mutanti come il protagonista, che ha l'obiettivo di prevenire l'estinzione mondiale rimettendo indietro le lancette dell'orologio. Ovvero far tornare indietro il tempo al 1° luglio prima dell'ultima modifica, che scongiurerà così tale scenario. Quando il protagonista George - interpretato da Paapa Essiedu (star di Gangs of London, I May Destroy You) - scopre che l'amore della sua vita Sarah (Charly Clive, già vista in Pure) è destinata a morire per una sua distrazione, muove letteralmente mari e monti (e anche una bomba nucleare), sfidando la sorte e uccidendo delle persone pur di darle una seconda possibilità. Arrivato alla fine, però, viene comunque lasciato dalla ragazza e le inietta il siero della memoria (che non cancella i ricordi passati dei vari loop temporali) per farle sapere tutto quello che ha fatto per lei (ma lei non glielo ha mai chiesto) e decide di abbandonare l'agenzia perché ha tradito tutti. La storia riprende proprio da lì, con due dei personaggi principali destinati a morire per mano di George.
Dove andremo nel loop temporale
Il creatore candidato al BAFTA Joe Barton, che cita dichiaratamente alcuni del cult di genere nominati in questo articolo nella seconda stagione di Progetto Lazarus, gioca questa volta a carte scoperte e mette sul piatto anche Sarah, ora pienamente consapevole di quanto sta accadendo e per questo reclutata dall'agenzia al posto dell'ex fidanzato. I nuovi episodi si concentrano quindi maggiormente sulla coppia scoppiata, che vuole provare a capire se è destinata a finire insieme oppure a separarsi per sempre. E se c'è davvero una scelta. Non manca però l'elemento corale che aveva caratterizzato e fatto il successo del ciclo inaugurale, solo che questa volta gli altri personaggi avranno degli sviluppi a coppie. Anche gli altri membri del team infatti scopriranno interessi inaspettati l'uno per l'altra, mentre alcuni di loro vanno recuperati dai loop temporali dove sono finiti prigionieri. La trama diviene un po' troppo cervellotica a volte, compresi una regia e un montaggio estremamente sincopati, ma il merito degli autori è tentare di normalizzare la base (fanta)scientifica per poterci giocare insieme agli spettatori.
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Cosa spinge il loop temporale
La fantascienza più riuscita è quella più umana, lo sappiamo. In questo caso a muovere i personaggi è sempre l'amore, che sia per un figlio lontano o per un partner perduto, e si dimostra ancora una volta il sentimento più grande, capace di attraversare tutti i piani spazio-temporali. La squadra di Progetto Lazarus dovrà quindi lavorare ancora più duramente non solo per salvare il Pianeta dall'estinzione ma soprattutto i suoi membri, mentre George cercherà di agire dall'esterno per provare a riscattarsi agli occhi di tutti. Sarah dovrà seguire il percorso che ha fatto l'ex nella prima stagione, ma ovviamente in modo diverso, mostrando così come uno stesso loop temporale possa essere affrontato in maniera totalmente differente. C'è infine anche una possibile cospirazione all'orizzonte, scoperta proprio da George che dovrà stare doppiamente attento a questo punto: di chi fidarsi e a chi raccontarlo? Tutti elementi che possono appassionare il pubblico fan del genere, senza dimenticare di coinvolgerlo in alcuni dilemmi morali come il libero arbitrio.
Conclusioni
Alla fine della recensione di Progetto Lazarus 2 confermiamo come la seconda stagione della serie Sky Original complichi ulteriormente le carte in tavola, a volte forse in modo eccessivo ma rendendo comunque la trama avvincente e coinvolgente. Il protagonista non è più l’unico punto di vista della storia, che diventa un passo a due senza dimenticare il coro intorno a loro e una possibile cospirazione in atto contro tutti i personaggi.
Perché ci piace
- Paapa Essiedu non è più l’unico elemento dell’equazione.
- Si citano loop temporali a profusione.
- La tematica del libero arbitrio.
- Joe Barton alza il tiro…
Cosa non va
- …ma forse esagera un po’, rendendo la trama complicata da seguire.
- Anche regia e montaggio a volte non danno tregua.