Violetta: Problemi di cuore, con accompagnamento musicale

La nuova serie targata Disney ha tutte le carte in regola per entrare nel cuore dell'adolescente moderno: i primi amori, i pacati conflitti in famiglia, la passione per l'arte scenica, diventata negli ultimi anni sempre più mainstream.

Quelli dell'adolescenza sono universalmente riconosciuti come alcuni degli anni più difficili della storia personale di ogni essere umano. E' il periodo in cui siamo chiamati a definire la nostra personalità nel cruciale passaggio dall'infanzia all'età adulta, in cui dobbiamo iniziare ad affrontare la vita con più indipendenza, a formarci una visione del mondo e di noi stessi che ci faccia da guida nelle scelte quotidiane. Vuoi per l'inconsapevole meschinità di molti coetanei, vuoi per l'indifferenza degli adulti, vuoi per la scarsa fiducia nelle proprie possibilità, la strada da percorrere è spesso accidentata. Eppure, a distanza di anni, capita di ricordare quei momenti con una certa tenerezza: quando lo sguardo di un compagno di classe poteva significare l'incondizionata felicità come la disperazione più nera, quando il compito di matematica era il mostro da affrontare, quando tutte le amicizie valevano come eterne, anche se duravano il tempo di un'estate.


Ogni sentimento, come tutte le cose di cui si fa esperienza per la prima volta, assumeva un'importanza amplificata, ogni giorno era il più significativo della vita: non stupisce, quindi, che una serie che abbia saputo dare conto di questa verità sia entrata con tanta facilità nel cuore di migliaia di adolescenti, in America Latina prima e in Italia poi. Stiamo parlando di Violetta, una delle più recenti invenzioni di Disney Channel che, ampliando ben presto i suoi orizzonti dall'Argentina che le ha dato i natali, si è rapidamente affermata oltreoceano, tanto da convincere la produzione che, nelle nuove puntate, era necessario introdurre un altro protagonista, di origini italiane, per fidelizzare definitivamente un pubblico già devoto. Con l'ingresso nel team di Ruggero Pasquarelli, stellina di X Factor già entrata a far parte da anni della scuderia Disney, i già fragili equilibri tra i personaggi sono destinati a vacillare sempre di più, in virtù dell'allure da don Giovanni del suo Federico. Ma, ben prima della nuova entrata in scena, la protagonista Violetta aveva già il suo bel da fare per destreggiarsi tra le oscillazioni e i voltafaccia del suo cuore: un sentimento sincero e potente, ma che spesso la fa soffrire, per il bel Tomás si affianca all'affetto sincero per León, quell'amico che è sempre sul punto di essere qualcosa di più. Il tutto, sullo sfondo dello Studio 21, la scuola di canto e ballo che ha cominciato a frequentare al suo ritorno in Argentina, in compagnia di un padre premuroso, ma che non sempre affronta con limpidezza il proprio passato e le conseguenze delle sue scelte.

Gli ingredienti per conquistare un pubblico di adolescenti ci sono quindi tutti: i primi amori, con tutto il loro corollario di gelosie, liti furibonde tra amiche, rivalità, incomprensioni ed equivoci che congiurano contro il lieto fine, tanto per l'uno quanto per l'altro pretendente, fanno da padrone. E non manca nemmeno quel pizzico di conflitto generazionale che in tutte le famiglie, anche le più unite e permissive, ha caratterizzato i primi tentativi di indipendenza dei ragazzi, i temuti momenti di allontanamento dal nido. Ma, soprattutto, c'è la passione della vita, quel canto e quel ballo che, non senza l'influenza del proliferare di talent show nei palinsesti di tutto il mondo, sono diventati sempre più attraenti per la platea dei giovanissimi. Il mondo costruito intorno a Violetta è, seppur con tutte le semplificazioni che si addicono ad una serie per ragazzi, variegato e complesso, e dà spazio tanto alla sua vita "privata", di giovane donna con i propri problemi di relazioni e autorealizzazione, tanto al suo lato di figlia, nella sua realtà casalinga, alle prese con coinquilini non certo esenti da stramberie. E' infatti in famiglia che si concentra la vena più caricaturale della serie, in particolar modo nei personaggi della nuova fidanzata del padre, patologicamente frivola e ingenua, e di suo fratello, virtuoso dell'arte di arrangiarsi, anche con i mezzi più improbabili.

Una caratterizzazione meno estrema dei compagni di scuola e dei professori di Violetta, seppur tratteggiati anch'essi con un certo umorismo e la prevedibile, ma non fastidiosa, stereotipicità, è però l'elemento di maggiore presa sul pubblico, che facilmente rivedrà negli amici della protagonista i propri amici, nei suoi insegnanti i propri insegnanti, e nei suoi problemi, nelle sue sfide, i propri problemi e le proprie sfide. Questo, oltre al piacevole diversivo costituito dagli intermezzi musicali, non troppo invasivi ma presenti in maniera equilibrata nell'economia delle puntate, ha fatto la fortuna di Violetta, che ha ormai travalicato gli schermi televisivi per approdare in edicola, con una propria rivista, e nei negozi di musica, con la colonna sonora della serie che è già Disco di Platino.
Ancora una volta la Disney ha saputo interpretare le esigenze del proprio pubblico, creando un prodotto vincente grazie all'accuratezza nella realizzazione ma, aspetto oggi non meno importante, anche nelle strategie di marketing.