Dopo la pausa di dicembre, Prison Break ha ripreso con la messa in onda degli ultimi cinque episodi, proponendo una season finale che lascia molte questioni in sospeso.
La terza stagione, conclusasi il 18 febbraio, ha fatto molto parlare di sé, ciò lo si deve ad alcune specifiche scelte riguardanti la trama, secondo il parere di alcuni troppo ridondante, ma non solo: l'ultimo episodio si chiude con un finale aperto, che ha dato modo di credere ad un seguito.
Dopo i vari sotterfugi, piani di evasione, scontri tra carcerati e non, Michael architetta una catena d'incredibili stratagemmi per riuscire a fuggire da Sona, in compagnia dell'indispensabile Whistler e del solito gruppo di detenuti che, per un motivo o per un altro, il nostro eroe è costretto a portare con sé. Tra questi ci sono Lechero, colui che dà a disposizione la "cantina segreta" per scavare il buco attraverso il quale uscire, Bellick, T-Bag, Mahone ed il giovane McGrady, forse l'unico che Scofield ha il piacere di condurre verso la libertà. Una cosa è certa, l'ingegnoso protagonista è ancora in grado di calcolare ogni possibile intralcio e, diversamente dalla precedente evasione da Fox River, riserva un'inaspettata sorpresa ai compagni non desiderati Lechero, Bellick e T-Bag; egli, infatti, li inganna, facendoli uscire allo scoperto troppo presto e causando quindi la loro cattura. La conseguenza è lo scompiglio dell'intera Sona, il gruppo di fuggitivi ne approfitta per darsi alla fuga.
E' a questo punto che vengono messi in atto espedienti nel perfetto stile surreale di Prison Break, tra passaggi sotto ai camion delle guardie, corse a perdifiato nella giungla, fino ad arrivare all'incontro con Lincoln ed al piano di raggiungere in apnea la boa in mezzo al mare. Il ritmo è sicuramente incalzante e la tensione snervante data dagli avvenimenti scatena l'interesse dello spettatore che, sempre più si domanda come i due fratelli riusciranno in quest'impresa. Diversamente dal programma, a raggiungerli in barca non sarà Sucre, ora sotto interrogatorio a Sona perché sospettato, ma il padre di McGrady, il quale riuscirà a portarli in salvo.
A questo punto l'attenzione si focalizza sui due fratelli ed i rapporti con la Compagnia. Nonostante il comportamento poco trasparente di Whistler, viene fissato lo scambio in un museo e, dopo una serie di vicissitudini tra le quali una sparatoria che vedrà coinvolta Sofia, Lincoln può finalmente riabbracciare LJ.
Se la puntata terminasse qui, chiudendo perciò le tre stagioni, non avremmo la possibilità di scoprire i molti interrogativi che non sono mai stati chiariti in proposito alla Compagnia, ai personaggi che ne fanno parte, alle ragioni iniziali che hanno fatto sì che Burrows venisse incolpato di omicidio; la conclusione, in realtà, ha mischiato ulteriormente le carte: Michael parte armato alla ricerca di chiarimenti e soprattutto di vendetta; Mahone entra a far parte della Compagnia, dimostrando ancora una volta di non essersi riscattato; Sucre viene rinchiuso a Sona e, proprio qui, T-Bag, dopo aver ucciso Lechero, assume il ruolo di capo, comprandosi il consenso degli altri detenuti.
Nonostante i pareri discordanti, è stata confermata la quarta stagione, la quale sarà composta da 22 episodi e presenterà nuove ambientazioni, risposte ad alcuni quesiti e, soprattutto, è stato confermato il rientro nel cast di Sarah Wayne Callies, la bella Dottoressa Sara Tancredi creduta scomparsa.
Le novità, però, non sono finite: è stato annunciato uno spin- off al femminile della serie che, a quanto si dice, si chiamerà Cherry Hill ed, ovviamente, seguirà le avventure all'interno di un carcere.
Non ci resta perciò che aspettare il prossimo autunno per il quarto appuntamento con Prison Break, tra nuove possibili evasioni (sarà la volta di Sucre?) e colpi di scena che, nonostante tutto, riescono sempre a coinvolgere lo spettatore, desideroso soprattutto di ricevere risposte alle tante domande che ruotano attorno all'intera vicenda.